Nella splendida compagine di Palazzo Pitti, residenza granducale dei Medici, dei Lorena e, per un breve periodo, dei Savoia, รจ stato aperto al pubblico un nuovo museo: il museo delle Icone Russe. Lo possiamo ammirare nelle sale pertinenti alla Cappella Palatina che nel โ600 e โ700 era la sala di rappresentanzaย dellโappartamento estivo di Cosimo III deโ Medici e Marguerite Louise dโOrleans. Il vestibolo dโingresso fu decorato a fine โ700, in epoca lorenese, dal milanese Luigi Ademollo con immagini bibliche imitanti bassorilievi marmorei e la cappella con le immagini della Crocifissione, dellโEntrata di Cristo a Gerusalemme, lโAssunzione della Vergine.



Le teche contengono 78 antichi esemplari di iconografia russa. Le piรน antiche appartennero alle collezioni medicee, quali la Madre di Dio del tipo detto โIn te si rallegra ogni creaturaโ e lโicona con la Decollazione del Battista, le altre furono collezionate dai Lorena, comprendendo un periodo che vaย dal XVI al XVIII secolo. Non sappiamo molto della loro origine, avvolta nel mistero. Le piรน antiche furono realizzate nel Palazzo dellโArmeria del Cremlino, le successive in botteghe di cittร della Russia centrale. Il termine icona, immagine, deriva dal greco eikon- onos dallโinfinito perfetto eikenai, apparire. Le icone non si dipingono, si scrivono, sono la divinitร stessa, sono la preghiera. Contemplando unโicona, preghiamo Dio. Le icone rappresentano la spiritualitร russa. Vengono appese sullโiconostasi che separa il presbiterio dallo spazio per i fedeli; in formato piรน piccolo vengono appese negli spazi domestici nel krasnyj ugol, nellโangolo bello della casa, in genere, a oriente. Lโessenza dellโicona รจ la divinitร , la spiritualitร , la preghiera. Lโiconografo รจ lo strumento per creare lโimmagine. Nei primi tempi, erano, essenzialmente, monaci a realizzarle.
La Rusโdi Kiev fu evangelizzata nel 988 quando il gran principe di Kiev Vladimir detto il Santo si unรฌ in nozze alla principessa bizantina Anna, sorella dellโimperatore Basilio II. I primi iconografi provenivano dal mondo greco bizantino.
La tecnica delle icone
Le icone erano riprodotte su tavole di tiglio, larice o abete. Sulla tavola si intagliava un incavo, la cornice che si veniva a creare costituiva la separazione tra il piano terrestre e il piano celeste. Vi si incollava una tela di lino che veniva, poi, coperta da vari strati di gesso e colle animali e levigata con carta vetrata. La copertura costituisce la, base per il disegno. Si passa alla stesura della foglia dโoro. Per la fase pittorica, si usava la tempera a uovo stendendo prima i colori piรน scuri. Il blu รจ il colore del cielo, della trascendenza, della divinitร , il rosso, tinta regale per eccellenza, evoca il sangue e il martirio di Cristo per salvare lโumanitร . Spesso sono i colori associati a Gesรน e alla Madonna. I colori vengono fissati con una vernice, olifa. Talvolta, lโicona viene protetta da una cornice in argento, lโoklad.
Le opere piรน pregiate
Nella collezione del museo tra le opere piรน pregiate possiamo ammirare il Menologio, il calendario delle festivitร religiose ortodosse,ย lโicona con Santa Caterina dโAlessandria del 1693-1694 rappresentata con gli attributi della palma e della ruota ad evocare il suo martirio, i libri e la sfera armillare ad alludere alla sua vasta conoscenza,ย lโicona della Madre di Dio di Tichvin del 1728. Di questo esemplare, conosciamo lโautore, Vasilij Grjaznov. Riproduce lโimmagine miracolosa di Maria, secondo la leggenda dipinta da S. Luca Evangelista ed approdata presso Novgorod da Costantinopoli.



La โMadre di Dio di Kazanโ e i miracoli dellโiconaโ. Ritrovata a Kazanโ miracolosamente dopo un incendio fu, successivamente, portata a Mosca. Nel 1600 con i Romanov divenne la protettrice della Russia contro gli invasori.ย ย ย ย ย ย ย ย
โCristo onnipotente in tronoโ, Cristo benedice mentre tiene un libro aperto con il passo del Vangelo di Matteo โ Venite a meโ.
Vi aspettiamo a visitare questo raffinato museo ricco di spiritualitร , una finestra su mondo di antiche tradizioni!
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Sono Sabrina Marconcini, guida turistica di Firenze abilitata anche per le lingue Russo e Inglese. Trovo molto bello avere il piacere di farvi visitare una delle piรน belle gallerie del mondo quale gli Uffizi o la Galleria Palatina nel complesso museale di Palazzo Pitti in Oltrarno dove sono ubicati anche la Galleria dโArte Moderna e il Tesoro dei Granduchi, il centro politico di Firenze con il Palazzo Vecchio e piazza della Signoria, il centro religioso con il Duomo, il Battistero e il museo dellโOpera del Duomo da poco rinnovato. Adoro vivere in campagna, visitare le ville e i giardini storici che vi si trovano: sto pensando alle Ville Medicee di Castello, Petraia, Cerreto Guidi, al giardino di Boboli e al giardino Bardini, al Parco di Pratolino, alla Villa Gamberaia a Settignano con il suo giardino unico che gioca tra la luce e lโombra, prospiciente la vallata dellโArno e di Firenze. Lโarte รจ un piacere infinito, la possiamo approfondire per tutta la vita. Amo molto viaggiare, confrontarmi con culture diverse, mi sono laureata in Lingue e letterature straniere presso lโAteneo di Pisa ed ho conseguito un master di Lingua Russa e Turismo presso lโUniversitร di Firenze.