Un millennio di storia in una canonica

Il borgo di Bernate Ticino รจ uno tra i piรน affascinanti che si affacciano sul Naviglio Grande e rappresenta una delle tante perle del canale piรน famoso che conduce a Milano.
Per chi vi navigava un tempo e per chi lo fa ancora (oggi una prospettiva inusuale ma non impossibile da provare col nuovo sistema di navigazioni), sulla sponda destra, discendendo il corso dโacqua, appariva imperiosa la canonica di Bernate.
Grandioso monumento dellโarte rinascimentale, molti si meravigliano di sapere che questo prezioso monumento sorge ancora oggi per precisa volontร di un papa, Urbano III Crivelli, la cui famiglia in queste terre vantava numerosi possedimenti.
Il pontefice decise di contrastare il ritorno al paganesimo nelle campagne lombarde istituendo nellโXI secolo proprio nellโantico borgo di Brinate, un luogo di culto stabile che venne affidato allโordine degli agostiniani, ponendolo sotto la diretta dipendenza della curia romana anzichรฉ dellโarcidiocesi di Milano, sollevandone i canonici dal pagamento della decima dovuta al vescovo milanese.
La vita canonicale proseguรฌ quasi immutata sino al 1772 quando lโimperatore Giuseppe II decise di sopprimere tutte le istituzioni religiose regolari del ducato di Milano, tra le quali una delle piรน ricche e fiorenti era indubbiamente quella bernatese.
La chiesa divenne quindi sede parrocchiale, ma delle sue antiche origini ad oggi rimangono una splendida cripta sotterranea nella quale doveva trovarsi anche un fonte battesimale, mentre lโedificio superiore รจ stato ricostruito completamente dai canonici tra XVI e XVII secolo, unendovi elementi giร preesistenti di stile romanico lombardo (si veda lo splendido campanile a cuspide con biscione visconteo) e gotico.

Particolare della cupola della chiesa, su progetto dellโarchitetto milanese Martino Bassi
Lโopera di rifacimento della struttura, condotta con maestranze originarie di Lonate Pozzolo (VA), si basรฒ principalmente su un progetto redatto da Martino Bassi, uno dei piรน importanti architetti del Cinquecento lombardo, e la sua influenza รจ chiaramente visibile nelle forme della cupola della chiesa, organizzata su forma ottagonale con un tiburio che ricorre nello stile e nelle forme in altre opere magistrali del Bassi come ad esempio la chiesa di Santa Maria della Passione a Milano.
Allโinterno della chiesa si trovano ancora oggi importanti opere dโarte, segno della fortuna di cui godette questa istituzione nel corso dei secoli, ma spicca piรน di altre una raffinatissima lunetta campionese risalente al XIV secolo ed attribuita al maestro Bonino da Campione, uno dei massimi rappresentanti dellโarte scultorea lombarda, che ha rappresentato per lโopera di Bernate una Madonna in trono con Gesรน bambino, San Giorgio (patrono del paese), San Giacomo e la figura di Lamberto Crivelli (il committente dellโopera).
Luogo di meditazione ed eremitaggio era anche il chiostro, un punto importante per la vita quotidiana della comunitร monastica, edificato nelle forme attuali tra XVI e XVII secolo su quella che doveva essere la piazza dโarmi per le esercitazioni militari dellโantico castrum locale.

Palazzo Visconti, affiancato alla canonica di Bernate Ticino dal XV secolo
Nel Quattrocento, alla chiesa venne affiancato uno splendido palazzo ad uso dei canonici e del loro priore, contraddistinto da un meraviglioso loggiato aperto in direzione del corso del Naviglio, adornato di splendidi soffitti a cassettoni dโepoca e da numerose decorazioni murarie a graffito e pregiati camini scolpiti.
La chiesa e la canonica di Bernate sono ancora oggi una delle tappe immancabili nel tratto viario percorso dai pellegrini della Via Francisca del Lucomagno che attraversa il territorio del Ticino e dellโovest milanese conducendo da Costanza (in Svizzera) sino a Roma.
La chiesa e la canonica di Bernate Ticino sono visitabili su prenotazione da marzo ad ottobre di ogni anno (escluso il mese di agosto e la seconda domenica del mese di settembre) grazie ai volontari dellโassociazione Calavas che accolgono turisti e pellegrini per portarli in visita alle bellezze di un borgo dalla storia millenaria.
Vi aspetto per scoprila insieme!
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Ciao, sono Andrea Balzarotti. Ho frequentato la facoltร di Scienze Storiche presso lโUniversitร degli Studi di Milano e mi sono specializzato quindi nella storia del territorio del magentino, nel milanese, nel quale vivo da sempre, con le sue curiositร , i suoi aneddoti e le sue tradizioni. Dal 2008 collaboro come volontario presso la Proloco di Robecco sul Naviglio e diverse altre realtร turistiche territoriali e dal 2010 svolgo lโattivitร di curatore e guida del Museo del Santuario di Corbetta (MI). Nel 2008 mi รจ stato assegnato il Premio Territorio dalla cittร di Corbetta. Da sempre appassionato di storia, genealogia, numismatica, araldica e archivistica, sono redattore di alcuni periodici locali, ho allโattivo diverse pubblicazioni sulla storia del milanese e la partecipazione a conferenze a tema, nonchรฉ lโorganizzazione di mostre ed esposizioni.