Musica e castelli a Pesaro (PU) e dintorni

Mi ero ripromesso da tempo di dedicare un articolo alle Marche essendo mia nonna materna originaria di un piccolo borgo nell’entroterra di Pesaro (e di cui parlerò a breve).

L’aspetto più curioso di questa regione è che non si può definirla in maniera univoca. Già il nome stesso al plurale denota una molteplicità di paesaggi e culture che si sono sviluppate nel corso dei secoli e che fanno di questa zona un tesoro nazionale per storia, arte e musica.

Per questo motivo ho deciso di soffermarmi su due argomenti in questo articolo. In primis racconterò il legame che unisce la città di Pesaro alla musica – soprattutto grazie alla figura di Gioacchino Rossini – e che ha portato nel 2017 alla nomina di Città Creativa Unesco della Musica, senza dimenticare che nel 2024 Pesaro sarà anche capitale italiana della cultura.

In secundis presenterò la storia di due castelli della provincia di Pesaro, uno decisamente famoso perché teatro di un delitto amoroso descritto nella Divina Commedia di Dante, e l’altro meno noto ma dal grande valore affettivo perché si tratta del luogo dove ho passato numerose estati quando ero bambino.

Scultura in bronzo in centro a Pesaro dell’artista pesarese Arnaldo Pomodoro
Scultura in bronzo dell’artista pesarese Arnaldo Pomodoro

Oltre ad essere una famosa località balneare, Pesaro può offrire una ricca proposta culturale ai propri ospiti avendo ospitato casate illustri quali i Malatesta, gli Sforza, i Borgia e il Papato. Da Piazzale della Libertà, dove si trova la cosiddetta Palla di Arnaldo Pomodoro, realizzata dal noto artista locale, si prosegue verso via Rossini, uno degli ingressi al centro storico, che porta il nome dell’illustre musicista che qui visse e morì.

Lungo questa via si trovano uno di fianco all’altro i musei civici con la bellissima sonosfera – stanza immersiva circolare dove si riscoprono i dipinti di Raffaello con tecnologie all’avanguardie e musiche dell’epoca – e la casa museo di Rossini. In quest’ultima viene raccontata la vita del compositore e il successo che lo travolse nell’Europa ottocentesca, soprattutto a Vienna e a Parigi. Proseguendo lungo la strada, e superando la bellissima Piazza del Popolo, si raggiunge il Conservatorio Rossini e poco più avanti il Teatro Rossini dove si organizza ogni anno il Rossini Opera Festival. Si tratta del più noto festival cittadino che richiama numerosi appassionati di musica ad agosto.

Ingresso alla sonosfera dei Musei Civici di Pesaro
Ingresso alla sonosfera dei Musei Civici di Pesaro

Spostandosi di circa quindici chilometri verso nord-ovest si raggiunge un luogo incantevole che ha ottenuto il prestigioso titolo di Borgo dei Borghi nel 2018.

Si tratta del borgo di Gradara che deve la sua fama non solo all’imponente fortezza malatestiana ma anche alla tragica storia d’amore che la leggenda vuole si sia consumata qui alla fine del Duecento.

Il forte, circondato da una cinta muraria di 800 metri, presenta un ottimo stato di conservazione grazie al restauro integrale voluto da Umberto Zanvettori tra il 1921 e il 1923. In quegli anni vennero ripristinate le sale del piano nobile del mastio, riproponendo l’assetto di una residenza signorile a cavallo tra Medioevo e Rinascimento, cercando di regalare suggestioni piuttosto che seguendo uno scrupolo filologico.

Secondo la leggenda, in queste stanze si consumò la tragedia di Paolo e Francesca, narrata nel V Canto dell’Inferno della Divina Commedia estudiata nelle scuole.Nel 1928 la Rocca venne infine venduta allo Stato e ancora oggi è una proprietà demaniale.

Belvedere del borgo di Gradara dalla fortezza malatestiana

Spostandosi di venti chilometri a sud-est si raggiunge un altro luogo degno di nota che ospitò il primo incontro di due noti personaggi del Rinascimento. Si tratta del borgo di Novilara che, nonostante oggi conti poco più di 500 abitanti, garantì una certa protezione alla vicina città di Pesaro tra il IX e il XVI secolo grazie alla sua posizione strategica nell’entroterra piceno.

Qui si sposarono il 25 ottobre 1441 – in maniera non ufficiale in quanto il vero matrimonio ebbe luogo a Cremona – Francesco Sforza, celebre condottiero e futuro duca di Milano, e Bianca Maria Visconti, figlia dell’allora duca di Milano Filippo Maria Visconti.

Pare che Sforza fosse davvero innamorato della moglie, tuttavia questo non gli impedì di tradirla spesso e di avere 35 figli illegittimi. Un altro personaggio rinascimentale legato a questo luogo è Baldassarre Castiglione, illustre letterato e diplomatico di origine spagnola, che divenne duca di Novilara nel 1513 e che amava dimorare in questa località per l’ottima qualità dell’aria e del cibo!

Giardino Botanico dalla terrazza di Villa Monastero
Giardino Botanico dalla terrazza di Villa Monastero

In conclusione, il pesarese è una delle aree marchigiane da scoprire in un weekend o in una breve vacanza in quanto si può unire il relax balneare a visite culturali di vario genere.

A ciò si aggiunge la gastronomia locale che da secoli soddisfa i palati più esigenti come evidenziato da Castiglione 500 anni fa. Da provare la Rossini, pizzetta rossa con uova sode e maionese; e la pasticciata, arrosto di carne di vitello cotta a lungo con la salsa di pomodoro e aromatizzata.


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Mi chiamo Francesco Munari e sono un giovane economista specializzato nell’ambito culturale e sostenibile. Mi piace ricercare le cose belle e lavoro per valorizzarle. Provengo da una famiglia di designers veneti e a questo background ho aggiunto gli studi universitari economici, artistici ed ambientali. Avere un profilo così ibrido mi consente non solo di analizzare ciò che mi circonda con occhi sempre nuovi ma anche di vedere sinergie dove altri non le vedrebbero. Sogno di gestire un sito UNESCO con impatto zero sull’ambiente.

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