A soli 20 minuti di treno dalla stazione di Porta Susa si raggiunge Pessione, una frazione di 1600 abitanti ubicata sulle colline del torinese dove, su di un’area di circa 170.000 m², sorge, dal lontano 1864, lo stabilimento della Martini. Nome di eccellenza, conosciuto in tutto il mondo, Martini è uno dei motivi di orgoglio del nostro territorio, insieme ad altre realtà industriali nate dalla passione e dalla lungimiranza degli imprenditori piemontesi.



La storia dell’azienda è antica, tutto comincia nel 1863, anno di fondazione della società Martini e Sola e C.ia. Tra i soci, c’è anche Luigi Rossi, un liquorista con notevoli conoscenze erboristiche, che aveva una sua bottega a Torino, in via Dora Grossa (attuale via Garibaldi) e che già collaborava con la precedente società, quella fondata nel 1847 da Michel, Re, Agnelli e Baudino.
Sarà proprio Luigi ad individuare a Pessione, in prossimità della stazione ferroviaria sulla linea strategica Torino – Asti – Genova, una casa rurale con cantine e terreni, consona sia alla produzione che alla commercializzazione dei “vini aromatizzati”.
Con la morte prematura di Teofilo Sola nel 1879 la società diventerà Martini & Rossi e con la scomparsa degli altri due fondatori Alessandro Martini e Luigi Rossi, saranno i figli di quest’ultimo a continuare la tradizione di famiglia, ma poiché Alessandro Martini era stato un venditore abile e conosciuto, i Rossi decisero di utilizzare il suo nome come marchio aziendale! Il vero “alchimista” però, colui che ha saputo trasformare il vino moscato in vermouth pregiato è stato Luigi e, dopo di lui, il figlio Ernesto. Ieri come oggi, dalle spezie e dalle erbe aromatiche si estraggono i profumi e gli aromi che caratterizzano il vermouth, secondo dei processi differenti, che possono essere la macerazione o la distillazione. La colorazione invece viene tutta dallo zucchero, che caramellato dà una caratteristica colorazione rossa (Martini Rosso).




Ingredienti semplici dunque: 75% di vino, zucchero, estratti e distillati, ma la miscela deve essere ben studiata ed equilibrata. Solo un esperto conosce le giuste dosi. Infatti le miscele per la produzione dei diversi vermouth sono da sempre segrete, conosciute solo da alcuni collaboratori di fiducia.



La qualità però non basta per far sì che un marchio possa essere conosciuto a livello mondiale, c’è bisogno del “marketing” ed anche in questo la Martini è stata un pioniere. A cavallo tra Ottocento e Novecento furono le partecipazioni agli Expò nazionali ed internazionali che premiarono la ditta con diplomi e relative medaglie: nel 1865 medaglia d’oro alla ditta Martini, Sola C all’Esposizione Internazionale di Dublino, nel 1878 medaglia d’oro all’Expo di Parigi.
Già a partire dal 1867 il vermouth viene esportato in America e ad inizio Novecento i prodotti Martini & Rossi varcano gli oceani ed arrivano in America Latina, Africa, Cina. Giappone, India … e nel 1884 viene aperta la prima filiale fuori dai confini italiani: la sede di Buenos Aires!
I vermouth, liquori e spumanti Martini sono talmente diffusi e conosciuti che nel 1922 l’imperatore giapponese Yoshihito concederà alla Martini & Rossi il titolo di “Fornitori della Casa Imperiale del Giappone”.

Sin dalla sua nascita, Martini & Rossi sceglie illustratori famosi per le sue pubblicità, ad esempio Marcello Dudovich, che firmerà la conosciutissima “Dama Bianca”. Altri autori saranno Giorgio Muggiani, Armando Testa e tra il 1956-1963 Andy Warhol verrà incaricato di sviluppare una fortunata campagna pubblicitaria.
Tra la fine degli anni Cinquanta e la prima metà degli anni Sessanta la comunicazione aziendale avviene attraverso le “Terrazze Martini” che nel 1965 saranno ben otto. Su queste terrazze si sono svolti eventi culturali, spettacoli e sono passati artisti, politici, sportivi e scienziati. Oggi rimane la terrazza di Milano e, naturalmente Pessione.
Martini è anche sport. La prima sponsorizzazione di Martini risale al 1925 e precisamente ad una corsa ciclistica, la Gran Coppa Martini & Rossi, dove la gara era preceduta da un grosso carro pubblicitario. Carri che si vedranno anche al Giro d’Italia degli anni Trenta. Martini è anche automobilismo, motociclismo, sport invernali, sport nautici, golf, equitazione, tennis e scherma. I cugini Rossi sono tutti sportivi e non solo sponsorizzano le gare, ma partecipano loro stessi a diverse competizioni.


Nel 1970 viene fondato il Martini Racing Team che parteciperà alle competizioni motoristiche internazionali, accanto alle maggiori scuderie.
Il momento d’oro dell’azienda di Pessione sarà il decennio 1982 – 1992, quando il connubio Lancia- Martini porterà a vittorie senza precedenti nei rally. E chi, ditemi, non ricorda la mitica Lancia Delta Integrale? Un vero e proprio mito che sopravvive ancora oggi.
Regalarsi una visita a Casa Martini è ripercorrere la storia e il successo di quest’azienda. Entrati nella Piazzetta si comincia la visita dal museo di storia dell’enologia, ubicato nelle vecchie cantine settecentesche. Si tratta di una collezione di numerosi oggetti legati al vino: anfore greche e romane, crateri per la mescita del vino, filtri, attingitoi, coppe e vetri, ma anche torchi, carri per la vendemmia, botti ed alambicchi. Il museo apre nel 1961, in occasione delle celebrazioni dei Cento anni dell’Unità d’Italia grazie alle raccolte di Lando Rossi.
La visita continua tra diplomi, documenti, manifesti e tante fotografie dei personaggi che hanno frequentato le Terrazze Martini, delle vittorie sportive e delle sedi all’estero. Non mancano i vecchi “Carosello” e le pubblicità.
Il personale interno accompagna i visitatori nello stabilimento produttivo, in particolare nel’area degli alambicchi, dove vengono distillate le erbe che danno il profumo al vermouth e poi si va nella cosiddetta “Cattedrale”, dove in grandi botti d’acciaio si conclude il processo di produzione del vermouth.



Dopo la visita si può partecipare a delle attività come una degustazione oppure la preparazione di un vermouth o di un cocktail, secondo il proprio gusto, seguendo però le istruzioni degli esperti.



Casa Martini è raggiungibile non solo con il treno, o con la propria auto, ma anche con una navetta che parte da piazza Castello a Torino il venerdì, il sabato e la domenica alle ore 14.00 e rientra per le ore 18.30. Vi aspetto per scoprirla insieme!
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Ciao, sono Donatella Ferraris. Avete sentito dire che Torino è una città industriale, grigia? O che in Piemonte non c’è molto da vedere, salvo le montagne? Allora il mio obiettivo sarà quello di farvi innamorare del mio territorio, non solo con gli articoli che scrivo, ma anche con delle visite pensate ad hoc per ogni esigenza. Mi piacciono la storia, l’arte, l’enogastronomia, le curiosità legate alla mia Regione e le lingue. È per me fantastico lavorare con turisti di altre Regioni d’Italia e con stranieri. Soprattutto quando tornano a casa con un po’ di Piemonte nel cuore.