Il borgo marinaro di Brucoli (SR)

Un’idea originale per una gita primaverile nella Sicilia orientale

Ora che l’inverno sta lentamente lasciando il posto alla primavera, è sempre più piacevole pensare a qualche gita fuori porta, da organizzare con la famiglia o gli amici più cari.

Se vi trovate in Sicilia orientale, vi suggerisco di programmare una giornata alla  scoperta del borgo marinaro di Brucoli, un piccolo paese di mille abitanti in provincia di Siracusa.

Vista dell’Etna dal borgo di Brucoli

Immaginate un pranzo domenicale a base di pesce fresco in un ristorantino affacciato sul mare e poi una bella passeggiata tra arte, storia e natura. Se vi piace l’idea, vi do qualche dritta!

Cosa vedere a Brucoli

Il fiordo

Il borgo di Brucoli sorge lungo un fiordo naturale che corrisponde al lungo estuario del torrente Porcària. Si tratta di una lunga insenatura, in parte navigabile, usata in passato anche come porto (si usa infatti definirlo “porto-canale”) che ebbe un ruolo importante nei commerci di questa parte della costa orientale siciliana.

Il fiordo di Brucoli

Se guardate con attenzione, sulle pareti del canale potete vedere alcune grotte: vi sorprenderà sapere che sono abitazioni risalenti al Neolitico.

Il castello

In posizione particolarmente panoramica (a picco sul  mare con vista dell’Etna sullo sfondo) sorge il castello aragonese. Venne costruito nel XV secolo dalla regina Giovanna a scopo difensivo; non per niente sorge all’imbocco del porto-canale, dove arrivavano merci di vario tipo che potevano essere depredate.

E’ un edificio austero, una vera fortezza a forma di quadrilatero con possenti torri circolari.

In prossimità del castello è possibile anche osservare il faro di Brucoli, risalente al 1911.

Il castello aragonese

I murales

Passeggiando tra le viuzze del paese è impossibile non notare le decorazioni murali che decorano le case. Sono circa quaranta opere realizzate a partire dal 2007 dall’artista Vittorio Ribaudo, grazie anche alla collaborazione dei residenti che hanno “offerto” le facciate delle proprie case.

Murales di Vittorio Ribaudo

Le tecniche usate dall’artista sono due:

  • pittura su muro
  • bassorilievi a mosaico con pietra locale

Tanti e diversi i soggetti, ma tutti molto legati al territorio: la vita dei pescatori, il mar Ionio, l’Etna, le leggende e i miti locali.

Sirena di Vittorio Ribaudo

I luoghi di culto

In una piccola piazzetta non lontana dal castello sorge la chiesa di San Nicola, principale luogo di culto del paese, risalente al XIX secolo. Leggenda vuole che sia sorto per un voto fatto da alcuni marinai in balia di una tempesta: nel pericolo invocarono San Nicola e trovarono scampo proprio nel fiordo di Brucoli. Per lo scampato pericolo eressero al santo una chiesa.

Chiesa di San Nicola

Fuori dall’abitato, sull’altopiano roccioso della Gisira che costeggia il fiordo, sorge l’interessante Santuario di Maria Santissima Adonai. Si tratta di un piccolo oratorio sorto intorno ad una grotta con l’immagine della Madonna, qui venerata già a partire dal III secolo.

Non male per un piccolo borgo marinaro, che ne dite? Vi aspetto per scoprirlo insieme!


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Silvia Trivellato
Di origini lombarde, sono una storica dell’arte e guida turistica sbarcata in Sicilia per amore!
Ho un grande ufficio, la Sicilia orientale, dove vivo e accompagno i viaggiatori alla scoperta di città, borghi e musei! Cammino ogni giorno nella bellezza ed è per questo che sono convinta di fare il lavoro più bello del mondo!
Con me è possibile scoprire una Sicilia spiegata in modo semplice e attento, attraverso un turismo fatto di passi lenti e ricerca di autenticità! Ti racconterò di arte, paesaggio, tradizioni e curiosità culinarie!