Le latomie del Paradiso
Visitare il Parco Archeologico della Neapolis a Siracusa non significa solo osservare pregevoli monumenti di età greca, ma anche immergersi in un sito incredibile dal punto di vista naturalistico e paesaggistico.
I monumenti archeologici del parco sono infatti strettamente connessi alle cosiddette “latomie del Paradiso”, un complesso di grotte e sentieri in cui cresce una lussureggiante vegetazione mediterranea, luogo di delizia per i frutti e la frescura.


Ma cosa sono le latomie?
La parola latomia significa “cava di pietra”.
Le grotte che compongono le latomie non sono quindi naturali. Fu l’uomo a scavarle a partire dai primi secoli della dominazione greca, per ricavare il pregiato calcare siracusano usato per la costruzione degli edifici e delle strutture difensive.
Camminando nelle grotte è possibile osservare segni di scalpello e di taglio, ma anche dei buchi a distanza regolare che servivano per inserire i pioli in legno di scale e impalcature.
Quando si esplorano queste (enormi) cavità è sempre interessante osservare con attenzione i segni lasciati dall’uomo e immaginare il lavoro compiuto secoli e secoli fa.


Quali sono le grotte da non perdere?
Le latomie del Paradiso sono molto estese, ma sicuramente vale la pena almeno di esplorare tre grotte molto vicine tra di loro:
- Il cosiddetto “orecchio di Dionisio”, ovvero una grotta a forma di padiglione auricolare (e dalle note capacità acustiche) così ribattezzata dal pittore Caravaggio in riferimento alla leggenda del tiranno Dionisio, che usava rinchiudere nella grotta i prigionieri e ascoltarne discorsi e lamenti da un foro alla sommità.
- La “grotta del cordari”, il lungo e articolato vano in cui lavorarono per secoli i fabbricanti di corde della città, facilitati nel loro lavoro dalla vastità dei cunicoli in cui arrotolare il cordame.
- La “grotta del salnitro”, una grande cavità sulle cui pareti affiora naturalmente il salnitro, sostanza alla base della produzione della polvere da sparo e per questo sfruttata dalla città di Siracusa in età moderna.
Niente di difficile! Le grotte sono di facile accesso per tutti e sempre ben segnalate sul sentiero! Non occorre esperti camminatori!
Cos’altro c’è da vedere nel parco?
Mentre si visitano le grotte ovviamente potrete ammirare anche i numerosi monumenti archeologici. Nel parco si trovano anche il celebre teatro greco, l’ara di Ierone, l’anfiteatro romano, una necropoli e la chiesa medievale dei cordari che sormonta una cisterna romana.
Non c’è da annoiarsi!
Informazioni utili
Per conoscere la posizione precisa del Parco Archeologico Neapolis di Siracusa, gli orari, le modalità di fruizione del parco e il prezzo del biglietto consultare il sito di Aditus.
Vi aspetto per scoprire insieme il Parco Archeologico Neapolis di Siracusa e le bellezze della Sicilia orientale!
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Silvia Trivellato
Di origini lombarde, sono una storica dell’arte e guida turistica sbarcata in Sicilia per amore!
Ho un grande ufficio, la Sicilia orientale, dove vivo e accompagno i viaggiatori alla scoperta di città, borghi e musei! Cammino ogni giorno nella bellezza ed è per questo che sono convinta di fare il lavoro più bello del mondo!
Con me è possibile scoprire una Sicilia spiegata in modo semplice e attento, attraverso un turismo fatto di passi lenti e ricerca di autenticità! Ti racconterò di arte, paesaggio, tradizioni e curiosità culinarie!