Recanati è una splendida cittadina posta in collina in una posizione strategica tra mare e montagna e ricca di storia, arte, cultura e bellezze tutte da scoprire. È conosciuta soprattutto perché qui è nato uno dei più grandi poeti e autori letterari dell’Ottocento: Giacomo Leopardi.

In questo articolo vi presenteremo gli itinerari leopardiani più suggestivi e interessanti da poter percorrere nel centro storico e nei dintorni.

Palazzo Leopardi è la Casa natale di Giacomo e la dimora della famiglia Leopardi dal XIII secolo. Al primo piano è possibile visitare la maestosa biblioteca: i volumi custoditi al suo interno sono stati raccolti in gran parte da Monaldo, padre di Giacomo, e costituiscono un patrimonio librario eccezionale che oggi conta circa ventimila volumi. È qui che si è formato Giacomo Leopardi durate l’infanzia e la fanciullezza e dove ha trascorso la maggior parte del suo tempo negli anni di studio matto e disperatissimo. L’unica distrazione per Giacomo era infatti rappresentata dallo studio che gli permetteva di evadere dalla realtà, percorrere gli infiniti sentieri dell’immaginazione e di colmare il vuoto di un’esistenza infelice e priva di esperienze che andassero al di là della noiosa e abitudinaria vita recanatese.
Il nuovo percorso intitolato “Ove Abitai Fanciullo” è un itinerario di visita autonomo che è stato inaugurato il 18 giugno 2020 e consente l’accesso ai saloni di rappresentanza del Palazzo, alla galleria con le sue collezioni d’arte, al giardino che ha ispirato gli immortali versi de Le Ricordanze e agli appartamenti di Leopardi. Le stanze private di Giacomo sono state aperte dopo oltre due secoli dalla nascita del poeta e l’emozione di poter entrare al loro interno e osservare da vicino i luoghi in cui egli ha scritto molti dei suoi componimenti più belli, è davvero unica. L’apertura di questo percorso è stata possibile grazie a un accurato lavoro di restauro che ha riportato agli antichi splendori i raffinati decori pittorici di quella parte del Palazzo un tempo abitata da Giacomo e costruita per volere di Monaldo al fine di garantire maggiore intimità e indipendenza ai figli ormai adolescenti.


Il seminterrato ospita invece il Museo Leopardi: un’esposizione permanente di oggetti e cimeli che raccontano la vita del poeta, fra questi il calamaio in ceramica con il quale è stato scritto L’Infinito. Tra i vari oggetti è possibile vedere anche la culla e l’abito di Battesimo di Giacomo ma anche l’abito da cerimonia di Monaldo gonfaloniere. Il Museo è composto da dieci sezioni storico – tematiche che consentono di conoscere Giacomo Leopardi a partire dalla sua infanzia, è infatti possibile osservare i giochi e tutti quegli oggetti che hanno consentito al poeta di sviluppare la sua immaginazione e la sua fantasia rese ancora più fervide dai miti e dagli eroi delle sue letture che sono state alla base dello sviluppo della sua personalità umana e letteraria. Dagli autografi puerili fino alla stampa delle prime canzoni è possibile così avvicinarsi all’anima desiderosa di libertà, di amore e di vita del giovane Giacomo.


Il visitatore accompagnerà il poeta nel suo peregrinare per le maggiori città italiane: Roma, Bologna, Milano, Firenze, Pisa, seguendo nel contempo l’evolversi del suo pensiero poetico e letterario attraverso le opere che nascono durante questo tortuoso itinerario di maturazione personale e di passaggio nelle più importanti città italiane. Il percorso museale consente inoltre di approfondire i temi più cari al Leopardi “filosofo”: l’amore, l’amicizia, il conflitto tra l’uomo e la natura e quello tra la ragione e il sentimento, mostrando tutta la modernità e la contemporaneità di questo autore geniale che, per quanto sia stato definito “pessimista” ha in realtà speso tutte le sue energie per una costante e disperata ricerca della felicità nel corso di tutta la sua tormentata esistenza.
Accanto al Museo si trovano le Cantine Storiche e di fronte al Palazzo sono poste le Antiche Scuderie con al primo piano la Casa di Silvia. Giacomo osservava la giovane Silvia dalla finestra del Palazzo mentre ella era intenta al suo lavoro di tessitrice nella casa di fronte. Condannata a una morte precoce e dunque emblema della fugacità della vita e della vanità delle speranze giovanili, viene immortalata dal poeta dieci anni dopo le sua morte nella poesia A Silvia, scritta a Pisa. Casa di Silvia è visitabile ed è costituita da alcune piccole stanze arredate con mobilio e suppellettili d’epoca. L’edificio fu fatto costruire da Monaldo nel 1796 ed è stato restaurato e riaperto al pubblico nel 2017 ripristinando attentamente i colori originali degli interni e delle facciate. Visitare Casa di Silvia significa guardare Giacomo Leopardi attraverso gli occhi della giovane ragazza, in una prospettiva del tutto nuova e particolare che consente di conoscere il poeta a partire dallo sguardo di Silvia.
Completa la visita l’esperienza multimediale dal titolo “Io nel pensier mi fingo”, un vero e proprio viaggio virtuale nei luoghi fisici e anche nell’interiorità del poeta, che ha la finalità di raccontare, da una prospettiva nuova e suggestiva, i suoi anni recanatesi fino al 1819, anno della stesura de L’Infinito. Il racconto si sviluppa attraverso un continuo entrare ed uscire dalle stanze di Giacomo che rappresentano il punto di partenza per una ricostruzione della sua vita. Il giardino è il luogo privilegiato durante l’infanzia e quello che meglio racconta il rapporto di Giacomo con i suoi fratelli, unici compagni di gioco e confidenti. Si tratta di una proiezione in videomapping su oltre 60 mq, un’esperienza immersiva dove immagini, suoni e testi si intrecciano tra di loro dando luogo a una visita evocativa ed emozionale.

A pochi passi da Casa Leopardi è possibile accedere al Parco del Colle dell’Infinito, parco letterario dedicato a Giacomo Leopardi nato nel 1937, in occasione del Centenario della morte del poeta. È stato riqualificato nel 2018 e arricchito con una nuova illuminazione ispirata alla poetica della luna, frutto della collaborazione tra lo scenografo Premio Oscar Dante Ferretti e la iGuzzini illuminazione S.p.A.
Il parco è pubblico e a ingresso libero, percorrendo un sentiero che lo attraversa si giunge a una targa posta sul muro che riporta il primo verso de L’Infinito: “Sempre caro mi fu quest’ermo colle”. Nella parte superiore del parco un’altra targa ricorda i versi di un componimento altrettanto suggestivo e intenso nato proprio durante le lunghe passeggiate di Giacomo Leopardi all’interno del Parco: Alla luna. Il Parco è visitabile autonomamente ma anche mediante uno speciale tour teatralizzato dal titolo “Infinito Experience”, un percorso tematico che vede protagonista un attore nei panni di Giacomo Leopardi che accompagna i visitatori alla scoperta dei luoghi recanatesi che hanno ispirato gli idilli più belli composti dal poeta nella sua città natale.

Durante il percorso di visita che parte dall’Ufficio Informazioni Turistiche di Recanati in Via G. Leopardi, 9, e prosegue poi verso la piazzuola del sabato del villaggio, il parco del Colle dell’Infinito e Palazzo Antici, è possibile rivivere l’infanzia e la fanciullezza del giovane Leopardi a partire dal racconto dello stesso Giacomo e ascoltare le poesie più belle mentre si possono vedere dal vivo i suggestivi luoghi che ne hanno ispirato la stesura. Una passeggiata tutta esterna che vuole ripercorrere le lunghe camminate che Giacomo amava tanto fare e i pensieri e le riflessioni che suscitavano in lui.

Ma non finisce qui, proseguendo da Casa Leopardi all’interno del Parco ed entrando dal Centro Nazionale di Studi Leopardiani, è ora possibile anche accedere all’Orto sul Colle dell’Infinito, l’Orto Giardino del Monastero di Santo Stefano dove Leopardi ha avuto l’ispirazione per comporre L’Infinito. Il sito è gestito dal FAI – Fondo Ambiente Italiano – ed è stato inaugurato il 26 settembre 2019. Proprio nell’anno in cui si è festeggiato il bicentenario de L’Infinito, infatti, il FAI insieme al Centro Nazionale di Studi Leopardiani, il Centro Mondiale della poesia e della cultura “Giacomo Leopardi” e il Comune di Recanati, si sono impegnati nel restauro dell’antico orto giardino dell’ex Monastero di Santo Stefano dando vita a un progetto di riqualificazione davvero unico: l’orto è infatti il culmine di una speciale visita guidata dentro la poesia L’Infinito. Tra proiezioni immersive, documenti inediti e coinvolgenti esperienze a tema, è possibile compiere un vero e proprio viaggio dentro la poesia.
Il progetto di recupero e riqualificazione nasce nel 2017 ed è stato realizzato grazie all’impegno e al lavoro donato al FAI dall’architetto Paolo Pejrone, insieme al Comune di Recanati. Questo importante lavoro ha consentito l’apertura al pubblico non solo dell’ermo colle, ma anche del Centro Nazionale di Studi Leopardiani, istituto nato anch’esso nel 1937 e la cui finalità è da sempre quella di promuovere e favorire nuovi studi e ricerche sull’opera del grande poeta recanatese. Il Centro Mondiale della poesia e della cultura “Giacomo Leopardi” nasce invece nel 1998, bicentenario della nascita del poeta, con lo scopo di divulgare l’opera leopardiana attraverso traduzioni, dialoghi e cooperazioni fra gli istituti di cultura e di ricerca nel mondo, e ha sede proprio all’interno dell’ex Monastero di Santo Stefano.
Il percorso di visita dell’Orto sul Colle dell’Infinito parte proprio dal Centro Nazionale di Studi Leopardiani, dove si trovano la biglietteria e il bookshop, e prosegue attraverso un itinerario multimediale, della durata di circa venticinque minuti, suddiviso in cinque parti.
Le voci di Lella Costa e Massimo Popolizio raccontano suggestioni e sentimenti evocati dalla lettura de L’Infinito mentre scorrono immagini di luoghi topici recanatesi, il tutto a partire dal prezioso contributo di Luigi Blasucci, uno dei massimi studiosi di Giacomo Leopardi. La visita culmina infine con l’ingresso all’interno del vero e proprio orto giardino, riqualificato in modo del tutto conforme alle sue origini e caratteristiche autentiche, al cui interno il visitatore può ripercorrere idealmente le passeggiate leopardiane e ammirare il panorama che ha ispirato il celebre idillio. Questo percorso completa e integra perfettamente la visita di Casa Leopardi e consente di approfondire ancora di più la conoscenza dell’autore potendo vedere da vicino i luoghi a lui più cari, dove egli amava rifugiarsi nella solitudine e nell’intimità dei suoi pensieri, divenuti fonte di ispirazione per i componimenti più celebri e più suggestivi che tutti noi conosciamo immergendosi completamente nell’atmosfera leopardiana.
I percorsi di visita resi disponibili da Casa Leopardi, dall’Ufficio Informazioni Turistiche e dal FAI sono fruibili a esperti, studiosi, appassionati, ma anche a studenti di tutte le età, famiglie e visitatori interessati a comprendere la figura di Giacomo Leopardi non solo come letterato e poeta ma anche come uomo in tutta la sua fragilità, ma nello stesso tempo in tutta la sua forza e sensibilità.
Questi itinerari consentono dunque di riflettere sulla profonda attualità del suo pensiero visitando in prima persona i luoghi e gli spazi dove egli ha vissuto e scoprendo quello che è stato per lui non solo “natìo borgo selvaggio” ma soprattutto regno del sogno, della fantasia e degli “ameni inganni”. Vi aspettiamo per percorrerli insieme!
La società cooperativa Sistema Museo dal 1990 fornisce servizi e competenze specializzate per la gestione e la valorizzazione di musei e beni culturali. In oltre trent’anni di attività l’azienda è diventata una tra le prime realtà italiane di settore e un solido punto di riferimento per molte amministrazioni e per un significativo numero di utenti e visitatori.
A Recanati Sistema Museo gestisce “Infinito Recanati”, un circuito che unisce le risorse culturali, museali e turistiche e che fa leva sulla forte identità cittadina legata all’arte, alla poesia e alla musica. L’ufficio di informazione turistica garantisce infine l’accoglienza e l’assistenza dei tanti visitatori, oltre a proporre molteplici attività ed esperienze da vivere in città.