La Rete Ecoturismo Sardegna

Oggi vi racconto una bella storia: quella della Rete Ecoturismo Sardegna, a cui appartengo con orgoglio.

La storia inizia alla fine del mese di novembre del 2019, durante il 9° Festival di Scirarindi, una manifestazione a cui ho partecipato sin dal primo anno, che riuniva tutte le imprese e le associazioni legate ai temi della sostenibilità e della consapevolezza: in poche parole, persone che credono nella possibilità di costruire un mondo migliore. Annualmente l’associazione metteva in piedi a Cagliari un Festival di due giornate, con convegni, incontri, dibattiti, spettacoli oltre agli stand degli espositori, che avevano l’opportunità di incontrare un pubblico ampio, numeroso ma selezionato anche dal pagamento di un biglietto.

Il convegno di Bitti

Come negli 8 anni precedenti, nel 2019 ho partecipato al Festival, che ha costituito l’occasione di incontro tra alcuni imprenditori del settore turistico, accomunati dalla passione per la propria terra e per il valore della sostenibilità nelle sue varie declinazioni.

Sono stata coinvolta da questo gruppo sin dal primo momento e, dopo il Festival, ci siamo incontrati, per dare vita a un progetto da presentare a un bando pubblico sul turismo sostenibile. Abbiamo fatto alcune riunioni, finchè, come abbiamo sperimentato tutti, è arrivato il lockdown, che ci ha costretto a casa.
Abbiamo deciso sin da subito di continuare i nostri incontri online settimanali, per lavorare al progetto e (questa è una delle cose più belle che ricordo di quel periodo) approfittare dell’arresto forzato delle nostre attività per aggiornarci, approfondire i temi di interesse comune e coinvolgere altre aziende nel progetto stesso, convinti che la direzione giusta da prendere nelle attività turistiche fosse e sia ancora oggi, quella della sostenibilità. Termine di cui, a partire dal lockdown si parla spessissimo, anche troppo e spesso a sproposito .

Guidati dal progettista che ha, sin dal primo momento, abbracciato la nostra idea facendola pienamente sua, abbiamo costituito gruppi di lavoro, suddivisi per tipologie di attività, che hanno approfondito le tematiche di sostenibilità nei nostri ambiti specifici: io, per esempio, in qualità di guida ambientale escursionistica, ho approfondito con i/le colleghe l’esame dei comportamenti da adottare e incoraggiare e insieme abbiamo elaborato un decalogo che ognuno ha sottoscritto, impegnandosi ad applicarlo. La stessa procedura hanno seguito i titolari di strutture ricettive.

Parallelamente un gruppo si occupava dei Social: l’apertura della pagina Facebook e del profilo Instagram hanno creato un grande entusiasmo e consenso all’esterno: abbiamo raccontato della Rete e delle singole aziende che la compongono, affrontato temi legati ad eventi di attualità e condiviso i valori che ci contraddistinguono e accomunano.

Ma la storia continua: per un problema di tipo burocratico, la nostra partecipazione al Bando non va a buon fine; nonostante questo, decidiamo di continuare il nostro percorso insieme, convinti che questa sia la strada giusta, rafforzati dalla consapevolezza di voler e poter andare avanti insieme, nonostante la mancanza di finanziamenti pubblici.

E decidiamo di strutturarci in modo ufficiale come Rete Ecoturismo Sardegna. Siamo micro, piccole e medie imprese del settore turistico, attente ai temi della sostenibilità, con attività in Sardegna. Tra noi ci sono guide, turistiche ed escursionistiche, attività museali e di gestione di siti archeologici, strutture ricettive extra-alberghiere e alberghiere, aziende del settore agricolo, attività nautiche, Tour operator, tutte componenti in grado di creare un’offerta che risponde alla domanda crescente di turismo sostenibile.
Inutile nascondere il fatto che qualcuno, a questo punto, ha deciso di abbandonare: la situazione ha fatto vacillare chi non era pienamente convinto ma rafforzato chi lo era.

Tutti sappiamo che la ripresa dopo il lockdown è stata lenta e a singhiozzo, ma nel settore turistico, soprattutto in Sardegna, abbiamo avuto da un lato il ritardo nella ripresa dei trasporti (per noi che viviamo in un’isola ancora più penalizzante), dall’altro un’autentica esplosione della richiesta di attività all’aria aperta, con piccoli gruppi, in Natura, a contatto con operatori capaci di far vivere un’esperienza rigenerante. Ognuno di noi ha dovuto (fortunatamente!) occuparsi attivamente e intensamente della propria azienda, che ci ha assorbito per tutta l’estate e parte dell’autunno, dal momento che la stagione è “scivolata” in avanti di 2 mesi a causa delle aperture tardive e del meteo favorevole alle attività outdoor.
Abbiamo anche partecipato ad una fiera online (quelle in presenza erano inattive) affacciandoci ufficialmente nel mercato del turismo sostenibile.

Al momento uno dei problemi e dei valori di una organizzazione come la Rete Ecoturismo Sardegna è il fatto che si basa sul lavoro gratuito e volontario dei soci: avremmo bisogno di strutturarci con un ufficio di segreteria, marketing e vendita in grado di seguire l’attività soprattutto durante la stagione primaverile-estiva, quando i soci sono più impegnati con le proprie aziende. Questo richiede però risorse che al momento non abbiamo. I soci pagano una quota, calcolata su un budget approvato dall’assemblea, che permette di coprire alcune spese: sito web (www.retecoturismosardegna.com), partecipazione a Fiere, materiale pubblicitario (brochure, bigliettini, magliette e roll-up per le Fiere), consulenze.

Il resto è attività a titolo gratuito dei soci, in particolare del Direttivo eletto dall’Assemblea. In futuro contiamo di finanziare la Rete attraverso i proventi delle royalties derivanti dalle vendite delle attività e da attività di consulenza.
Tutta la documentazione, dalla progettazione alle azioni della Rete, si trova in un Drive, a cui i soci possono accedere liberamente. La condivisione è un valore in cui crediamo fattivamente.

Direttivo al femminile

Tra le qualità fondamentali necessarie per aderire alla Rete Ecoturismo Sardegna, mi piace evidenziare la grande cura nei rapporti tra i soci: fiducia, rispetto, onestà, stima reciproca, valorizzazione di ciascuno secondo le proprie caratteristiche e specialità e ricerca continua di miglioramento, nell’ottica della sostenibilità e della qualità dell’offerta: nessuno si reputa arrivato ma tutti siamo in cammino insieme.
Siamo stati invitati a convegni, seminari e lezioni universitarie per raccontare il nostro percorso e lo abbiamo fatto con l’obiettivo di diffondere i valori della sostenibilità verso quante più persone ed aziende possibili.

Il grande interesse e la buona reputazione della Rete ci inorgogliscono e ci stimolano a continuare nella nostra strada; la nostra ambizione è quella di “contagiare” altre aziende dell’Isola, coinvolgendole nel nostro “sogno”.

Promuoviamo il turismo ecosostenibile sull’intero territorio regionale affinché i nostri ospiti vivano la migliore esperienza di Sardegna, grazie alla diffusione capillare e alla eterogeneità delle proposte, anche su misura, offerte dalla Rete e visibili nel sito-web http://www.retecoturismosardegna.com, dotato di e-commerce.
Desideriamo proteggere la nostra terra e preservarla, affinché anche le generazioni future possano godere di questo paradiso in cui abbiamo avuto la fortuna di nascere.

Abbiamo una grande ambizione: vogliamo diventare un agente di sviluppo locale del nostro territorio, una sorta di DMO del Turismo Sostenibile per la Sardegna.

Se vi siete incuriositi per la nostra iniziativa e volete contribuire alla sua crescita, saremo ben lieti di farvi conoscere la nostra offerta variegata, per accompagnarvi a scoprire aspetti della nostra Isola che, siamo certi, vi contageranno il “mal di Sardegna”.

Vi aspettiamo per continuare a scrivere insieme questa bella storia!


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Ciao, sono Stefania Contini, una Guida Escursionistica Ambientale iscritta al Registro Regionale della Regione Sardegna. Sono una Biologa e Naturalista, Dottore in Ecopatologia della Fauna Selvatica, amo molto la mia Terra; dopo un percorso di formazione articolato ho capito che la mia vocazione è quella di accompagnare le persone “Alla scoperta di..”: è questo il nome della ditta individuale con cui esercito l’attività di guida nella gran parte del territorio sardo. Vivo nel sud-est dell’Isola, dove ho aperto il B&B Sette Fratelli, situato ai piedi della foresta omonima. Vi aspetto!

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