Ti racconto le Marche – Carlo e Vittore Crivelli

Due veneziani nelle Marche

Chi l’avrebbe mai detto di trovare proprio nelle Marche una così numerosa presenza di raffinate opere venete e di artisti veneti di primissimo piano?

Ebbene sì, ancora una volta le Marche sorprendono e meravigliano per la ricchezza artistico-culturale che esprimono e la cui bellezza si rinnova e rifulge nella stupefatta scoperta di occhi curiosi.

Ed è proprio con Carlo e Vittore Crivelli che la Marca, zona di frontiera, ha ridisegnato il suo particolare profilo di terra di passaggio dove il confine ha creato un di qua e un di là dove di là c’è sempre qualcun altro pronto a varcare quella linea di contatto che si fa sinonimo di simile per creare suggestioni di spiriti affini.

Foto da LiveInternet

E’ facile, quindi, immaginare i due fratelli veneziani, Carlo e Vittore, sfidare le insidie di Nettuno e solcare il mare Adriatico per lasciare un passato burrascoso ed approdare in una nuova terra  dove poter ricominciare  con il solo bagaglio del loro talento: la pittura.

La Marca centro meridionale della seconda metà del ‘400, vede due civitates che si impongono nel nuovo clima di rinascenza: Ascoli Piceno e Fermo. Dopo anni di lunghe e sanguinose lotte, le due città hanno ormai ridefinito le loro zone di influenza e sono pronte ad avviare un periodo di fioritura economico-culturale di cui Carlo e Vittore Crivelli ne sono i maggiori interpreti.

E’ proprio nell’ambito di questo “microclima” artistico che le chiese grandi e piccole della zona si impreziosiscono dei loro meravigliosi ed imponenti polittici, vere macchine scenografiche, dove la resa degli effetti di luce, il gioco dei riflessi sui gioielli e tessuti, il modellato dei volti e delle mani assumono le forme, nitide e aggraziate, di vere e proprie sculture.

Alla pratica dell’importazione di prodotti finiti o anche all’occasionale e temporaneo passaggio di un artista sul territorio, si sostituisce la presenza di maestri di primo piano la cui formazione tra Venezia, Padova e Zara corrisponde al gusto e alle esigenze devozionali della committenza marchigiana e, più in generale, medio adriatica.

Dalla prima opera documentata di Carlo con il polittico di Massa Fermana, a quello di Ascoli Piceno nel duomo di Sant’Emidio, passando per il distrutto polittico di Macerata di cui si conserva la tavoletta centrale, ai trittici e tavole devozionali di Vittore sparse tra il fermano ed il maceratese, la raffinata eleganza delle loro Madonne, la sontuosità delle vesti e delle acconciature delle loro Maddalene e la solennità dei santi che invitano il popolo ad una condotta cristiana, incrostano altari e cappelle dove l’intaglio delle elaborate cornici si fa architettura di un mondo il cui orizzonte definisce e separa, inconfutabilmente, la dimensione terrestre del dolore, del peccato, del martirio dei santi e quella celeste della beata serenità degli angeli e dell’estatica espressione delle Vergini dove porpora e oro alludono alle porte del paradiso.

Madonna con bambino – Musei civici di Palazzo Buonaccorsi di Macerata

Altre porte, certamente più mondane rispetto a quelle a cui allude l’opera crivellesca, si apriranno presto per svelare ed incantare tutti coloro che si lasceranno condurre in un viaggio di rinnovamento attraverso un universo ricco di luminose immagini protagoniste della prossima grande mostra su Carlo Crivelli che si svolgerà a Macerata tra il 7 ottobre 2022 e il 13 febbraio 2023.

Occasione imperdibile per scoprire l’attività dell’artista che è sintesi ed espressione perfetta di un complesso di motivi storici, spirituali e materiali, che includono affetti, ambizioni, progetti, luoghi, collaborazioni, desideri, limiti e necessità che da sempre accompagnano l’opera umana.

Foto di santo, dettaglio – Foto da paintingsbefore1800.com

Una pausa golosa prima o dopo la visita alla mostra di Carlo Crivelli, può essere effettuata nei vari e ottimi ristoranti del centro storico di Macerata o nei locali che offrono ricchi aperitivi con possibilità di gustare le tipicità del territorio che, come vuole la tradizione, seguono le stagioni e i loro prodotti.

Nella rosa dei piatti tipici di ottobre, si possono assaggiare dolci fatti con il mosto come ciambelle, biscotti e polenta di mosto arricchiti con noci e uvetta.

Le Fregnacce marchigiane invece, sono una sfoglia di pasta all’uovo arricchita solo da un sugo corposo, parmigiano e pecorino. Avvolte a mo’ di cannellone, ma non ripiene e possono essere gustate sia in autunno che in inverno.

Il mese di novembre vede castagne e pietanze a base di quest’ultime accompagnate da vino cotto, senza dimenticare la tradizione di commemorare i defunti con le fave dei morti, biscotti secchi all’amaretto.

Dicembre festeggia il Natale con tante prelibatezze come i Vincisgrassi, gli arrosti verdure di stagione e tanti dolci come il serpe di Cingoli, le ciambelline all’anice, i cavallucci ripieni di frutta secca, miele e gocce di cioccolato e prima della quaresima re Carnevale viene celebrato con i famosi Scroccafusi, gnocchi poco più grandi di una noce, aromatizzati con anice, alchermes o rhum e zucchero a velo che insieme alle castagnole ripiene di crema, arancini e sfrappe ben dispongono allo spirito carnascialesco.

Volendo ispirarsi ai meravigliosi dipinti di Carlo Crivelli, il pasto può essere concluso con gli stessi frutti che decorano le ricche ghirlande alle spalle delle Madonne da cui fanno capolino melograni, pere, uva, e mele.

Vi aspetto per scoprire insieme le bellezze marchigiane!


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Mi chiamo Daniela, abito nelle Marche e precisamente a Macerata e lavoro come guida e accompagnatrice turistica da 25 anni. Svolgo la professione di guida turistica principalmente da Ancona fino ad Ascoli Piceno passando per piccoli ed incantevoli borghi dell’entroterra e adoro condurre i visitatori nel cuore autentico delle Marche svelando loro suggestivi ed infiniti angoli sconosciuti delle Marche “….ove per poco il cor  non si spaura”.
Amo narrare la bellezza della mia terra in modo insolito con letture e piccole teatralizzazioni affinché i visitatori conservino il ricordo di un viaggio che è vera esperienza. Se desiderate, dunque, conoscere meglio questo piccolo angolo di mondo, non esitate a contattarmi!

Un commento

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