Napolitudine – Cosa fare e visitare a Pozzuoli (NA)

Un giorno all’improvviso mi innamorai di…Pozzuoli!

Prendendo spunto da un noto coro da stadio, molto in voga dopo il recente successo del Napoli, vi parlo di Pozzuoli attraverso le sensazioni di chi visita la città per la prima volta.

Partiamo dall’inizio. Cosa possiamo vedere a Pozzuoli in un giorno?

Il centro storico di Pozzuoli

Quando programmo un tour nella zona flegrea, in particolare Pozzuoli, prevedo sempre una passeggiata che dall’Anfiteatro Flavio conduce al porto passando per il borgo di Rione Terra e poi da lì al Macellum, il mercato dell’antica Puteoli; il porto di Pozzuoli era considerato uno tra i più importanti dell’Impero Romano.

Dopo una pausa pranzo sulla deliziosa Darsena dei pescatori, si può scegliere di dirigersi alla scoperta di un’altra delle meraviglie che offre la costa flegrea (scelta ardua se si pensa che ci sono più di 20 siti archeologici nei Campi Flegrei)!

Una frase che sento ripetermi spesso da chi visita per la prima volta questa terra meravigliosa è: “non mi aspettavo che qui ci fosse tutto questo”!

Quando si visita il Rione Terra (antica acropoli della città), passeggiando per i suoi vicoletti e le sue stradine si scorgono come d’incanto terrazze che offrono panorami che lasciano senza fiato.

Lo sguardo spazia da Nisida a Miseno che chiudono a nord il golfo di Napoli. Crateri antichi che parlano di una terra sempre mutevole.

“Ma è pericoloso”? Altra frase ricorrente. Siamo su un’enorme caldera, che nei diversi millenni ha dato vita al paesaggio che si ammira oggi e anche una delle aree più monitorate al mondo per le sue frequenti attività sismiche. Ogni mese più di cento scosse agitano questo territorio e da sempre l’uomo convive con i sui continui movimenti. Dai greci ai romani, dagli spagnoli fino ai nostri giorni, il bradisismo ha lasciato sempre il suo segno: la Città sommersa di Baia ci racconta degli ozii dei romani.

Per questa sua natura vulcanica l’area è conosciuta come “Campi Flegrei” (campi ardenti, cioè di fuoco come il magma che ribolle e smuove la terra).  Il Montenuovo ad esempio, è il vulcano più giovane d’Europa e oggi sede di un’oasi naturalistica.

Qui si respira la storia: quando si passeggia nell’antica colonia greca di Cuma, i suoi resti archeologici immensi nella splendida cornice naturale del Monte Cuma che rendono l’atmosfera unica.

Pozzuoli

La visita del Parco Archeologico di Cuma dura circa due ore ma quando si visitano questi luoghi si è immersi in una tale oasi di pace che i turisti alla fine del tour faticano a lasciare questi luoghi e spesso capita che si fermi lì al chioschetto per sorseggiare un caffè, mangiare qualcosa, prendere un souvenir o stare semplicemente seduti al fresco sotto gli alberi.

Chi si ferma nei Campi flegrei solo per una giornata comprende che la quantità di cose da scoprire sono tante come Piscina Mirabilis, la Casina Vanvitelliana, le Terme di Baia, Baia Sommersa, il Museo Archeologico di Baia situato in uno splendido castello, il Vulcano Solfatara, l’Oasi di Montenuovo, il Faro di Miseno e ancora tanto altro.

Venitea a Pozzuoli per innamorarvi, un giorno all’improvviso… vi aspetto!


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Ciao, sono Roberta Paparo, guida turistica della Regione Campania dal 2011 e laureata in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali. Amo il mio lavoro perché adoro la mia terra e tutto ciò che di bello ha da offrire.
Lavorare come Guida mi dà al possibilità di studiare e scoprire aspetti sempre nuovi ed interessanti del territorio campano, dalle bellezze storico-artistiche a quelle del paesaggio, dalle tradizioni popolari e folkloriche alle leggende e ai miti, rinnovando le mie conoscenze e visitando luoghi diversi ogni giorno.
Inoltre, amo anche l’arte a 360°, dalle arti figurative al teatro, dalla danza alla musica. Proprio per questo, recito  nella compagnia teatrale amatoriale “Gli ardisti” da oltre 20 anni ed ho partecipato a diversi laboratori teatrali che mi hanno aiutata anche nell’approcciarmi in modo diverso rispetto ad una semplice visita guidata, cercando di coinvolgere i turisti in una esperienza che gli permetta di essere protagonisti e non passivi ascoltatori, con la speranza che tornando a casa possano portare con sé un po’ di Napoli nel cuore.

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