Nel mese di maggio, sulla bocca delle Guide turistiche in quel di Lecco c’รจ solo un nome: Alessandro Manzoni.
Decine e decine di scuole prenotano il famigerato “percorso manzoniano”, per conoscere i luoghi cari a Don Lisander e da lui tanto decantati nella sua massima opera “I Promessi Sposi”.

E se anche voi, ora che non ci sono piรน il traffico e il vociare causati da frotte di studenti, vi volete avvicinare alla storia di Renzo e Lucia in modo differente, passeggiando per Lecco e Pescarenico, stringendo tra le mani il testo di Manzoni, eccovi alcune tappe fondamentali.
Villa Manzoni





Prima dimora del piccolo Alessandro, figlio di Giulia Beccaria e di Pietro Manzoni ( ben 26 anni piรน vecchio di lei), custodisce alcuni cimeli di proprietร dello scrittore, tra gli altri un paio di occhiali, una tabacchiera e la culla.
E’ la prima tappa obbligata del percorso, che permette al visitatore curioso di conoscere l’evoluzione artistica di Manzoni, le sue passioni letterarie e quanto i “Promessi Sposi” abbiano scatenato una vera e propria caccia al dettaglio, causando un aumento del turismo locale, sin dalla prima edizione del 1827.
Gli amanti del romanzo storico, infatti, si sfidarono nel ricercare i luoghi accuratamente descritti da Manzoni in alcuni passaggi del libro, anche se sappiamo per certo che alcuni sono volutamente ambigui: ecco quindi che troviamo due ipotetiche Case di Lucia Mondella, una ad Acquate, l’altra ad Olate.




Da lรฌ, fate un salto al Vallo delle Mura, ovvero ciรฒ che rimane delle fortificazioni spagnole che hanno ampliato quelle giร presenti in epoca tardomedievale.


Piazza XX Settembre
Tra eleganti palazzi ed esclusivi ristoranti, si erge la Torre Viscontea, unico baluardo del Castello medievale presente in riva al Lago. Anche se รจ sbagliato parlare di Castello, in quanto tutto il borgo nella zona prospiciente il Lago era fortificato; possiamo immaginare che una folta schiera di soldati alloggiasse proprio qui e lo stesso Manzoni ce lo conferma con le sue parole nel primo capitolo: ยซAi tempi in cui accaddero i fatti che prendiamo a raccontare, quel borgo, giร considerabile, era anche un castello, e aveva perciรฒ lโonore dโalloggiare un comandante, e il vantaggio di possedere una stabile guarnigione di soldati spagnoliโฆยป.

Piazza Manzoni
Lasciando alle spalle le vie dello shopping, ci troviamo nella Piazza dedicata allo scrittore, dove svetta il monumento realizzato da Francesco Confalonieri nel 1891. Don Lisander รจ immortalato sulla sedia del suo studio (visibile ancora oggi nella Casa Museo di Milano) e sul basamento tre bassorilievi illustrano altrettanti episodi salienti dei Promessi Sposi: il rapimento di Lucia, la morte di Don Rodrigo al lazzaretto e il matrimonio dei Promessi.

Ponte Azzone Visconti
Conosciuto dai piรน come Ponte Vecchio, venne edificato per volere di Azzone Visconti tra il 1336 e il 1338, in prossimitร del vicino confine veneziano. Completamente diverso da come lo vediamo oggi, era dotato di torri, ponti levatoi ed una guarnigione di soldati con castellano al seguito.
Poco distante, la Via Lazzaretto, ci ricorda che la Peste – che ebbe un ruolo importantissimo nelle vicende di Renzo e Lucia – non risparmiรฒ neppure Lecco.
Convento Di San Cristoforo
Nel chiostro della chiesa parrocchiale dei Santi Materno e Lucia, vi attende la statua di metallo di Fra Cristoforo, uno dei protagonisti del romanzo che aiutรฒ i due sposi nella fuga, proprio dal borgo di Pescarenico.
Cosa sappiamo di questo edificio? Fu costruito per volere di Carlo Borromeo, secondo le regole della controriforma e divenne poi sede dei frati Cappuccini; con l’arrivo dei Francesi fu trasformato in caserma e poi venduto ai privati. Resta ancora consacrata la chiesa: entrate e osservate una pala d’altare realizzata in cera policroma, peli e capelli dedicata alla vita di San Francesco e Santa Chiara!
Piazza Era, Rione Di Pescarenico
Concludiamo il nostro tour dedicato ai luoghi manzoniani con il borgo di Pescarenico. Il consiglio รจ quello di attraversare le stretta e colorata via Maggiore e sedervi in riva al Lago, esattamente dove vi attende la Lucia, la barca che ha preso il nome dalla fuggiasca piรน celebre del lecchese. ยซร Pescarenico una terricciola, sulla riva sinistra dellโAdda, o vogliam dire del lago, poco discosto dal ponte: un gruppetto di case, abitate la piรน parte da pescatori, e addobbate qua e lร di tramagli e di reti tese ad asciugareยป, cosรฌ nel capitolo 4, Manzoni descrive questo piccolo borgo, che appare ai nostri occhi identico a quello che lo scrittore ha catapultato nel 17 secolo.
Andate poco piรน avanti, oltre il ristorante, dove si apre un parco con la statua di Renzo e Lucia: date le spalle all’acqua e guardate il Resegone.
Vi sentirete come Lucia Mondella, con gli occhi pieni di lacrime, mentre saluta la sua terra natia, sussurrando: ยซAddio monti sorgenti dallโacque, ed elevati al cielo; cime inuguali, note a chi รจ cresciuto tra voi, e impresse nella sua mente, non meno che lo sia lโaspetto deโ suoi piรน familiari; torrenti, deโ quali distingue lo scroscio, come il suono delle voci domestiche; ville sparse e biancheggianti sul pendรฌo, come branchi di pecore pascenti; addio! Quanto รจ tristo il passo di chi, cresciuto tra voi, se ne allontana!ยป.

Vi aspetto per scoprire insieme questi luoghi incantati!
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CHIARA ANNA DELMIGLIO
Sono Chiara Anna Delmiglio, guida turistica abilitata per la Provincia di Monza e della Brianza. Svolgo la mia professione di guida turistica con passione, accompagnando turisti e curiosi alla scoperta di luoghi poco conosciuti, musei cittadini, parchi di arte contemporanea e aree archeologiche sperdute tra le montagne.
La mia passione per lโarte mi ha portato a progettare attivitร didattiche e laboratori artistici per bambini, sviluppando progetti e percorsi per scolaresche di ogni ordine e grado.
Se volete stare al passo con le mostre del momento, visitare chiesette sperdute ricche di storia o avvicinare i vostri bimbi allโarte, vi aspetto in Lombardia!