La bellezza della Ragione va in scena ad Illegio (UD)

La bellezza della ragione è il tema scelto per la 18° mostra di Illegio.

Piccolo e stupendo paese della Carnia dove annualmente grazie a Don Geretti e il Comitato di San Floriano vengono allestite, nella Casa delle Esposizioni, delle importanti mostre tematiche.

Quaranta dipinti che fino ad ottobre accompagneranno il visitatore alla ricerca della Verità, ricerca che appare ancor più opportuna in questo difficile e delicato periodo storico.

Cosi come scrisse il celebre poeta inglese Keats nella sua Ode su un’urna greca «Bellezza è verità, verità è bellezza», anche la visita sarà un percorso all’interno dell’Incanto dell’arte.

Quest’ultimo si esprime nelle opere del primo salone, nonostante gli eventi narrati siano potenti, a tratti grotteschi, drammatici, difficili addirittura da comprendere. Non è un caso che ad unire questi dipinti sia la tematica della perdita della ragione stessa.

Dalla perdita dovuta all’abuso alcolico, ne sono un esempio il Baccanale del croato Mato Celestin Medović, o il terrificante quadro del francese Philippe Zacharie, nel quale si palesa proprio davanti all’osservatore l’immagine di un atroce omicidio, alla mancanza dell’Amore della propria vita che può portare la mente umana alla disperazione, con un dolore così atroce da far perdere il contatto con la realtà e la ragione stessa.

Ce lo esprimono gli occhi smarriti di Nina, protagonista del dipinto di Giacomo Fiamminghi, il quale si ispira al dramma musicale dell’800 arrivato dalla Francia all’Italia, musicato da Paisiello e nel quale si narra della pazzia della protagonista dopo la presunta dipartita dell’amato Lindoro.

Ce lo dice la disperazione di Orfeo, che ha appena perso per sempre la sua Euridice ed è qui in mostra immortalato dal francese Pascal Dagnan-Bouvert, e infine ce lo ricorda la scelta di porre fine alla propria vita che secondo la leggenda, la Poetessa antica Saffo avrebbe preso a causa dell’amore non corrisposto con Faone. Episodio poeticamente descritto dal celeberrimo artista francese Moreau.

Nina, o sia La pazza per amore-Giacomo Fiamminghi

Si prosegue il percorso nel salone con quadri dell’ambito della Scuola di Belle Arti di Parigi, Teseo vincitore del Minotauro di François-Joseph Heim e l’Ira di Achille di Louis Édouard Fournier, che fanno riferimento ai miti.

Miti e la superstizione in generale che sottolineano come anche l’ignoranza possa portare ad un percorso non ragionato.

Salendo al piano superiore il pittore romano Giuseppe Costantini esprime tutta la sua poetica antimilitarista nel dipinto esposto, facente parte del ciclo Le lacrime della guerra che non senza strascichi polemici venne presentato alla biennale romana del 1921.

All’intero di una bellissima vetrata i massimi capi in ambito militare stanno ragionando sulle prossime mosse strategiche da attuare.

Ragionamento si, ma su qualcosa di estremamente sbagliato come la guerra.

A vincere sarà infatti la morte, che si vede rappresentata inquietantemente sulla destra del dipinto.

Il piano d’attacco-Giovanni Costantini

Nella sala accanto, le opere esposte aprono la riflessione sull’intelligenza filosofica, ed è in questo ambiente che il visitatore entra in contatto con la gestualità tipica del pensatore, presente nel dipinto del fiammingo e collega di studi di Rubens, Jacop Jordaens,  con le lacrime dell’inquieto e misterioso Eraclito, dipinto dalla sapiente mano di Luca Giordano dove Caravaggio e colori veneti sembrano mirabilmente fondersi, con l’interessante incontro tra Diogene e Alessandro Magno -verrebbe da chiedersi chi dei due ha ragione? possono davvero due personaggi così diversi entrare in contatto? – proposto dal genovese Giovan Battista Langetti, con la grandissima abilità del toscano Lionello De Nobili e il suo filosofo che sembra raffigurare l’idea stessa di filosofia e infine con Archimede pensante,  bozzetto che Nicolò Barabino realizzò per la residenza genovese di Tito Orsini.

Dall’intelligenza filosofica si prosegue con quella scientifica, dove scienziati e medici dell’600 e dell’800 vengono omaggiati con una serie di ritratti: da Marcello Malpighi (medico italiano del’600), a Newton (dipinto dal bolognese Palagio Pelagi), da Torricelli (che fu collaboratore di Galilei e immortalato da Niccolò Boni, che grazie a quest’opera del 1883 vinse il premio Canonica) a Maurice Letulle medico anatomo patologo francese dell’800 (ritratto dal francese Sonrel, legato alla scuola di Belle Arti di Parigi)  ed infine Claude Bernard altro medico francese dedito alla medicina sperimentale ritratto dal “pittore dei mietitori” Léon Lhermitte.

La mostra avanza con il tema dell’intelligenza fantastica, ed è qui che i bambini saranno i veri protagonisti: dall’infanzia idealizzata proposta da Massarani, che peraltro fu il primo senatore italiano di origini ebraiche, ai bimbi che giocano di Tissot, i quali molto probabilmente sono i figli di Katleen Newton. Donna amata dal pittore, che purtroppo perì togliendosi la vita nel 1882.

Il piccolo Nimrod-J Tissot

Giovani presenti anche nelle bellissime opere che vengono esposte per la prima volta, di collezione privata udinese, realizzate da “un caravaggista della prima ora” e che riprendono I Bari del grande maestro lombardo.

Ragione vuol dire tener fede ai propri ideali fino alla fine della propria vita: lo rammentano la figura di Catone Uticense, che si suicidò nel 46 a.c non volendo assistere allo scempio delle istituzioni repubblicane romane e che in mostra è immortalato da Bouchet, allievo di David e vincitore del Prix du Rome, e quella di Jan Hus anticipatore della riforma protestante che decise di non abiurare e perì nel rogo nel 1415. Il pittore risorgimentale Enrico Gamba lo rappresenta mentre incarcerato riesce a far commuovere i suoi stessi carcerieri.

Jan Huss in carcere-Enrico Gamba

Ragione vuol dire anche libertà di pensiero: dalla satira, ed ecco le Maschere carnevalesche al posto dei politici nel dipinto del veronese dall’Oca Bianca, alla stampa, ed ecco il dipinto del francese Etienne Lucien Melinque in qui Marat sfida incrociando i nostri occhi mentre attorno a lui delle carte, che si riferiscono agli articoli per la testata giornalistica L’amico del popolo da lui stesso fondata.

Nell’ultimo settore della mostra il messaggio principale è quello che la Ragione e Religione non siano disgiunte ma viceversa debbano andare di pari passo.

La prima sala dell’ultimo piano fa da pendant al primo salone della mostra: anche qui sembra che la Ragione (e la religione) sia smarrita.

Guardando ai dipinti, incrociamo la torre Di Babele (raffigurata da un’artista dell’ambito di Abel Grimmer), che probabilmente fu fatta costruire come sfida a Dio da Nimrod personaggio biblico, sovrano mesopotamico e discendente di Noè, i ciechi che stanno precipitando nel burrone, in un dipinto di un imitatore del fiammingo Pieter Brughel e che riprende le parole che Matteo attribuì al Cristo -Sono ciechi e guide di ciechi. E quando un cieco guida un altro cieco, tutti e due cadranno in un fosso.

Infine i Farisei attorno a Gesù, del quale però non sembrano particolarmente curarsi, rappresentati da un pittore che si ispira Bernardino Luini, a sua volta artista proveniente dalle zone del Lago Maggiore che ebbe come modello Leonardo.

La seconda sala dell’ultimo settore è un omaggio alla figura di San Girolamo, che riuscì ad unire Fede e Scienza. Fu celebre anche per la traduzione dei testi biblici in latino, la famosa Vulgata.

Dal punto di vista iconografico viene rappresentato o con vesti povere e la presenza di un leone (animale che lui aiutò e che divenne suo fedele amico) in riferimento alla vita ascetica o con abiti cardinalizi in riferimento alla sua attività di segretario di papa Damaso.

In mostra si passa dalla raffinatissima arte senese del ‘400 di Nicolo Giovanni di Paolo all’arte napoletana seicentesca influenzata dall’approdo del Caravaggio nella città campana, del fiammingo Hendrick van Somer e dell’italiano Filippo Vitale.

A conclusione della mostra quattro dipinti di tematiche diverse, unite però nel sottolineare lo scopo del ragionare.

L’omaggio alla Ragione stessa nell’opera di Luigi Mussini, “nonno artistico” di Napoleone Boni, direttore per diversi anni dell’accademia di belle arti di Siena, che in questo dipinto fa si che diverse personalità (da Tolomeo a Giotto, dai filosofi a San Filippo) rendano omaggio alla Verità, immortalata come una donna nuda.

La vicenda di Sant’Agostino che incontrando un giovane che voleva “spostare” il mare con una conchiglia, si rende conto di come la mente umana non possa comprendere del tutto il divino.

Racconto immortalato in pittura dall’austriaco studente alla scuola di belle arti di Vienna, Karl Schonbrunner.

L’incontro fraterno, l’accogliere le opinioni diverse altrui come strumento della Ragione stessa. Questo è il messaggio di un altro pittore austriaco, Leo Reiffenstein, che rappresenta i tre protagonisti che stanno meravigliosamente e senza eccessi disquisendo tra loro.

Divergenze d’opinione-Leo Reiffenstein

Ed infine la Ragione che bacia l’Anima nella meravigliosa ed evanescente opera del Croato Secessionista Bela Čikos Sesija, dove avviene l’incontro tra Atena e Psiche.

Chi ha ragione, se non la Ragione? Immergetevi nell’arte, dal Quattrocento al Novecento, proposta ad Illegio per scoprirlo: vi aspetto!

Informazioni utili

Orari di apertura
DOM: ore 9.30-20.30.
Da LUN a SAB: ore 10.00-19.30.
Da agosto aperto anche il lunedì.
Ultimo ingresso 90 minuti prima della chiusura.
Prenotazione consigliata
Telefono: 0433 44445
Email: mostra@illegio.it


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CLAUDIA MUSCARÀ
Mi chiamo Claudia, e sono laureata in Conservazioni dei Beni Culturali. Amo l’arte e sua la capacità di abbracciare l’animo degli osservatori. Amo la luce, i colori, l’abbinamento che crea una sinfonia. Lavoro come addetta in ambito museale ed inoltre accompagno i visitatori nelle sale della mostra di Illegio, un piccolo paese della Carnia dove ogni anno vengono allestite importanti esposizioni. È bello poter essere di supporto in un momento di contatto artistico e rivivere ogni volta le emozioni che suscitano le opere, attraverso  gli occhi dei visitatori. Vi aspetto per visitare insieme!

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