Cinque chilometri di pura bellezza: difficile trovare un’altra passeggiata così affascinante in Liguria!

Si parte dal cuore di Santa Margherita, Piazza Caprera, dove gli occhi scoprono particolari unici: il sagrato di Nostra Signora della Rosa realizzato nel tipico rissêu, i portici dagli affreschi liberty, le golosità stipate nelle vetrine di Seghezzo. Di lato all’antica drogheria prendiamo via della Vittoria e ci portiamo fino ai cipressi di villa Durazzo, poi via Giuncheto e svoltiamo a destra, passeggiando sotto gli archi di piazza Martiri della Libertà. Una volta fuori dai portici ecco una sosta imprescindibile: la gelateria Simonetti.
Nel 1963 i fratelli Ermanno e Vittorino aprirono il primo locale e con la Motogelatiera Cattabriga, che utilizzava per la refrigerazione della salamoia, iniziarono la loro avventura. Oggi figlie e nipoti custodiscono le ricette segrete e ci deliziano con 100 diversi tipi di gelato. C’è veramente l’imbarazzo della scelta. D’obbligo proseguire la passeggiata in dolce compagnia, che sia al gusto di tartufata, panera, fondente con arancia candita o assieme a un bel pinguino, il cono ricoperto sul momento dal cioccolato, che si solidifica a contatto con la pallina di gelato.

Si prosegue la camminata verso il ponente, ed ecco subito sopra di noi il castello cinquecentesco in pietra grigia. Ancora pochi passi e siamo nella zona di Corte con il piccolo mercato ittico, attraversiamo e spostiamoci nella marina che ospita i tradizionali gozzi liguri, le barche a vela e gli yacht, i pescherecci.
Ahimé ormai il gelato sarà finito ma la bellezza del panorama ci accompagnerà tra ville e grand hotel fino all’inizio di lungomare Rossetti.
A partire da questo punto, la natura prende il sopravvento sulle bellezze architettoniche: troviamo infatti il mare sotto di noi e la lecceta e la macchia del Parco di Portofino sulla destra.

Una costruzione che sembra uscita da un romanzo di Salgari però ci sorprenderà ancora: il leggendario Covo, un castello della fine dell’800 con all’interno un teatro, voluto dal Barone Franchetti per la cantante lirica austriaca, di cui si era innamorato così perdutamente da suicidarsi quando lei lo abbandonò. Negli anni 60 e 70 divenne un locale famoso, noto come il Covo di Nord Est, ritrovo esclusivo e dancing prestigioso.
Si prosegue sotto l’Abbazia della Cervara, vicino alla costa spicca lo scoglio Carega, sedia in genovese, in quanto ricorda nella forma una seggiola con lo schienale verso la strada. Tutto in puddinga, il conglomerato naturale del Parco, è preferito dai cormorani che, grazie al piumaggio permeabile, che non trattiene aria, si spingono in apnea fino ai 9 metri di profondità. Per questo motivo, una volta finita la pesca si posizionano a lungo sullo scoglio ad asciugare le ali spiegate.

Oltrepassiamo villa Bonomi e arriviamo a Paraggi. Alle sue spalle sale sul Monte la valle con i resti dei 35 mulini che iniziarono a frangere e a macinare già nel XIII secolo. Arrivati alla fine di via Paraggi al Mare possiamo attraversare e iniziare l’ultimo tratto del percorso, la Passeggiata dei Baci che, con un leggero saliscendi all’ombra dei lecci, ci guiderà fino alla chiesa di San Martino a Portofino.
Dal sagrato che ci accoglie con un altro pittoresco risseu, scendiamo e in due minuti siamo alla mitica piazzetta. Le calorie del primo gelato sono state bruciate e allora prima di rientrare con il battello ammirando dal mare l’Abbazia della Cervara immersa nella vegetazione del Parco, voglio raccontarvi del Paciugo, un’altra delizia di qui.
Inventato nel 1941 dalla Signora Lina Repetto del caffè Excelsior, miscelando panna e creme con lo sciroppo di granatina e le amarene in un grosso bicchiere di vetro. A chi le chiedeva il nome della sua nuova creazione rispose, sbrigativa come solo i Liguri sanno essere, che era un pasticcio, un miscuglio, “un paciugo”.
Vi aspetto per scoprire insieme le bellezze naturalistiche della Liguria!
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VIVIANA BOBBIO
Buongiorno a tutti, mi presento: sono Viviana, una guida ambientale escursionistica, educatrice ambientale e accompagnatrice turistica. Mi sono laureata in Scienze Naturali e dopo gli studi ha iniziato a imparare sul campo approfittando delle belle escursioni che si possono compiere in Liguria.
Mi piace trasmettere l’entusiasmo per questo stupendo territorio, la sua storia e per le tradizioni gastronomiche. Le mie escursioni spesso si concludono con un gustoso surplus calorico ma, d’altronde, ci sono troppe cose buone da assaggiare in Liguria!