“Cristalda era bella, e lui da lontano poteva vederla
La leggenda di Cristalda e Pizzomunno, Max Gazzè
Ancora così, con la mano protesa e forse una lacrima scesa nel vento.
…
Allora dal mare salirono insieme, alle spiagge di Vieste malvage sirene
Qualcuno le ha viste portare nel fondo Cristalda in Catena.
E quando le urla raggiunsero il cielo, lui impazzì davvero provando a salvarla, perché più non c’era…
E quell’ira accecante lo fermò per sempre.
E così la gente lo ammira da allora, gigante di bianco calcare
Che aspetta tutt’ora il suo amore, rapito e mai più tornato!
Ma io ti aspetterò, fosse anche per cent’anni io ti aspetterò…”
Vieste si trova nella parte nord della Puglia, è considerata la perla del Gargano.
Perché scegliere il Gargano come meta del proprio viaggio? Perché è un luogo che è riuscito a conservare la propria genuinità, è ricco di paesaggi rurali, ha una natura avvolgente col suo Parco Nazionale del Gargano che comprende la Foresta Umbra, una splendida costa ricca di grotte incredibili, tre laghi meravigliosi (Lesina, Varano e Salso), e centri storici antichi e prettamente marinari che sovrastano il mare sospesi sulle rocce. Ma perché Vieste?
Vieste ha l’odore e il sapore di un paese antico, di mare.
Il suo centro storico, di origine medievale, conserva la Cattedrale di Santa Maria Assunta e il Castello Svevo, ma la sua particolarità è quella di essere un vero e proprio labirinto di vicoli e stradine in pietra pieni di casette bianche che riflettono il sole e fanno risaltare ancora di più il blu del mare.

Potete ammirare la piccola cittadina dal lato sud del centro storico arrivando fino alla punta di San Francesco dove sorge la chiesa intitolata allo stesso Santo.
L’azzurro del cielo e il bianco delle case accompagneranno le vostre passeggiate tra botteghe artigianali, negozietti di souvenir e prodotti tipici, caffè e ristoranti e il sorriso della gente del posto.

Oltre il suo paesaggio mozzafiato, Vieste si contraddistingue anche per altre tre ragioni: il Faro di Sant’Eufemia, i trabucchi e la gastronomia.
Il faro è uno dei più grandi d’Italia, è di origine ottocentesca e sorge sull’isolotto di Sant’Eufemia esattamente di fronte punta San Francesco, e chiude la baia di Marina Piccola. È situato in una posizione strategica per le navi che navigano tra il medio e basso Adriatico.
Al di sopra della torre del faro c’è una lanterna d’ottone che non appena comincia a tramontare si accende ed illumina la città di Vieste.
Vieste si trova sulla costa dei trabucchi, il tratto di litorale che dal Gargano arriva fino in Abruzzo. I trabucchi sono delle antiche macchine – tipiche palafitte sospese sul mare che venivano utilizzate per la pesca, e alcuni vengono utilizzati ancora oggi.
Hanno due grandi braccia, le quali sostengono la rete che viene calata in mare contro le correnti marine intrappolando i pesci.

La gastronomia viestana comprende molti piatti tipici della regione Puglia, come la focaccia, le orecchiette con le cime di rape ma tra tutti vanta una gran varietà di piatti a base di pesce: i troccoli al sugo di seppia, la zuppa di pesce locale, le alici nere con rape arragate e le seppie ripiene.
Tra le altre tipicità del posto non dimenticate di assaggiare i formaggi, soprattutto il caciocavallo podolico. È un formaggio stagionato ricavato dal latte di vacca podolica – una razza diffusa nell’entroterra del territorio garganico allevata allo stato brado; dunque, gli animali vengono lasciati a pascolare liberamente. L’altra particolarità di questo formaggio è che la sua stagionatura avviene in grotta per un minimo di 6 mesi prima del consumo, o per un periodo ancora più lungo e questo conferirà al prodotto un profumo più speziato e che ricorda il pascolo e una persistenza gustativa inimitabile.

Vieste è la perla del Gargano, ma se avete intenzione di fare un viaggio nel Gargano non dimenticate di visitare anche Peschici, Rodi Garganico e Mattinata rimanendo sulla costa e Vico del Gargano, Monte Sant’Angelo e San Giovanni Rotondo risalendo in montagna.
Sempre sulla costa troverete dei luoghi meravigliosi come Baia delle Zagare, Cala della Pergola, Pugnochiuso, Baia di Campi e l’arco naturale di San Felice.

Vieste è considerata la perla del Gargano per la sua bellezza estetica, ma ciò che più attira l’attenzione della gente e più affascina di questa città è una leggenda che parla d’amore, di sirene e gelosia, i cui protagonisti sono Cristalda e Pizzomunno.
Questa leggenda è stata resa famosa anche grazie a Max Gazzè che nel 2018 si è presentato al Festival di Sanremo con il brano “La leggenda di Cristalda e Pizzomunno”, di cui trovate alcuni versi all’inizio dell’articolo.
Ma di cosa parla questa leggenda?
Si narra che molti anni fa quando Vieste era un piccolo villaggio di pescatori, tra questi ci fosse un giovane alto e forte di nome Pizzomunno. Nello stesso villaggio viveva una ragazza bellissima con lunghi capelli biondi, di nome Cristalda.
I due giovani si innamorarono perdutamente e non c’era nulla che potesse separarli.
Pizzomunno ogni giorno affrontava le acque del mare e puntualmente emergevano le sirene per intonare dei canti e ammaliare il pescatore, ma non si fermavano solo ai canti. Infatti, le sirene promisero a Pizzomunno l’immortalità solo se lui avesse accettato di diventare il loro re e amante.
L’amore che Pizzomunno provava per Cristalda era tanto forte da non farlo cadere in tentazione. Una sera però, mentre Pizzomunno e Cristalda passeggiavano al chiaro di luna sulla sponda del mare, le sirene gelose aggredirono Cristalda e la trascinarono nelle profondità del mare. Pizzomunno rincorse invano la voce della sua amata, e non potendo fare nulla rimase pietrificato dal dolore.
Il giorno dopo i pescatori ritrovarono il giovane pietrificato nel bianco scoglio in pietra calcarea alto 25 metri e che ancora oggi porta il nome del pescatore.

La leggenda vuole che Cristalda e Pizzomunno anche dopo la morte non smisero mai di amarsi, e ogni cento anni, il 15 agosto, il maleficio si spezza: Cristalda emerge dalle acque, Pizzomunno riprende le sembianze umane, e i due tornano ad amarsi per una sola notte.
Ci sono diverse varianti di questa leggenda: Cristalda era proprio una sirena innamorata di Pizzomunno e le sue sorelle ingelosite da questo amore trasformarono Pizzomunno in roccia; Cristalda fosse la moglie del pescatore e fu assalita mentre attendeva sulla spiaggia il ritorno del suo compagno; etc.
Inoltre, secondo una superstizione relativa allo scoglio di Pizzomunno, se si compie un giro completo intorno ad esso formulando un desiderio, questo si avvererà.
All’inizio dell’articolo ci sono i versi della canzone in cui Gazzé spiega la vicenda dei due amanti, termina con i seguenti versi:
“Si dice che adesso, e non sia leggenda,
in un’alba d’agosto
la bella Cristalda risalga dall’onda
a vivere ancora una storia stupenda”.
La città di Vieste in occasione della prima edizione di Vieste in Love ha realizzato la “Scalinata dell’amore” che collega la porta alta della città vecchia con il corso Fazzini. Sui gradini della scalinata è riportato il testo della canzone di Gazzé “La leggenda di Cristalda e Pizzomunno”.
Ovviamente non potevano mancare ulteriori leggende, infatti alcune persone hanno dato un significato simbolico e magico a questa scalinata: percorrendola insieme alla persona amata si rimarrò uniti per sempre, e questo ha fatto di Vieste la città dell’amore.

Da soli, con il proprio partner, o con un gruppo di amici Vieste e il Gargano sono il luogo perfetto per una vacanza pugliese!
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MARIA JOSE’ ROCHIRA
Ciao, sono Maria José, sono residente a Castellaneta (un borgo in provincia di Taranto) ma domiciliata nel mondo! Ho vissuto a Madrid, Londra, Stoccolma e Cordoba, per il momento vivo nella città più bella del mondo: Napoli.
Ho una laurea magistrale in Management del turismo e dei beni culturali, amo viaggiare e scoprire posti e culture nuove, ma soprattutto mi piace scoprire e assaggiare i cibi tipici di ogni posto che visito.
Sono qui per farvi conoscere la mia puglia, sia dal punto di vista territoriale che gastronomico. Per altre curiosità non esitare a contattarmi!