La parte piรน settentrionale della provincia di Asti si presenta caratterizzata da alte colline con paesini abbarbicati sui cocuzzoli, ricchi di tradizioni e gastronomia locale.
Partiamo alla scoperta di Cocconato, piccolo paese di circa 1500 abitanti, ubicato a 491 mt sul livello del mare, in stupenda posizione panoramica, privilegiato da un particolare microclima per cui giร addirittura nel corso del 1700 assume l’appellativo di โRiviera del Monferratoโ con cui รจ ancora oggi conosciuto.
Nelle belle giornate, in particolare al tramonto, la luce esalta la colorazione rossa dei mattoni di cui sono costruiti gli edifici del centro storico, rimandando riflessi dorati e creando un’atmosfera estremamente suggestiva. Per la sua posizione panoramica, Cocconato รจ meta di gite fuori porta nella bella stagione e non solo, nei fine settimana non si contano i motociclisti che qui fanno tappa per ammirare uno dei piรน bei panorami e borghi del Monferrato in quanto il paese fa parte dei Borghi piรน Belli d’Italia ed รจ anche insignito della Bandiera Arancione del TCI.


Il nome Cocconato deriverebbe dal latino โcum conatoโ con riferimento allo sforzo che si doveva compiere per raggiungere il paese sulla cima della ripida collina quando mancavano i moderni mezzi di trasporto. In effetti, tutte le strade che portano al paese sono piuttosto impervie e ricche di curve (per questo amate dai centauri), ma offrono inaspettati panorami sulle colline e i vigneti tanto che vale la pena guidare con calma per godersi appieno lo spettacolo.
Il paese era giร abitato in epoca romana, vede il suo splendore come fulcro della contea sotto la guida dei Conti Radicati, che ne ottengono il feudo nel X secolo mantenendo la loro indipendenza per circa 4 secoli.
Si puรฒ parcheggiare l’auto in Piazza Giordano, dove si puรฒ ammirare uno dei maggiori esempi di tettoie civiche del Monferrato. Essa nasce a fine 1800 grazie all’allora sindaco del paese, Melchiorre Giordano (cui la piazza รจ intitolata) per ospitare il mercato di Cocconato, giร citato a partire dal Medioevo ma che proprio in quell’epoca viene finalmente regolamentato. La tettoia รจ lunga ben 47 metri ed รจ retta da 9 arcate. Qui si tengono oggi il mercato ortofrutticolo e altre manifestazioni nel corso dell’anno.
Poco lontano dalla tettoia, all’imbocco di Via Mazzini, ecco un’opera d’arte moderna, โIl tempoโ. E’ una scultura realizzata dal professor Conrotto utilizzando vari materiali: l’antico orologio meccanico ottocentesco del campanile parrocchiale, la campana della chiesa, un quadrante trovato in un campo. Il tutto inserito all’interno di una bella teca in metallo e cristallo.
Si prosegue quindi per la centrale Piazza Cavour, oggi ricca di locali, ristoranti, negozi. La piazza รจ detta Ponte per lโantica presenza del ponte levatoio del castello dei Conti Radicati. Da qui si sale per Via Roma o Via Maestra, un tempo detta Contrada del mercato vecchio. Sulla strada si affacciano antiche case di origine medievale rimaneggiate con bei balconi in ferro battuto e portoni in legno scolpito, antiche botteghe e, sulla sinistra, la Chiesa della SS. Trinitร risalente al XVII secolo. Essa fu eretta in seguito ad un voto fatto per chiedere protezione contro la peste, che all’epoca imperversava un po’ ovunque. Sebbene di ridotte dimensioni, vale la pena gettare un’occhiata al suo interno particolarmente ricco di affreschi, dipinti e statue tipicamente barocche.


Poco piรน avanti, sulla destra, svetta il Palazzo Comunale, bellissimo edificio in stile gotico risalente al XV secolo con finestre adornate da formelle in cotto e portici quattrocenteschi a sesto acuto.ย Sotto i portici si trovano ancora oggi alcune botteghe artigianali e il portone di accesso al cortile in cui era collocata la scuola per l’insegnamento di grammatica e retorica fondata nel 1754. Sempre nel cortile, intorno all’ingresso al Municipio, delle lapidi ricordano i caduti per le guerre di indipendenza del 1800.


Poco dopo, si giunge ad un bivio: proseguendo su Via Roma, si giunge sulla sommitร della collina dove svetta massiccia la chiesa parrocchiale della SS. Trinitร , la cui costruzione si protrae per parte del 1600 e che verrร poi ancora ampliata nella metร del 1800. Al suo interno, vi sono alcune opere pregevoli di artisti piemontesi. Tra di esse, la pala absidale settecentesca del pittore valsesiano Vitaliano Grassi, rappresentante la Madonna della Consolazione e i SS. Patroni Fausto e Felice, la cui ricorrenza cade l’11 settembre. Si tratta della piรน antica rappresentazione del paese, infatti si possono notare la torre, la chiesa parrocchiale ed alcuni altri edifici del centro storico.
Altra possibilitร , al bivio precedente si puรฒ svoltare a sinistra su Piazza Statuto, dominata dal ben restaurato Palazzo Martelletti, edificio nobiliare risalente al Medioevo il cui aspetto attuale si deve al 1700, oggi sede di una elegante dimora di charme e di ristorazione.
Piazza Statuto era il centro commerciale del paese a inizio 1900, con botteghe, caffรจ e banca ed oggi si presenta nuovamente vivace grazie agli eleganti locali che vi si affacciano.


Si prosegue lungo Via Garibaldi dove si trovano due edifici ottocenteschi: lโOspedale Serra, dove fino agli anni โ50 era attiva la camera operatoria e che oggi ospita una casa di riposo, e la sede della scuola materna, lโantico Giardino dโinfanzia Regina Margherita. Due edifici che testimoniano lโattenzione per lโaspetto sociale in un periodo, a cavallo tra 1800 e 1900, di grandi fermenti e cambiamenti.
Proseguendo, si puรฒ osservare sulla cima della collina la torre medievale del Castello, scomparso. Costruito infatti ad inizio del X secolo e in parte distrutto tra XIV e XV secolo a causa delle lotte tra Guelfi e Ghibellini, quindi ricostruito nel XV secolo, nel corso del 1500 fu nuovamente distrutto dai francesi con lโuso di mine, tanto che ne rimase solamente la torre merlata. Questa fu abbattuta e ricostruita nel 1836 e utilizzata addirittura come mulino a vento: quando smise di funzionare, anche per la scarsa ventositร dei luoghi, le pale vennero rimosse.

Infine, imboccando una delle ripide vie acciottolate, si puรฒ scendere in Corso Pinin Giachino e raggiungere il viale alberato realizzato a fine 1800ย grazie allโaccumulo di grande quantitร di terra. Lungo il viale si trova il monumento ai Caduti del 1931: in origine era costituito da una statua bronzea della Vittoria Alata, rimossa nella Seconda Guerra Mondiale per utilizzarne il metallo e quindi sostituita dalla colonna in marmo. Da qui si torna in piazza Cavour, dove ci si puรฒ concedere una pausa tra il dolce e il salato nei vari caffรจ e ristoranti che qui si affacciano, c’รจ solo l’imbarazzo della scelta.
Cocconato รจ rinomata innanzitutto per lโomonima robiola, formaggio a pasta bianca, di consistenza molle e senza crosta, prodotta da latte vaccino intero. Ha una forma piatta e tonda, con diametro di almeno 14 centimetri e peso compreso tra i 350 e i 400 grammi. Dal sapore dolce, che puรฒ richiamare le erbe di cui si nutrono gli animali che ne producono il latte, รจ ottima gustata da sola, oppure utilizzata per un buon risotto invernale con robiola e porri, o ancora con una cascata di granella di nocciola e un filo dโolio o, in stagione, con una grattata di tartufo. Tipici sono i Cocconati, agnolotti ripieni di robiola di Cocconato. Per tornare alla celebritร di questo formaggio, si racconta che nel 1666 lโimperatrice Margherita dโAustria, in viaggio in Italia, si fermรฒ ad Acqui Terme, e lรฌ ricevette in dono una gran quantitร cibi e vini tra cui ben 600 forme di robiola di Cocconato!
Non solo la robiola, ma anche i salumi sono una tipica produzione del territorio di Cocconato: prosciutto e salame cotto e crudo, cotechino, lardo sono solo alcune delle prelibatezze prodotte da un salumificio locale che si avvale della collaborazione di allevamenti suini della zona per una produzione a KM 0! Si possono acquistare i suoi prodotti nella salumeria del paese affacciata su Piazza Cavour.
E ancora, da provare รจ un’altra specialitร della zona, la schiciola (friciola nella zona di Asti), una sorta di focaccia impastata con farina, lievito e acqua, da gustare con salumi, robiola e quant’altro si desideri! Il tutto accompagnato da un ottimo calice di Barbera d’Asti, uno dei vini piรน pregiati del territorio.


Infine, Cocconato offre nel corso dell’anno diverse interessanti manifestazioni che ne fanno meta turistica un po’ in ogni stagione. Tra esse possiamo ricordarne alcune. La Fiera di San Marco del 25 aprile, in cui, nel centro storico, si potrร passeggiare tra banchetti di operatori locali che offrono dai prodotti ortofrutticoli e gastronomici a quelli di artigianato, per poi portare i nostri passi verso la piazza dove le Pro loco dei paesi dei dintorni offrono le loro specialitร , quali agnolotti, brasato, torta di nocciola e molto altro!
A fine settembre, non si puรฒ perdere il palio di Cocconato, un palio degli asini che nasce nel 1970 ricollegandosi a leggende medievali. Si racconta che nell’epoca in cui qui regnavano i Conti Radicati scoppiรฒ un incendio nel loro castello. Gli abitanti del paese realizzarono una sorta di catena umana fino al ruscello che scorreva a valle, caricarono sul dorso degli asini botti piene di acqua e salvarono l’edificio. Come ricompensa, i Conti fecero indire un torneo con una corsa di asini, il cui premio era il loro vessillo. Oggi sono otto i borghi che si sfidano per le vie del paese dando vita ad una rievocazione storica basata su vicende e personaggi cocconatesi tra il 1200 e il 1400.
Infine, tra dicembre e gennaio il paese fa parte della manifestazione Oro Incenso e Mirra che riunisce un sempre maggior numero di paesi del Monferrato i quali si adornano di presepi realizzati dagli abitanti coi l’uso dei materiali piรน disparati e grande fantasia, esposti lungo le vie e le piazze del paese.




Nei dintorni poi non mancano altre attrattive, tra cui: percorsi di trekking, la panchina gigante situata lungo una deviazione sulla strada di campagna che collega Cocconato a Piovร Massaia, il Parco forestale L’Alberone, privato ma accessibile al pubblico, dove รจ possibile passeggiare traย alberi autoctoni e una ricca pannellistica che riporta informazioni storiche, scientifiche e curiositร .
Non mancano decisamente le offerte per tutte le stagioni e tutti i gusti, per poter organizzare una gita su queste bellissime colline e trascorre una piacevole giornata tra cultura, natura e ottima gastronomia: vi aspetto per scoprire insieme le bellezze del territorio!
Vorresti organizzare una visita guidata qui?
Seguici sui canali social per non perdere novitร , eventi, consigli e idee per il tuo tempo libero:
Mi chiamo Raffaella, sono guida abilitata per il Basso Piemonte e lavoro principalmente con ospiti stranieri, per lo piรน di lingua tedesca. I miei tour toccano diversi aspetti: storico-culturale ed enogastronomico, per unire le eccellenze che il Piemonte sa offrire ai suoi visitatori. Amo la mia regione ricca di cittadine piene di arte e di storia; amo la tranquilla bellezza dei paesaggi delle colline del Monferrato e delle Langhe che invitano a rilassanti passeggiate immersi nella natura, nella cultura e nelle tradizioni.
Cerco di trasmettere ai miei ospiti questo amore con passione e professionalitร , mostrando attenzione e sensibilitร verso le esigenze di ognuno. Insieme scopriremo le sfaccettature piรน o meno note di un territorio variegato: dai bellissimi scorci panoramici alle prelibatezze gastronomiche, dai prodotti vitivinicoli conosciuti nel mondo ai paesi adagiati sulle colline con le loro curiositร Spero che ne sarete affascinati e che potreteย innamorarvi e appassionarvi alย Piemonte, portando con voi e trasmettendo a chi incontrerete le emozioni e le esperienze provate!