Da Tirano a St. Moritz sul Trenino Rosso del Bernina

Un viaggio di emozioni dalle vigne ai ghiacciai

Dopo averti parlato di Tirano e delle origini del Trenino Rosso, che parte proprio da questo borgo valtellinese, devo assolutamente raccontarti del viaggio che ti attende a bordo del Bernina Express.

Chiamato anche “Espresso più lento d’Europa”, questo treno, con le sue vetrate a cupola, ti regala un’esperienza davvero unica ai ritmi slow di un viaggio che non supera i 30/35 km orari.

Si tratta di un tour ricco di sensazioni, un viaggio attraverso i cinque sensi, impossibile da scordare e facile da rifare più volte in una vita, ti suggerisco almeno quattro: uno per ogni stagione.

Lungo un itinerario di sessantuno chilometri e nell’arco di una giornata, hai l’opportunità di vedere paesaggi incantati: passando dai vigneti della Valtellina, ai boschi di larici della Valposchiavo, fino ghiacciai alpini dell’Engadina, tra cui la mitica cima del Piz Bernina, con i suoi 4049 metri.

Puoi anche decidere di organizzare un’escursione lungo i sentieri che costeggiano la ferrovia e nelle sue stazioncine, in un sali e scendi dal treno che ti consente di arricchire il viaggio, visitando piccoli borghi, ricchi di storia e cultura, e luoghi di interesse naturale.

Come a Pontresina, nella splendida Val Roseg, dove puoi sentire in sottofondo il piacevole cinguettio delle cinciallegre, i tipici uccelli che abitano nelle casupole di legno, disseminate lungo il sentiero e appese agli alberi.

Non manca neppure il suono dei ruscelli, come l’Ova Bernina, e delle cascate, come quella che puoi ammirare in prossimità della fermata di Morteratsch, che d’inverno tace, perché ghiacciata, ma che con la bella stagione torna a rallegrare il bosco con il suo scroscio.

Questo viaggio ha poi la capacità di fare tornar bambini: chi non ha giocato almeno una volta nella propria infanzia con un trenino?

Il fascino di questo mezzo di trasporto consente di evadere per alcune ore dalla routine, per sentirsi quasi protagonisti di una fiaba.

Si può anche toccare con mano la neve soffice e bianca, che di certo in inverno non manca salendo alle alte quote durante la scalata che il treno compie per arrivare al suo capolinea, St. Moritz

Proprio qui, nella Montecarlo delle Alpi, puoi dare sfogo alla tua golosità.

È d’obbligo entrare in una delle rinomate “Konditorei” del centro, come la pasticceria Hanselmann, per farsi rapire dalla dolcezza e dal profumo di una pralina artigianale di cioccolato svizzero.

Un gusto unico, avvolgente, che dura un istante, ma che vale il prezzo del suo acquisto!

Già perché si sa, St. Moritz non è proprio tra le mete più economiche che ci siano, anzi tutt’altro.

Grandi firme, boutique, hotel di lusso, auto d’epoca, vip sono ciò che più di tutto ci si immagina pensando a questa località turistica di fama mondiale.

Oltre al Dorf, il centro, esiste però anche una St. Moritz Bad, quella situata nella zona del lago, vicina alla chiesa cattolica di San Carlo e soprattutto quella delle terme.

Sicuramente poco note, le acque termali del capoluogo engadinese hanno in realtà segnato le sue origini turistiche.

“Chi la beve avrà buona salute… Lo stomaco sarà così forte nella digestione, quanto quello di un uccello che digerisce il tartaro e il ferro” …così nel 1535 sosteneva il famoso medico Paracelsus, parlando delle acque termali che sgorgavano dalla fonte, nota già dall’epoca del bronzo.

Proprio a quel tempo appartenevano anche due serbatoi, dei grandi tronchi di larice, che fungevano da cisterne per l’acqua sulfurea proveniente dalla sorgente soprannominata “di San Maurizio”.

Per cominciare a parlare della prima forma di turismo termale e terapeutico a St. Moritz si dovette attendere il 1854, anno della costruzione del Grand Hotel dei Bagni, ancora oggi luogo di villeggiatura di ospiti assai benestanti.

Pochi anni più tardi sarebbe nato il secondo volto di questa località, quello degli sport invernali e soprattutto dello sci, un turismo tutto nuovo promosso dall’imprenditore Johannes Badrutt, che avrebbe cambiato le sorti dell’economia del luogo, ma questa è ancora un’altra storia… Vi aspetto per scoprirla insieme!


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Sono Francesca, Guida e accompagnatrice turistica. Il mondo dei viaggi è stato sin da piccola la mia passione. Sono cresciuta macinando chilometri a bordo di un camper, passando da villaggi turistici, dove ho fatto l’animatrice, a info point, fino a laurearmi in scienze del turismo e organizzazione di eventi culturali. Dal 2011 accompagno viaggiatori curiosi a bordo del famoso Trenino rosso del Bernina, patrimonio mondiale Unesco!
Le mie visite guidate sono un carosello di sali e scendi, tra i capolinea della ferrovia, Tirano e St. Moritz e le sue fermate più entusiasmanti, tra Italia e Svizzera, tra Valtellina ed Engadina. Adoro arricchire i miei racconti con aneddoti curiosi e gustose parentesi enogastronomiche. Non cambierei per nulla al mondo il mio “ufficio itinerante”, ma volentieri ti invito a bordo: che aspetti, parti con me!

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