Brescia, leonessa d’Italia – Cosa fare e visitare nel borgo di Zone

In provincia di Brescia, capitale della cultura 2023, è possibile visitare il paese di Zone il cui nome significa “valico”: in passato fu infatti luogo di passaggio per viandanti e oggi è considerato ideale punto di partenza per le camminate sul monte Guglielmo.

La via di accesso più comoda è una strada che parte da Cislano, una frazione di Zone e porta al Passo della Croce di Marone. Chi vuole si può fermare presso il rifugio ma chi prosegue può arrivare al Rifugio Almici e da qui in pochi minuti risale la vetta.

Il nome Guglielmo conosciuto anche come “Gölem” dalla gente del posto, deriva dal latino culmen-culmine e descrive una montagna di media altezza con una vetta senza vegetazione e con versanti non impervi.

Arrivando da Marone, località turistica sulla sponda bresciana del Sebino e percorrendo i tornanti per arrivare a Zone, si viene accolti dalle Piramidi di terra oggi tutelate dalla Riserva Regionale. Si presentano come alte colonne di terra protette da massi più grandi posti sulla parte terminale, che le proteggono dall’azione erosiva dell’acqua. È possibile vederle da vicino partendo dal percorso ad anello di Cislano, che offre nel contempo una splendida vista sul lago d’Iseo.

Un vero gioiello è la chiesa di S. Giorgio, risalente al XII secolo ma ampliata nel corso del XV per essere ultimata attorno al 1455.

La facciata della chiesa è arricchita da una serie di affreschi quattrocenteschi.

Il committente era la benestante famiglia Almici il cui stemma compare nella cappella della chiesa. Gli affreschi presentano temi diversi.

S. Giorgio a cavallo che uccide il drago (sullo sfondo ci sono paesaggi che ricordano zone). Il drago è il simbolo del paganesimo e del male e lo troviamo spesso nelle storie dei santi medievali.

Si può ammirare anche un S. Cristoforo di grandi dimensioni (così veniva rappresentato nel Medioevo). Tiene nella mano destra la palma del martirio e porta Gesù sulle spalle. È il protettore dei viandanti e dei pellegrini. La chiesa era “tappa “obbligata lungo la via Valeriana, le sue origini risalgono all’epoca romana e collegava Brescia alla Valle Camonica: era una via di mezza costa sulla sponda bresciana del lago d’Iseo. Oggi è frequentata da numerosi appassionati soprattutto nel periodo primaverile ed estivo. Ecco perché il S. Cristoforo era ben visibile e di grandi dimensioni.

Sono poi presenti una Madonna con bambino e una Madonna del latte, nonché la Crocifissione con il Cristo “patiens”, con capo reclinato e occhi chiusi.

L’interno della chiesa ci offre una bellissima pala d’altare di Ottavio Amigoni: “Madonna con Bambino e i santi Rocco e Giorgio.

La decorazione parietale della chiesa è un esempio di pittura tardogotica: gli abiti eleganti, le pettinature ricercate delle sante sono un richiamo a un’eleganza di tipo cortese: ci danno un’idea della moda del tempo. A pensarci bene, è semplicemente fantastico!

Naturalmente Zone ha molto altro da offrire: dalle semplici passeggiate alle escursioni più impegnative sul Monte Guglielmo, il centro storico con i suoi edifici, i portali, i cortili, i loggiati e le fontane. Come sempre, vi aspetto per scoprirli insieme!


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Sono Vanessa Marcolla, guida turistica abilitata per la lingua tedesca, iscritta con l’Associazione Arnaldo da Brescia, fondata nel 1986, la più attiva e conosciuta in città e provincia. Il mio ambito di lavoro è la città di Brescia, la sua provincia con i laghi (Iseo e Garda), la Franciacorta – rinomata terra di vini e patria indiscussa del Bollicine Franciacorta – e la Valle Camonica.
E’ in questa valle che risiedo da più di 20 anni: ho imparato ad amarla e apprezzarla, per la sua storia, legata soprattutto alle incisioni rupestri (Patrimonio UNESCO dal 1979), i suoi borghi, i suoi paesaggi montani.
Brescia, “La leonessa d’Italia” è la città che amo, ricca di storia, colpisce il visitatore per il bianco latteo del suo marmo di Botticino. Esso caratterizza chiese e palazzi. Al visitatore attento non sfugge il vicoletto nascosto, un particolare portale, un affresco che il tempo ancora non si è portato via.
Vi farò conoscere arte e storia, il buon cibo e il “saper bere bene”. Vi aspetto!