Gravina in Puglia, un borgo da scoprire (BA)

Gravina in Puglia, una cittร  della provincia di Bari, con circa 45.000 abitanti e situata a 350 metri sul livello del mare, si affaccia su un aspro burrone solcato dal torrente Gravina. Proprio grazie al suo paesaggio, al particolare centro storico e allโ€™habitat rupestre che dona un aspetto pittoresco, sono stati girati vari film, tra cui lโ€™ultimo di 007 โ€œNo Time to dieโ€ il cui protagonista รจ Daniel Craig che in una scena, corre con la moto lungo il Ponte Acquedotto, dove al di sotto scorre il torrente Gravina. La Gravina infatti รจ un fenomeno carsico dovuto al suo territorio formato da rocce calcarenitiche e carbonatiche, proprio per questo e anche per lโ€™habitat rupestre, la si puรฒ paragonare alla vicina Matera, anche se in scala piรน ridotta.

Il territorio รจ molto fertile infatti la sua vocazione รจ agricola, improntata sulla coltivazione di grano e vite da cui si produce un fantastico vino, tali  caratteristiche si riscontrano sullo stemma e sul gonfalone della cittร  col motto Grana dat et vina. Lo stemma si presenta a scudo sannitico e bipartito in due campi, sui quali si sovrappongono elementi naturali, quali tre spighe di grano a sinistra, un tralcio di vite con grappoli dโ€™uva a destra.

Gonfalone della cittร  di Gravina in Puglia – Foto dal web

Gravina in Puglia ha origini antichissime, i suoi primi abitanti erano agricoltori e allevatori primitivi, risalenti a piรน di 5000 anni prima di Cristo, il territorio ha offerto anche una protezione naturale infatti le grotte situate lungo il torrente sono state abitate durante lโ€™Etร  del Ferro (IX sec.a.C). Successivamente gli abitanti per motivi difensivi si trasferiscono sulla collina di Pietramagna, dando vita a capanne circondate da una cortina muraria. Il territorio entra poi nellโ€™orbita del potere romano (la cittร  si chiamava Silbรฌon) con la costruzione della via Appia, di cui ancora oggi si osservano i resti dellโ€™antica strada romana. Successivamente, con lโ€™arrivo delle popolazioni barbariche e con lโ€™affermarsi del Cristianesimo, gli abitanti trovano rifugio nuovamente lungo le pareti rocciose aggettanti sul torrente, allโ€™interno di grotte sia naturali sia artificiali, dando vita ad abitati e chiese rupestri scavate nelle roccia calcarenitica, provviste di cisterne per la raccolta delle acque e cantine.

Proprio per questo sono nati due Rioni: Fondovito o Fondovico e Piaggio, i quali giร  sotto lโ€™Impero Romano si chiamavano Vicus e Pagus. Essi sorgevano su di un piano in pietra calcarenitica che veniva prelevata e utilizzata per costruire nuove abitazioni sulle aree scavate.

Rione Piaggio
Rione Fondovito

Nel 1069 Gravina diventa feudo normanno con il Conte Umfrido dโ€™Altavilla, che la trasforma in contea, e che per dare pregio alla sede vescovile, fa costruire la Basilica Cattedrale situata sulla Civita. Successivamente grazie allโ€™imperatore Federico II di Svevia, da contea diventa marchesato: Federico II fece progettare un Castello per uccellagione, di cui oggi rimangono solo dei ruderi. Con gli Angioini al potere venne istituita nel 1294 la Fiera di San Giorgio. Dal 1380 al 1816 Gravina in Puglia entra nelle mani degli  Orsini che danno nuova veste alla cittadina: vennero edificati nuovi edifici di culto e civili e il Ponte Aquedotto che attraversa la gravina, simbolo architettonico della cittร .  Durante il periodo borbonico molti rivoluzionari gravinesi presero parte allโ€™Unitร  dโ€™Italia  con le guerre di indipendenza e con la prima guerra mondiale. Grazie alla legge speciale del ministro Alcide De Gasperi, i rioni Fondovito e Piaggio vennero abbandonati per le condizioni igienico sanitarie precarie: oggi questi rioni infatti sono oggetto di ristrutturazioni a causa del lungo abbandono.

Se vi trovate a Gravina in Puglia ecco alcuni dei molti monumenti o luoghi da scoprire e per cui incantarsi.

Basilica Cattedrale Santa Maria Assunta con Soccorpo Cattedrale

Basilica Cattedrale dell’Assunta

La Basilica Cattedrale dellโ€™Assunta รจ situata in Piazza Benedetto XIII sul punto piรน alto della cittร , la sua costruzione si deve ad Accardo, padre di Umfrido dโ€™Altavilla, signore di Gravina, nellโ€™XI sec. d.C. La chiesa normanna, edificata sulla civitas, si presenta in  stile romanico  a tre navate, ma fra il 1447 e il 1456 subรฌ numerosi crolli a causa di eventi naturali, che la distrussero quasi definitivamente nel 1456. Successivamente venne ricostruita e consacrata grazie al vescovo Arcasio Ricci il 9  maggio 1632 e dedicata allโ€™Assunta in cielo. Oggi la chiesa si presenta in stile rinascimentale, la facciata principale รจ divisa longitudinalmente in 3 parti, il portale centrale รจ piรน grande lavorato ad intaglio e sormontato da un frontone e in asse, al di sopra, รจ situato un bellissimo rosone a ventiquattro razze con al centro la figura dellโ€™Assunta. Le due porte laterali presentano fregi con puttini e sculture del Cristo Risorto e il Cristo legato alla colonna. La facciata laterale presenta un ingresso realizzato in pietra di Bitonto, ha due colonne con decorazione a candelabra, capitello, architrave e frontespizio triangolare in stile dorico. Il campanile รจ eretto sui resti di unโ€™antica torre normanna.

L’interno della Cattedrale – Navata centrale

Appena entriamo nella Cattedrale, osserviamo quattordici colonne con particolari capitelli scolpiti uno diverso dallโ€™altro, inoltre appena alziamo lo sguardo non si puรฒ fare a meno di notare lโ€™importante  soffitto barocco di legno intagliato e dorato che incornicia cinque tele dipinte da Vitantonio De Filippis di Triggiano, come: i 19 Santi di Casa Orsini, Lโ€™apparizione del tetto della chiesa della Vallicella di Roma a San Filippo Neri, la Maria Assunta in Cielo, San Michele che sbaraglia gli angeli ribelli, i Santi protettori del Regno di Napoli, della provincia di Bari e della Cittร  di Gravina. Il presbiterio รจ diviso dallโ€™aula della navata centrale grazie ad una balaustra di ottone, inoltre si nota il bellissimo coro in legno massiccio intagliato del 1500, il pulpito, la cattedra vescovile e il bancone della sagrestia.

Le navate laterali sono abbellite  da caratteristici altari settecenteschi di scuola napoletana in marmi policromi e con motivi padreperlacei.

Il succorpo della Cattedrale

Uscendo dalla Cattedrale, al di sotto del piano del calpestio stradale e precisamente al di sotto della chiesa fa veramente effetto visitare il Succorpo della Cattedrale, chiamato anche โ€œLamia dei Morti โ€œ, โ€œCemeterioโ€ o โ€œChiesa Santa Croceโ€. Essa occupa la stessa area della chiesa soprastante dallโ€™ ingresso allโ€™arco trionfale.

Eโ€™ scandita da tre navate, i cui massicci pilastri hanno forma quadrangolare. Le tre navate sono collegate da 12 archi e ai lati si possono osservare quattro sculture in pietra che rappresentano: S. Domenico, S. Francesco o S. Antonio, S. Anna e S. Gioacchino. In fondo alla navata destra vi รจ un altare consacrato nel 1714, con una tela dedicata a lโ€™Assunta. Invece sullโ€™altare di sinistra vi รจ un dipinto su tela di S. Michele Arcangelo con ai lati due statue in cartapesta che rappresentano lโ€™Angelo Custode e lโ€™Arcangelo Raffaele.

Suggestivo รจ che sotto il piano di calpestio vi รจ una grande fossa con funzione di sepolcreto fino a quando Mons. Cavalieri fece traslare  i resti nella cripta di S. Michele. A  Monsignor Cavalieri si deve lโ€™istituzione della confraternita Santa Croce, la quale venne perfezionata nel 1727 da Mons. Ferrero durante una visita pastorale.

Casa Museo della Coca Cola

Il museo della Cola Cola, anchโ€™esso situato in Piazza Benedetto XIII di fronte la Cattedrale, รจ lโ€™espressione museale e culturale di un oggetto artigianale di Gravina in Puglia, in cui sono raccolte le realizzazioni dellโ€™artigiano locale Loglisci. La Cola Cola, che รจ il simbolo della cittร  di Gravina, viene chiamata nel dialetto gravinese Cรฒula-Cรฒule, il cui nome deriva dal nome dato dai Gravinesi ad un uccello, la gazza ladra o Pica Caudata, che frequenta i boschi gravinesi. Questo fischietto ha una funzione apotropaica o di porta fortuna come il cucรน della vicina Matera.

Il Museo precedentemente era la casa natale della famiglia Loglisci, i cui artigiani Vincenzo e Beniamino, hanno trasformato questi oggetti in vere e proprie opere dโ€™arte, esportandoli in tutto il mondo, come nel museo delle Belle Arti tradizionali popolari di Roma, nel Museo dei Cuchi a Cesuna, nel museo del cavallo a giocattolo a Grandate (Como).

Casa museo della Coca Cola – Fischietti e opere in terracotta – Famiglia Loglisci

Chiesa rupestre di San Michele delle Grotte

Chiesa rupestre di San Michele delle Grotte – Altare centrale – Foto dal web

La chiesa rupestre situata nel Rione Fondovito, scendendo per Calata grotte S. Michele, รจ la piรน grande ed importante costruita a Gravina, รจ stata la prima Cattedrale e ha rappresentato nella storia del territorio un punto di riferimento per il culto micaelico in Puglia. Essa risale allโ€™XI sec. D.C., รจ preceduta da un vestibolo ed entrando si nota una volta monolitica e piana, sorretta da quattordici pilastri che la dividono in cinque navate in cui vi sono altrettante absidi.

Sulla prima abside si notano labili tracce di un affresco del XIII sec.d.C. che rappresenta il Cristo Pantocratore tra San Paolo e San Michele, nella seconda navata vi รจ lโ€™altare dedicato a San Gabriele, il terzo abside รจ dedicato a San Michele grazie alla sua statua lapidea, la quarta a San Raffaele e la quinta allโ€™angelo custode. Nella chiesa rupestre รจ possibile notare su di un pilastro altre tracce di affresco, come quello che rappresenta la Crocifissione con tre figure femminili ai lati della croce.

Ossa umane accatastate – Foto dal web

 In questo luogo cosรฌ suggestivo si osserva anche una piccola grotta laterale  dove sono accatastati resti di ossa umane e grazie ad una lapide si puรฒ capire che vi furono sei cittadini trucidati dai saraceni probabilmente nel sacco del 999.

Ponte viadotto acquedotto Madonna della Stella

Il Ponte  Viadotto Acquedotto Madonna della Stella รจ sicuramente un punto molto strategico per osservare panorami mozzafiato, fare fotografie e raggiungere le aree archeologiche del Padre Eterno e di Botromagno. Questo ponte, alto circa 30 metri e lungo 90 e costituito da 6 arcate e due piani, รจ stato costruito nella seconda metร  del Seicento per permettere lโ€™attraversamento del torrente Gravina e raggiungere in maniera piรน agevole il Santuario Madonna della Stella. Il ponte รจ servito anche e soprattutto come acquedotto infatti da una parte e dallโ€™altra di esso vi sono due fontane: Fontana Madonna degli Angeli, dove le donne si radunavano per raccogliere lโ€™acqua e per fare il bucato, e Fontana Madonna della Stella, dove i viandanti e i pastori si fermavano durante i lunghi cammini per dissetarsi e rifocillarsi.

Ponte viadotto Madonna della Stella

Zona archeologica Padre Eterno

Situata oltre lโ€™area pianeggiante di Madonna della Stella, lโ€™area archeologica del Padre Eterno, che prende il nome dalla chiesa rupestre situata nei dintorni, oltre a rappresentare una vasta necropoli databile tra il VII  e il III sec. a.C, era anche adibita alla costruzione di abitazioni e luoghi di culto, utilizzato anche per attivitร  produttive. Infatti si possono notare fornaci e cave per lโ€™estrazione della roccia, antiche canalizzazioni per lโ€™acqua risalenti a diverse epoche storiche, partendo dallโ€™etร  protostorica fino al medioevo.

Zona archeologica Padre Eterno, necropoli

Grazie alle indagini archeologiche si sono scoperte tipologie di tombe diverse tra loro: quella a fossa e controfossa, a grotticella e a enchytrismรฒs (sepoltura riservata ai neonati). Vicino la chiesa rupestre che dร  il nome allโ€™area archeologica, nel 1999 si รจ venuti a conoscenza, tra le molte sepolture del V e IV sec.a.C,  di una tomba monumentale, chiamata Tomba del Guerriero, contenente un ricchissimo corredo funerario composto da trentasei vasi, oggetti in bronzo e armi.

Gravina non รจ solo questo, รจ anche tanto altro! Vi รจ venuta curiositร ? Vi lascio con un proverbio gravinese:

Pร gghie e pagghizze, la vendra batte e u evie s’appizze
Paglia e pagliaio, la pancia batte e il culo s’appuntisce:
a stare digiuni, o a mangiare verdura (paglia) la pancia rumoreggia e si dimagrisce!


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Ciao, sono Vita Picerno. Svolgo la professione di Guida turistica nella bellissima e suggestiva Matera con i suoi Sassi e il Parco delle chiese rupestri (sito UNESCO dal 1993), nella mia cittร  Altamura famosissima per il suo Pane in tutto il mondo e nella cittร  di Gravina in Puglia rinomata per i suoi vini, per lโ€™habitat rupestre e per il suo ponte che attraversa il torrente Gravina.
Grazie al mio lavoro, promuovo le eccellenze del territorio e mi impegno per far innamorare i visitatori dei luoghi, delle tradizioni e della storia che li caratterizzano!
Il mio target di riferimento sono i turisti italiani, che siano famiglie, studenti, gruppi organizzati ed individuali, e per dare un servizio ottimale non supero le 20 persone. Vi aspetto!

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