Tagliacozzo – Tagliacozzi

Declinazione di un borgo de l’Aquila per tramite dei cittadini e di millantati per tali

Nel titolo c’รจ un inganno. Anzi, come vedremo, ce n’รจ piรน d’uno. E la storia che qui narro, nemmeno questa รจ una, ma tante. Alcune sono vere, altre verosimili, ma una รจ smaccatamente incredibile. รˆ sostenuta con toni e modi da far pensare alla buona fede, ma contiene un particolare beffardo che rivela la solenne menzogna di chi mente sapendolo. Insomma, รจ una storia (o tante storie) di inganni, ma anche di santi e cadaveri spariti o contesi, di impianti miracolosi e di terze gambe.

Gli scenari in cui si svolgono i fatti sono diversi. Tagliacozzo, borgo abruzzese che vogliamo declinare, รจ solo il primo. L’altro รจ la cittร  di Gaspare Tagliacozzi, medico del cinquecento considerato l’inventore della chirurgia estetica, colui che mise per iscritto una tanto laboriosa, quanto singolare, tecnica di ricostruzione per impianto dei nasi e che per questo ha guadagnato un posto nella storia della medicina mondiale e una statua nellโ€™antica sede dell’Universitร  piรน antica d’Europa, lโ€™archiginnasio di Bologna, appunto, cittร  in cui visse.

A scanso di equivoci, diciamolo subito: a Bologna, Tagliacozzi, non solo ci visse, ma ci nacque e morรฌ, pure. Ma la circostanza รจ stata per secoli dibattuta.

Il fatto รจ che, complice l’intrico delle leggende in cui per secoli รจ finita la figura del celebre chirurgo (e che sarร  oggetto della seconda puntata di questa indagine), studiosi e giornalisti tagliacozzani, hanno dovuto ritenere ghiotta lโ€™occasione di rivendicare i natali del medico il cui cognome troppo somiglia, a proposito di declinazioni, a un genitivo, certamente indicante la provenienza, dellโ€™antico nome latino del borgo marsicano, Taliacotium. Lโ€™ardore con cui hanno sostenuto le loro tesi, prive dโ€™altro fondamento che non una memoria tramandata oralmente su un Gaspare Trigambe โ€œChirurgo dei miracoliโ€ detto il Tagliacozzi, coevo del nostro, รจ stato tale e tanto dโ€™aver sempre suscitato lโ€™attenzione di chi scrive.

Perchรฉ, diciamoci la veritร , Tagliacozzo, incantevole borgo dellโ€™appennino nella provincia dellโ€™Aquila, ma a pochi chilometri da Roma, ha una storia, una bellezza e una tradizione culturale di primโ€™ordine, che ne fa da sempre la perla della villeggiatura abruzzese. Viene perciรฒ da chiedersi come mai abbiano tanto insistito i suoi cittadini โ€“ anche contro evidenze granitiche che studiosi e scienziati di fama mondiale hanno prodotto nel corso dei secoli โ€“ per dimostrare la tagliacozzanitร  del Tagliacozzi.

Veduta aerea di Piazza dell’Obelisco

I primi caseggiati del borgo marsicano crebbero attorno al castello del monte Civita, di cui ancora possono ammirarsi i ruderi, attorno al IX secolo. Nel 1268, anno della battaglia conosciuta con il suo nome, conclusasi con la vittoria degli angioini sugli svevi, era senz’altro il centro piรน importante di questo lembo di stivale, tanto che Dante, per ricordare lโ€™evento, cita Tagliacozzo nel XXVIII canto dell’Inferno della sua Divina Commedia. Il dettaglio non puรฒ sfuggire al forestiero di passaggio che arrivi in treno. Questi trova infatti ad accoglierlo, sul piazzale antistante la stazione, un’imponente statua del sommo poeta, inaugurata di recente dal presidente Mattarella, che reca scolpita la dicitura “… E lร  da Tagliacozzo ove sanz’arme vinse il vecchio alardo”. La stessa iscrizione figura, oltre che su cartoline e souvenir, anche sulla bella chiesa del Soccorso nella parte alta del paese. Chรฉ gli edifici religiosi di pregio e importanza storica abbondano: cโ€™รจ il Santuario della Madonna dell’Oriente, la chiesa dei santi Cosma e Damiano, o il convento di San Francesco con uno splendido chiostroโ€ฆ Al lato di questโ€™ultimo si puรฒ ammirare la chiesa sorta per volere dello stesso santo dโ€™Assisi. Qui riposano le spoglie del beato Tommaso da Celano, esposte in una teca di fianco allโ€™altare maggiore.

Due episodi riguardanti questi resti testimoniano di quanto antica sia la ricerca dโ€™affermazione della propria terra attraverso la rivendicazione di natali e tombe. Le spoglie dellโ€™autore del celebre Dies Irae, infatti, fino al 1516 riposavano nel luogo in cui questi morรฌ, un convento di Val de Varri, paesino poco distante. Quando le monache lasciarono il convento, sorse una disputa tra tagliacozzani e abitanti di Scanzano, a cui in veritร  spettava la pertinenza del convento distrutto. Quali che fossero le ragioni dei tagliacozzani, questi ebbero a imporle a bastonate con una vera e propria sortita di โ€œvalorosiโ€ cittadini che, a detta degli storici locali che ne riportano financo i soprannomi, โ€œsopraffacevano i pochi scanzanesi posti a difesa del cadavereโ€, impossessandosene e sistemandolo dove tuttora รจ visitabile. Per altri storici il cadavere fu semplicemente trafugato nottetempo.

Lโ€™altro episodio riguarda una seconda teca, di fronte a quella in cui รจ esposto il beato, che custodisce varie reliquie. Alcune di esse, vennero maldestramente contraffatte nel XVIII secolo da un frate proveniente da Penne, paese della costa abruzzese. Tuttโ€™oggi รจ visibile la correzione in inchiostro rosso sullโ€™originale nero che prova a trasformare Celano in Cellino nel tentativo di spostare i natali del beato per compiacere una potente famiglia a cui il frate pennese era evidentemente devoto.

Quello delle rivendicazioni dei natali di illustri personaggi รจ un fenomeno molto forte in parecchi paesi dโ€™Italia, ma a Tagliacozzo assume i tratti dโ€™una vera e propria disciplina. Ciรฒ, certo, per il fatto che di illustri tagliacozzani ce ne sono stati: il matematico Andrea Argoli, la poeta Petronilla Paolini Massimi, lโ€™orafo Ascanio Mari, allievo di Benvenuto Cellini, a cui Alexandre Dumas dedica un romanzo, Giovanni Capoccio, uno dei tredici cavalieri italiani che si opposero ai francesi nella disfida di Barletta e per la cui โ€œattribuzioneโ€ pure si combattรฉ aspramente, a suon di documenti e studi, contro altrettanto agguerriti storici di Spinazzola, in Puglia. In alcune occasioni, perรฒ, come proprio con il celanese Fra Tommaso (per il quale anche ci avevano provato!) gli studiosi locali hanno saputo deporre la penna in unโ€™onorevole resa. Perchรฉ non sia avvenuto lo stesso con il Tagliacozzi รจ ciรฒ a cui tenteremo di rispondere con le successive due puntate di questa ricerca, tentando di rispondere nellโ€™ultima al dubbio storico piรน bizzarro della vicenda: se non รจ Tagliacozzi, chi รจ il Trigambe ricordato come โ€œchirurgo dei miracoliโ€ dagli storici tagliacozzani?

Vi aspettiamo nei prossimi articoli per scoprirlo!


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A cura di Andrea Buoninfante, direttore artistico di LandsTale, societร  benefit che si occupa di un innovativo progetto di comunicazione applicato al viaggio e al turismo. Il suo oggetto (il territorio, dunque, ma anche uno o piรน marchi, uno o piรน prodottiโ€ฆ) diviene con esso protagonista dโ€™una storia โ€“ originale e scritta appositamente โ€“ che viene narrata e vissuta dal vivo attraverso il teatro, la scrittura, l’interattivitร  e il gioco, sfruttando la curiositร  e la partecipazione attiva dei destinatari.

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