Roma, un’eterna sorpresa – La Casina del Cardinal Bessarione

Visitare la Casina del Cardinal Bessarione, posta lungo il tracciato urbano della Via Appia Antica a Roma, significa a tutti gli effetti viaggiare nel tempo. Significa entrare in contatto con l’ambiente intellettuale in cui navigava, con sapienza, uno dei cardinali più potenti del Quattrocento. Significa anche ammirare i resti di meravigliose pitture murarie a carattere bucolico e biblico. Significa, insomma, entrare in un mondo pieno di bellezza e colori.

Siamo a pochi passi dalle Mura Aureliane e ci dobbiamo immaginare che qui, dove sorge questo villino suburbano, doveva regnare la tranquillità e la pace, una quiete ricercata da uomini di cultura come Bessarione.

Chi era costui? Un protagonista della diplomazia, della cultura e della politica della prima metà del Quattrocento, un uomo inviato dai pontefici per dirimere importanti questioni che, oggi, definiremmo internazionali. Bessarione era anche, e forse soprattutto, uno studioso che abbracciò appieno la filosofia neoplatonica, quella corrente di pensiero (nonché artistica e culturale) che tentò in tutti i modi di costruire ponti tra l’arte e la filosofia antiche e le tradizioni cristiano.

Da questo crogiolo di sapienza e virtù nasce questa piccola casetta, ancora oggi immersa nel verde e in un’atmosfera di pace che difficilmente verrebbe da pensare possibile nel pieno centro storico di Roma. Eppure, questo e altro! Non è un caso che Bessarione scelse di passare alcune sue giornate, soprattutto quelle in cui voleva rilassarsi un poco, proprio qui. Seguì l’esempio degli antichi, di quei nobili romani che costruirono ville lussuosissime fuori dal caos cittadino, così da godere di quella tranquillità necessaria per il corpo e la mente.

Per questa ragione usarono, loro come Bessarione, circondarsi di opere d’arte d’ogni genere. E qui, nella Casina del Cardinal Bessarione, è meraviglioso ammirare gli affreschi originali, quattrocenteschi, ancora oggi in buono stato di conservazione.

E così troviamo la loggetta esterna completamente affrescata con soggetti e ambientazioni tipicamente bucoliche: alberi, piante, cespugli, piccoli scorci cittadini. Il tutto per dare l’idea di una dimensione diversa da quella in cui era abituato Bessarione, una dimensione che invitava a riconciliarsi con la natura, ad esempio. Proseguendo oltre, nella sala più grande della Casina del Cardinal Bessarione, abbiamo invece alcune pitture e carattere sacro, con scene della vita di santi e del loro martirio.

Un peccato, purtroppo, che una parte di questi affreschi sia andata perduta quando, in epoca molto più moderna, l’edificio divenne una specie di osteria con tanto di stanze approntate per passare la notte. Furono aperte e chiuse finestre, e questo comportò la perdita di alcuni frammenti ci pitture.

Ma, ancora oggi a distanza di secoli, le spirali di viti che ci accompagnano lungo i corridoi e le stanze, attorniate da una serie di puttini festosi e giocosi, davvero riescono a farci concepire quanto basta poco per potersi rilassare e pensare ad altro. Basta essere circondati da pura bellezza.


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Mi chiamo Gianluca Pica e sono una guida turistica ufficiale di Roma. Il motivo di questa scelta? La mia passione per una città incredibile come Roma! Per questo il mio percorso di studi e le materie che più amo, come storia dell’arte o archeologia, hanno come unico scopo quello di approfondire la conoscenza di questa città. Volete farlo anche voi? Vi aspetto!

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