Le Marmitte dei Giganti di Cavaglia

Attrazione irrinunciabile del viaggio sul Trenino Rosso del Bernina

Se dovessi pensare al mio luogo del cuore lungo la tratta della linea del Bernina, non avrei alcun dubbio, sarebbe di certo il Giardino dei Ghiacciai di Cavaglia (GGC) con le sue Marmitte dei Giganti.

Trenino rosso in direzione Cavaglia

Dopo anni di lavoro come accompagnatrice e guida turistica sul trenino rosso, il fascino di questo angolo idilliaco della Valposchiavo non svanisce, né si affievolisce, anzi aumenta, visita dopo visita.

Con impazienza ogni anno attendo il mese di maggio, apertura ufficiale del Parco delle Marmitte dei Giganti di Cavaglia, per tornare a godere della sua bellezza.

Qui il tempo sembra quasi fermarsi: i profumi della tipica vegetazione di Cavaglia, la musica dell’acqua del torrente Cavagliasco, che con forza si fa strada nell’orrido di Puntalta, e la vista di opere d’arte naturali millenarie ripagano i sensi e regalano assolto benessere.

Nonostante questo luogo sia ormai un’attrazione turistica di notevole rilevanza, con i suoi cinquantamila visitatori  da maggio a ottobre, che fanno tappa a Cavaglia una volta scesi dal trenino, si può di certo parlare di turismo slow.

Visitare il parco e risalire il suo sentiero è come entrare in una macchina del tempo in punta di piedi e tornare ad immaginare come poteva essere questo territorio undicimila anni fa , quando tutto ha avuto inizio.

Le Marmitte dei Giganti di Cavaglia

Le marmitte infatti possono considerarsi un relitto dell’ultima glaciazione, quando l’innalzamento delle temperature ha provocato la fusione dei ghiacciai del Piz Palȕ che ricoprivano la Valposchiavo. L’acqua, con forza e velocità, ha trascinato sassi e detriti verso il basso e ha cominciato a plasmare la roccia sottostante, donandole forme che solo la fantasia umana avrebbe battezzato millenni dopo “marmitte dei giganti”.

Già, perché in fondo, agli occhi dei visitatori, altro non sono che fantasiose “pentole”, così grandi e profonde, circa quattordici metri la più maestosa, da poter contenere addirittura intrugli e minestre di erbe magiche. Quelle erbe che hanno reso Grummo un gigante buono,  mascotte indiscussa del parco che tutti i bambini sperano di incontrare durante la loro visita.

Inizio del percorso per le Marmitte dei Giganti di Cavaglia

Che si tratti di  marketing turistico, o piuttosto di affascinante storytelling come preferisco intenderlo io, c’è da riconoscere la creatività degli operatori locali e dei volontari dell’associazione GGC.

Per fare divertire anche i piccoli esploratori che possono giungere in visita a Cavaglia,  hanno messo a disposizione all’ingresso del percorso di visita un libricino reperibile gratuitamente,  dove leggere la storia del gigante Grummo. Questo racconto si sviluppa in sette tappe, ad ogni sosta ogni bambino può fare dei timbri e allo stesso tempo può scoprire divertendosi tutte le notizie che riguardano la storia di queste opere naturali, grazie ai pannelli informativi che li accompagnano lungo il tragitto.

Tutte le tavole del Giardino dei Ghiacciai sono dotate di matrici che permettono di completare il libretto e di scovare una parola chiave. Solo così viene svelato il segreto della forza gigantesca di Grummo e si potrà ricevere anche un souvenir.

Certamente anche i più grandi possono apprezzare la bellezza di questa tappa estiva del viaggio a bordo del trenino rosso, adatta davvero a tutte le età.

 Il tragitto nel Parco delle Marmitte dei Giganti di Cavaglia richiede almeno un’ora di sosta, ma non è per nulla difficoltoso e per questo fattibile da tutti, anche da chi non è particolarmente allenato alle passeggiate.

Scarpe da ginnastica, una borraccia e zaino in spalla, ecco tutto ciò che serve al visitatore che, dopo aver affrontato una breve salita, si trova ad ammirare una trentina di marmitte di varia grandezza e infine, discendendo da apposite scalinate, raggiunge l’orrido di Cavaglia.

Si tratta dell’ultima opera nata dalla lungimiranza dei promotori dell’associazione.

Inaugurate nel 2021, la passerella  e le scalinate che chiudono il percorso di visita, ti consentono di ammirare da vicino le forme bizzarre che la forza del Cavagliasco ha generato.

Gola dopo gola puoi scorgere le cavità originate dai vortici del torrente, grandi strapiombi e ascoltare il rombo impetuoso dell’acqua.

Le Marmitte dei Giganti di Cavaglia

Il successo di questo luogo è di certo il connubio tra ciò che la natura ha messo a disposizione dell’umanità e ciò che l’uomo ha saputo cogliere e rendere fruibile.

Grazie alla passione di alcuni visionari, al sostegno di ormai quattromila soci e soprattutto al lavoro costante di molti volontari, ogni primavera le buche vengono ripulite da detriti, acqua e ghiaccio formatosi al loro interno durante l’inverno.

Il percorso viene sistemato e messo in sicurezza. Si provvede alla stampa di nuovi depliant e dei libricini di Grummo. Si fanno spazio a nuove idee e a progetti, si organizzano eventi e si pianifica la promozione di questa associazione che è ormai una realtà consolidata del territorio e lavora in modo instancabile da un quarto di secolo.

Consci dell’esistenza di queste cavità rotonde tutte da scoprire, note già da metà Ottocento, dal 6 novembre 1998 i pionieri del parco sono all’opera con l’obiettivo di renderle un’attrattiva turistica gratuita per i visitatori della Valposchiavo, senza interferire negativamente con l’ambiente, ma anzi salvaguardando e potenziando al massimo.

A loro si deve indubbiamente la creazione dell’identità del Parco delle Marmitte dei Giganti di Cavaglia, che è memoria del passato, ma anche finestra sul futuro.

Che dire, non ti resta che lasciarti rapire dalla bellezza di questo angolo di Svizzera che sono certa ruberà anche un pezzetto del tuo cuore!


Vorresti organizzare una visita guidata qui?

Clicca qui e compila il form: selezioneremo per te la giusta Guida turistica, escursionistica o esperienziale che possa accompagnarti alla scoperta del territorio secondo le tue preferenze e il tuo budget!

Seguici sui canali social per non perdere novità, eventi, consigli e idee per il tuo tempo libero:


Sono Francesca, Guida e accompagnatrice turistica. Il mondo dei viaggi è stato sin da piccola la mia passione. Sono cresciuta macinando chilometri a bordo di un camper, passando da villaggi turistici, dove ho fatto l’animatrice, a info point, fino a laurearmi in scienze del turismo e organizzazione di eventi culturali. Dal 2011 accompagno viaggiatori curiosi a bordo del famoso Trenino rosso del Bernina, patrimonio mondiale Unesco!
Le mie visite guidate sono un carosello di sali e scendi, tra i capolinea della ferrovia, Tirano e St. Moritz e le sue fermate più entusiasmanti, tra Italia e Svizzera, tra Valtellina ed Engadina. Adoro arricchire i miei racconti con aneddoti curiosi e gustose parentesi enogastronomiche. Non cambierei per nulla al mondo il mio “ufficio itinerante”, ma volentieri ti invito a bordo: che aspetti, parti con me!

Rispondi