In questo nuovo articolo vi accompagno alla scoperta di una piccola, ma incantevole chiesa situata a pochi km dal centro storico di Asti: la Chiesa di Santa Maria di Viatosto.
Essa sorge su un colle raggiungibile con piรน percorsi, ma tutti immettono in pochi minuti nel verde della campagna astigiana, tanto che pare di essere catapultati in un altro mondo, lontani dal traffico, dai suoni ed immersi nella quiete dei boschi.
Santa Maria di Viatosto affascina giร solo per la sua denominazione insolita che deriva da una leggenda o racconto popolare. Nel XIV secolo la cittร fu colpita dalla peste e nobili famiglie astigiane fecero voto di erigere una chiesa sul sito di una giร esistente, implorando la cessazione della peste. Cosa che avvenne presto, โvia tostoโ appunto. La peste imperversรฒ effettivamente intorno al 1340, e l’erezione dell’attuale edificio viene collocata negli anni successivi, alla metร del XIV secolo, sul sito di una precedente chiesa intitolata anch’essa a Maria. Gli scavi archeologici avvenuti negli anni ’90 hanno portato alla luce alcuni resti del preesistente edifico nella zona absidale, resti che risalgono al XII secolo.
Prima di varcare il portale d’accesso, dal sagrato della chiesa lo sguardo spazia verso le colline astigiane, sulle Alpi che si possono scorgere in lontananza nelle giornate limpide, permettendo di ammirare il Monviso, il grande Re di Pietra che troneggia su tutto il Piemonte, e la cittร di Asti adagiata ai piedi delle colline coi suoi campanili e le sue torri medievali. La chiesa รจ orientata ad est, le mura esterne in cotto a vista presentano decorazioni eseguite con l’uso di mattoni ferraioli, una particolaritร delle fornaci astigiane medievali.


La chiesa di Viatosto custodisce interessanti esempi di arte pittorica e scultorea risalenti al XIV-XV secolo, vale veramente la pena entrare al suo interno per ammirarne le opere d’arte, avvolti dal silenzio e dalla penombra.

L’interno รจ a tre navate con volte a crociera. Alzando lo sguardo si possono ammirare le chiavi di volta delle campate con gli stemmi delle famiglie nobili astigiane che sovvenzionarono la costruzione della chiesa: tra di essi i Roero, i Ricci, gli Asinari, ed altri ancora.
Anche i capitelli in arenaria dei pilastri a divisione delle navate sono degni di nota. Essi presentano immagini le une differenti dalle altre: ancora gli stemmi delle importanti famiglie astigiane, unitamente alle tipiche rappresentazioni romanico-gotiche di elementi e animali fantastici ed allegorici accanto ad elementi vegetali.



Partendo dalla navata centrale, possiamo ammirare alle pareti affreschi risalenti al XIV-XV secolo e riportati alla luce, unitamente alle fattezze attuali della chiesa, grazie agli approfonditi lavori di restauro avvenuti verso la fine del 1900. Sul lato destro si scorgono una Madonna con Bambino e offerente, San Giovanni Battista, l’Annunciazione, purtroppo piuttosto incompleta.
Sul lato sinistro invece fanno mostra di sรฉ nuovamente una Madonna col Bambino, tracce di un santo con un libro in mano, Santa Caterina da Alessandria di fronte alla Vergine in trono e San Giorgio che uccide il drago secondo la sua iconografia tradizionale.


Giungendo nella zona absidale, colpisce l’alternanza cromatica alle finestre nelle nicchie ricavate da cinque costoloni, alternanza data dall’uso sapiente del mattone a vista e di blocchi di arenaria. Nella nicchia absidale centrale si trova la statua della cosiddetta Madonna di Viatosto: statua in legno scolpito e dipinto del XIII secolo. La dolcezza dello sguardo e del volto di Maria sono accentuati dalla morbida sinuositร del suo corpo e delle sue vesti che ricadono drappeggiate in mille pieghe. Da notare anche l’eleganza delle decorazioni del manto di Maria, la sua posizione materna, arcuata all’indietro per meglio sorreggere il Bambino in braccio.

Nello spicchio absidale di destra, si ammira poi l’affresco della Leggenda di Viatosto, riferito alla peste del 1340 e al voto fatto dagli astigiani: qui sono tre giovani inginocchiati di fronte a Maria col Bambino. Accanto vi รจ Sant’Antonio Abate che intercede affinchรฉ il loro voto venga esaudito.

Infine, sull’arco trionfale, a destra, รจ affrescata una dolce e rara immagine della Madonna del latte.
Anche le navate laterali presentavano affreschi, per lo piรน perduti. Ma entrambe riservano sorprese.
Al termine della navata destra l’attenzione รจ attirata da un gruppo scultoreo: molti visitatori pensano si tratti ancora una volta di un gruppo ligneo dipinto; invece, esso รจ costituito da un blocco di arenaria, la tipica pietra locale, scolpita e dipinta. Si tratta di un’opera risalente al XV secolo, che rappresenta l’incoronazione di Maria. Maria e Cristo siedono in trono sotto ad un baldacchino che richiama il gotico fiorito, tra angeli musicanti che donano allegria e vivacitร alla scena.

Al termine della navata sinistra, molto bella รจ la tavola lignea trecentesca della Madonna delle ciliegie. Maria tiene in mano un mazzetto di ciliegie e sembra porgerle al Bambino, che, con fare sfuggente, si inclina verso un cestino colmo e sembra afferrane alcune. Secondo un’interessante interpretazione, non sarebbe Maria a porgere al Bambino le ciliegie, ma ella le avrebbe ricevute dal Figlio. Le ciliegie, rosse, sono simbolo della Passione di Cristo, che Maria condividerร ai piedi della croce.

Al fondo della chiesa da notare รจ ancora un bellissimo crocifisso: la figura del Cristo รจ in legno di pioppo, la croce in legno di rovere. Sul retro, visibile a fianco grazie ad una copia fotografica, รจ dipinto l’Agnello Sacrificale.

Oggi la Chiesa di Santa Maria di Viatosto รจ ufficialmente intitolata a Santa Maria Ausiliatrice, rappresentata nell’affresco ottocentesco della lunetta sul portale d’accesso esterno.
Qui la si vede insieme al grano e ai grappoli d’uva, a ricordare sia il pane e il vino eucaristico, sia il fatto che l’edificio รจ sempre stato il punto religioso di riferimento di una zona campestre, i cui abitanti vivevano principalmente del lavoro agricolo.
La la Chiesa di Santa Maria di Viatosto รจ parrocchia del borgo, che prende parte al Palio di Asti che, da alcuni anni a questa parte, si svolge la prima domenica di settembre. Ottima occasione per concedersi magari un weekend lungo e visitare Asti e i suoi dintorni tra cui questa splendida chiesa immersa nel verde e nella quiete.
Vi aspetto per scoprire insieme questo magnifico territorio!
Mi chiamo Raffaella Bonetto, sono una Guida abilitata per il Basso Piemonte e lavoro principalmente con ospiti stranieri, per lo piรน di lingua tedesca. I miei tour toccano diversi aspetti: storico-culturale ed enogastronomico, per unire le eccellenze che il Piemonte sa offrire ai suoi visitatori. Amo la mia regione ricca di cittadine piene di arte e di storia; amo la tranquilla bellezza dei paesaggi delle colline del Monferrato e delle Langhe che invitano a rilassanti passeggiate immersi nella natura, nella cultura e nelle tradizioni.
Cerco di trasmettere ai miei ospiti questo amore con passione e professionalitร , mostrando attenzione e sensibilitร verso le esigenze di ognuno. Insieme scopriremo le sfaccettature piรน o meno note di un territorio variegato: dai bellissimi scorci panoramici alle prelibatezze gastronomiche, dai prodotti vitivinicoli conosciuti nel mondo ai paesi adagiati sulle colline con le loro curiositร Spero che ne sarete affascinati e che potrete innamorarvi e appassionarvi al Piemonte, portando con voi e trasmettendo a chi incontrerete le emozioni e le esperienze provate!