L’altra Assisi – un tuffo nel passato meno noto!

Assisi da anni ormai è una delle mete turistiche più gettonate: una città relativamente piccola (meno di 30.000 abitanti) ma ricchissima di bellezze e di storia.

Il classico giro città che la attraversa tutta non dà conto di quei tesori che, nascosti, raccontano molto della città e della sua importanza attraverso i secoli. Di tutto ciò oggi rimane ben poco a vista, ma se si ha la pazienza di cercare, quasi ad ogni angolo si notano tracce dello splendido passato di Asisium. Molto è riemerso grazie anche ai lavori eseguiti dopo il terremoto del 1997 soprattutto nel centro storico: i lastricati stradali, il circo, le ville romane, i terrazzamenti, le iscrizioni…

Durante il periodo romano Assisi è stata una città che ha “voluto” diventare romana, adottando la lingua latina ben prima che diventasse lingua ufficiale, ospitando grandi personalità che con le loro donazioni o con le loro residenze hanno abbellito la città rendendola in seguito una delle mete obbligate del Grand Tour.

Immaginatevi una splendida città a gradoni, con la piazza principale (oggi piazza del Comune)che all’epoca era una terrazza con vista sulla Valle umbra. I suoi portici ospitavano tabernae, fontane pubbliche e naturalmente un tempio. Il Tempio di Minerva (o dei Dioscuri come sostengono alcuni studiosi) è stato a lungo l’unico edificio sulla piazza. Costruito in epoca augustea, con i suoi splendidi capitelli corinzi è stato considerato per secoli il tempio romano meglio conservato a nord a di Roma anche se nel medioevo è stato trasformato addirittura in prigione.

Il Tempio di Minerva

Come lo sappiamo? Ma da un affresco di Giotto dipinto nella Basilica superiore di San Francesco in cui il pittore ci dà un’immagine piuttosto fedele di quello che era diventata la piazza alla fine del Duecento.

Giotto – Omaggio dell’uomo semplice

Al di sotto dell’attuale lastricato si apre il Museo archeologico dove si può letteralmente “camminare nella storia”: il lastricato antico, le iscrizioni funerarie… tutto ci riporta indietro di circa 2000 anni.

Il foro romano

Uno degli ospiti più singolari di questa rassegna è Publio Decimo Eros Merula, medico, oculista ma soprattutto un benefattore per Assisi: dopo aver fatto lastricare a sua spese anche le strade prima di morire donò alla città di Assisi 37 mila sesterzi … un bel gesto per ringraziare la città che lo aveva accolto!

Lapide di Merula

Senza fretta e per il piacere di camminare si può salire e scendere vicoli, dare un’occhiata dietro le cancellate e scoprire che la città riserva sorprese ad ogni angolo.

Se poi ci si vuole immergere di nuovo nelle viscere della città non resta che scendere un paio di scale per scoprire affreschi di stile pompeiano o inusitati dettagli naturalistici che si mostrano in tutta la loro bellezza nelle due domus accessibili al pubblico. Pensate che nell’affresco con piante e animali sono state riconosciute ben 60 diverse specie di uccelli!

Il visitatore che ama la buona tavola può addirittura sedersi al ristorante ed ammirare i mosaici di un triclinio romano riemerso sotto i propri piedi.

E se vuole essere coccolato ancora un po’ non può che immergersi nella piscina costruita a ridosso dell’anfiteatro romano.

Se volete quindi scoprire una città diversa da quella che conoscete vi invito ad una sorta di caccia al tesoro: la prossima volta che ripassate da Assisi andate a cercate questi dettagli e, se non li avete trovati, chiamatemi ed insieme scopriremo dove sono nascosti!


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MONIA MINCIARELLI
Laureata in Lingue straniere accompagno ormai da quasi 30 anni gruppi italiani e stranieri, ragazzi ed adulti, alla scoperta dell’Umbria e della sua meravigliosa natura. Amo la storia, ho un particolare interesse per Francesco d’Assisi e il francescanesimo così come per le visite “interattive”, riservate soprattutto agli studenti di lingua italiana che, con l’aiuto della mia “guida”, possono mettere in pratica quanto hanno studiato in classe e ampliare e/o rinforzare così le loro abilità linguistiche.
Dopo un’esperienza pluriennale come docente esperto linguistico all’Università e agente di viaggio ho deciso di tornare alla mia prima passione, il lavoro di guida turistica ed escursionistica, e mettere a disposizione la mia esperienza per creare programmi particolari, inusuali e accattivanti anche per il visitatore più esigente perché ogni angolo d’Umbria diventi un luogo speciale in compagnia di una guida.

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