Cosa fare e visitare a Robecco sul Naviglio (MI)

Il paese sulle sponde del Naviglio Grande

Il Comune di Robecco sul Naviglio è un suggestivo paese a pochi km da Milano. È situato al centro del Parco Lombardo della Valle del Ticino, sulla riva sinistra del fiume, ed è attraversato dal Naviglio Grande. Buona parte del suo territorio è ancora oggi destinato all’agricoltura e sono presenti ampie zone di bosco più vicino al fiume.

Le prime notizie su Robecco risalgono ad alcuni documenti del XIII secolo, quindi successivi alla costruzione del Naviglio che ne fece la sua fortuna. Molto più antico è invece Casterno, oggi frazione di Robecco, che vanta origini romane, infatti oltre a resti del I Sec. d.C. ne porta anche traccia nel nome che deriva da “castrum externum”, accampamento romano fortificato.

Già dal Medioevo il borgo di Robecco iniziò ad essere oggetto di interesse di nobili famiglie milanesi che si fecero costruire le prime residenze di campagna. Qui potevano controllare i propri possedimenti terrieri e allo stesso tempo godere della vita all’aria aperta, dei boschi per la caccia e della compagnia delle altre famiglie.

Feudo Pietrasanta, Robecco vide poi arrivare i Barzi, i Casati, i Visconti-Borromeo, gli Archinto, ecc. in un susseguirsi di costruzioni una più bella dell’altra, attraverso i secoli.

Il porticato di villa Gaia Gandini

Villa Gaia-Gandini è uno degli esempi più belli di queste residenze e vanta un’origine molto antica. Venne denominata “Gaia” già nella seconda metà del ‘400 per le sfarzose feste che vi si tenevano, ed è uno dei più antichi edifici sorti in Lombardia con il carattere di villa.

La villa sorge su quelle che erano probabilmente le fortificazioni dell’antico castello, o borgo fortificato di Robecco, di origine medievale, di cui oggi non c’è più traccia.

 Era la residenza della famiglia Pietrasanta ma nel 1448 passò a Filippo Borromeo che la trasformò completamente donandole il portico decorato a grottesche che ancora oggi la contraddistingue.

Cambiò più volte proprietario e all’inizio dell’800 fu residenza di Federico Confalonieri, noto patriota italiano e cospiratore carbonaro.

Villa Gromo di Ternengo

Se villa Gaia sorge su quelle che erano le fortificazioni, villa Gromo sorge proprio sul castello di Robecco, di cui non ci rimangono che pochi resti all’interno della villa.

Nel 1340 Giovannolo Casati, che in seguito divenne tutore di Giovanni e Filippo Maria Visconti, sposò Beatrice Pietrasanta ottenendo in dote alcune proprietà e fu lui a trasformare il borgo fortificato in una residenza per sé. Ma l’aspetto attuale della villa è dovuto al restauro voluto nel 1679 dall’allora reggente di Milano, Danese Casati,  e da suo nipote, il Conte Ferdinando Casati.

Villa Archinto

Villa Archinto, detta comunemente “il castello” per le due torri merlate che la coronano, è ciò che resta di un grandioso progetto mai portato a compimento.

La costruzione risale all’inizio del ‘700 e il suo committente fu il Senatore Filippo Archinto, personaggio di spicco legato alla corte spagnola.

Quello che vediamo oggi però è una piccola parte del progetto originario che prevedeva un palazzo molto più grande, con un ampio giardino, diverse corti interne e due pontili di cui uno coperto per l’attracco delle imbarcazioni.

La tradizione popolare vuole che la villa sia stata realizzata integralmente per ospitare una grande festa e in seguito demolita.

Ma la costruzione in realtà non è mai stata completata. Probabilmente gli Archinto, vicini alla corte spagnola, con l’avvento degli Asburgo a Milano si allontanarono dalla vita politica, venne così a mancare la necessità di una residenza di rappresentanza.

Il ponte degli scalini

Questo ponte pedonale è uno dei simboli di Robecco, amatissimo dai suoi abitanti, serve a collegare le due sponde del Naviglio Grande e il centro con la Frazione di Castellazzo de Barzi.

Venne costruito nel 1842 grazie ad un lascito testamentario del nobile Giulio Dugnani. Fu da subito molto amato e utilizzato dai cittadini, tanto che dopo pochi mesi dall’inaugurazione si rese necessario apporre un’iscrizione sul muro di fronte all’accesso del ponte che vietava l’attraversamento con carrette e pesi. La scritta è leggibile ancora oggi all’incrocio fra via Mazzini e via Ripanaviglio.

Alzaia del Naviglio Grande

A Robecco ci sono altre ville ed edifici di pregio. Con una bella passeggiata si possono vedere tutti. Inoltre è possibile percorrere a piedi o in bicicletta l’alzaia del Naviglio Grande, scoprendo anche i borghi vicini e altrettanto interessanti: Cassinetta di Lugagnano, Boffalora Sopra Ticino, Bernate Ticino, ecc.

L’alzaia è una strada che si snoda parallelamente all’asta del Naviglio e un tempo veniva utilizzata per trainare le barche commerciali e barche corriere controcorrente, provenienti dalla darsena di Milano. Le barche rimanevano in acqua e venivano trainate da cavalli, buoi, oppure trattori (negli ultimi in cui questo tipo di trasporto è stato utilizzato), che viaggiavano su questa strada. Oggi viene utilizzata come pista ciclabile, anche se ufficialmente non lo è, immersa nel verde e nelle bellezze architettoniche.

La vallata di Casterno

Se invece si preferisce una passeggiata in campagna, immersi nella natura, fra campi coltivati, fontanili, risorgive e antichi mulini, ci si può spostare nelle quattro frazioni di Robecco (Casterno, Carpenzago, Cascinazza, Castellazzo de Barzi) dove l’agricoltura è ancora molto presente e il paesaggio è rilassante e molto bello.

Informazioni utili

Per visitare il borgo di Robecco sul Naviglio (MI) è possibile parcheggiare nella zona del campo sportivo, in via Silvio Pellico. Da lì il centro storico è raggiungibile con una breve passeggiata.

Per raggiungere la campagna circostante un buon punto di partenza è il centro di Casterno e da lì scendere in via Valle o via Sant’Ambrogio e lasciarci incuriosire dalle strade sterrate. È possibile parcheggiare in via Don Primo Mazzolari, via Sant’Andrea o Piazza Garibaldi.

In zona si trovano numerosi ristorati e agriturismi che propongono una cucina locale, gustosa e con prodotti tipici.

Vi aspetto per scoprire insieme Robecco sul Naviglio e le altre bellezze naturalistiche lombarde!


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Ciao, mi chiamo Claudia Tramarin e sono una Guida Naturalistica ed Escursionistica del Parco Lombardo della Valle del Ticino. Sono nata e cresciuta in un paesaggio d’acqua, in un lembo di terra fortunata, stretta tra il Ticino e il Naviglio Grande. Scoprilo con me, con i miei occhi e con le mie parole: qui l’acqua ride e scorre insieme alle stagioni e al lavoro in campagna. I campi coltivati sono come tessere di un mosaico, verdi e gialle, separate dalle linee d’acqua dei fontanili. Poi arriva il bosco, silenzioso ma attento, e infine il fiume Ticino con la sua maestosità.
Io sono così: sono come tutte quelle tessere coltivate, come tutte le foglie del bosco, con i colori dell’estate e dell’autunno, diverse tra loro ma tenute insieme dall’esuberanza dell’acqua.
Il paesaggio in cui vivo mi ha resa simile a sé e per questo amo raccontarlo e farlo conoscere… come fa un cantastorie!

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