
Se decidi di andare a Matera per visitare i Sassi, Patrimonio Mondiale dellโUnesco dal 1993, non puoi non visitare la Chiesa dei S.S. Pietro e Paolo, comunemente chiamata Chiesa di San Pietro Caveoso, situata nellโomonima piazza e cuore pulsante del Sasso Caveoso, con il suo belvedere sulla Murgia Materana e sul Torrente Gravina, la piazza รจ ricca di localini e ristoranti.
La chiesa di San Pietro Caveoso, che sorge su uno strapiombo roccioso, รจ caratterizzata dal suo colore giallo chiaro che riflette la luce del sole. Secondo studi archeologici essa sorge su di un impianto rupestre risalente tra il XII ed il XIII secolo.
La sua ย costruzione ย risale ย al ย 1218 ย circa, ย ma ย nel ย XVII ย secolo รจย stata profondamenteย modificata:ย infattiย ย leย ย modificheย piรนย rilevantiย sono avvenute nel XVII secolo, quando si trasformo” ย la facciata di accesso, si costruรฌ” il campanile e si ingrandรฌ lโambiente interno aggiungendo delle cappelle laterali.
Nel 1752 la chiesa fu riconsacrata dallโarcivescovo Lanfranchi subendo ulteriori modifiche, come lโaggiunta della cuspide sul campanile, il rivestimento con stucchi nellโinterno, il controsoffitto ligneo fu decorato con dei dipinti, il quale andava a coprire lโoriginale sotto tetto in tufo.
La chiesa di San Pietro Caveoso fu anche fornita di ambienti sotterranei destinati alla โScolaturaโ dei cadaveri, ovvero la sepoltura dei sacerdoti con i paramenti sacri in nicchie modellate nel tufo; i resti mortali venivano rimossi solo al termine della decomposizione.
Attualmente, osservando la facciata, essa presenta elementi di arte barocca ma al contempo si presenta sobria e non sfarzosa. La facciata รจย tripartita da delle lesene che terminano con degli acroteri, ย inoltre si osservano tre portali decorati con una semplice cornice nella parte superiore. Su ciascun portale sorgono delle nicchie decorate da statue: la nicchia centrale presenta la statua della Madonna della Misericordia, la nicchia di destra presenta la statua di San Paolo, invece la nicchia di sinistra ospita la statua di San Pietro Apostolo.

Sul portale centrale vi รจ un rosone circolare. Con un occhio attento si nota che a sinistra della Vergine i supplicanti sonoย rappresentatiย conย iย cappucci, questoย ย perchรฉย allโepocaย le confraternite religiose erano tante nel territorio.

Entrando in chiesa si rimane affascinati dal silenzio e dallโatmosfera mistica: lโinterno si presenta inizialmente buio ma in seguito si rimane colpiti dalla bellezza dei capolavori artistici ivi presenti. La pianta รจ” a croce latina, le tre navate sono divise da varie arcate sorrette da pilastri, il ย soffitto ย รจย caratterizzato ย da ย un ย tavolato ligneo i cui ย dipinti rappresentano: โIl cristo che affida il futuro della Chiesa a San Pietroโ, โMadonna del Confaloneโ e โConversione di san Paoloโ. Nei medaglioni: โSan Giovanni da Materaโ, โSan Donato e gli angeliโ e, in corrispondenza dellโaltare maggiore, โIncoronazione della Vergineโ.




In origine erano presenti otto cappelle laterali, quattro a sinistra e quattro a destra, ma di queste ultime restano poche tracce in quanto furono distrutte con il distacco della chiesa dalla rupe del Monterrone, attuato per fare posto alla costruzione dellโoratorio e ad un arco che consente lโaccesso carrabile alle spalle dei rioni Malve-Casalnuovo lungo il ciglio superiore della gravina.
Nella navata di destra, vediamo inserite in nicchie, tre statue: da destra verso sinistra: San Leonardo, la Madonna con Bambino, detta โDe Vexilloโ, facente parte della distrutta cappella del Confalone (confraternita aggregata allโarciconfraternita di Roma con la quale partecipava alle grazie e alle indulgenze concesse dai pontefici, risalente al XVI secolo) e San Giovanni da Matera.


In fondo alla navata centrale si nota un altare del XVIII secolo dominato da un polittico in legno datato intorno al 1540, opera di un anonimo pittore materano, raffigurante la Madonna con Bambino tra i Santi Pietro e Paolo; in predella รจ raffigurata lโUltima Cena; nella parte superiore la raffigurazione dellโEterno.

La navata di sinistra รจ scandita da quattro cappelle: la prima, partendo dallโingresso รจ dedicata alla Vergine Addolorata. Questa cappella รจ caratterizzata da volta a crociera e presenta scarsissime tracce di affresco presumibilmente del XV secolo e contiene la tela seicentesca di Alessandro Fracanzano โPietร ”โ.

Nella seconda cappella, sotto la copertura di stucchi settecenteschi, sono riapparsi, dopo i restauri, due gruppi di affreschi seicenteschi eseguiti da Martino Deghello, che rappresentano storie della vita dei santi: nel primo La Vergine, San Antonio Abate e San Lorenzo, nellโaltro San Domenico, San Pietro e San Paolo, mentre nel catino absidale, i resti di Pantocratore con Santi e un piccolo offerente.

La terza cappella e” dedicata a SantโAntonio: qui osserviamo un altare decorato da sei pannelli in tufo, a bassorilievo, dipinto con storie sulla vita del Santo datato 1531 ed eseguito probabilmente da Altobello Persio. A destra ed a sinistra si osservano due dipinti raffiguranti una Madonna con Bambino e SantโAntonio, datati XVII secolo.

Nellโultima cappella, dedicata attualmente al Sacro Cuore di Gesรนโ, si ammira lo stupendo fonte battesimale del XIII secolo che, liberato dallo strato di stucco aggiunto nel corso dei secoli, ha rivelato splendidi bassorilievi tra cui lโAgnello Pasquale, le grandi โMani di Dioโ un telamone (statua di sostegno) con un animale fantasioso e i simboli dei quattro evangelisti.
Inoltre sono presenti affreschi seicenteschi di santi, tra cui San Francesco, San Domenico e una parte di bassorilievo ligneo probabilmente cinquecentesco che rappresenta Dio Padre benedicente.


Dopo questo approfondimento su uno dei tanti aspetti dellโarte a Matera, non ti resta che visitare i Sassi, grazie alla competenza della guida turistica che renderร tu piacevole per la scoperta di questa bellissima localitร .
Nel blog seguiranno altri piacevoli approfondimenti sullโarte, il paesaggio, le tradizioni e la gastronomia di Matera e il suo circondario. Vi aspetto per scoprirla insieme!
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