Le bellezze artistiche di Piazza Libertà a Udine

Se c’è un luogo che testimonia il passaggio delle vicende storiche che interessarono Udine, questo è Piazza Libertà.

Testimone di ciò è anche il nome della Piazza stessa che cambiò nel corso dei secoli da Piazza del vin (a sottolinearne come sede di scambio e dazio della bevanda) a Plaze dal Comun (è qui, infatti, che nel 1350 vi si stabilì il consiglio comunale), da Piazza Contarena (in onore del luogotenente veneto Marcantonio Contarini che la selciò nel 1484) a Piazza Vittorio II (così denominata dopo l’unificazione del Friuli con l’Italia). Per ultimo infine ha preso il nome attuale, assunto dal 1945.

Per quanto riguarda l’architettura, su uno dei lati della piazza si erge la Loggia del Lionello. Questa venne fatta realizzare come nuova e più rappresentativa sede del palazzo comunale dal 1441, con la collaborazione anche di Bartolomeo delle Cisterne e dell’orafo udinese Niccolò Lionello. A causa di un incendio del 9 febbraio 1876 che la danneggiò notevolmente (la copertura crollò e si conservarono solo le murature perimetrali), venne successivamente ricostruita grazie al progettista Andrea Scala e all’incaricato del cantiere Girolamo D’Aronco, padre di Raimondo.

La loggia, nel suo aspetto attuale, è a base rettangolare, leggermente irregolare, si eleva su un alto basamento, ha il pianterreno aperto su tre lati da un’archeggiatura a sesto acuto e una scala esterna che collega i due piani.

La facciata maggiore, che venne ridefinita su indicazioni di Giovanni da Udine che la orientò verso Piazza Contarena, invece è contraddistinta da un loggiato in marmo bicromo bianco e rosa, con una finestra con balcone che spicca al centro e con sull’angolo destro del palazzo, la Madonna con Bambino del veneziano Bartolomeo Bon (1448). A sinistra si trova invece l’allegoria della Patria del Friuli, firmata da Andrea Flaibani.

La loggia di Piazza Libertà a Udine

Sotto il loggiato sono conservati il termometro a spire bimetalliche di Arturo Malignani, il contenitore in ferro battuto per gli strumenti meteorologici di Calligaris ed alcuni busti di personaggi rinascimentali ed eroi della prima guerra mondiale.

Sull’altro lato della piazza rispetto alla Loggia del Lionello, si trovano i rinascimentali Loggia e tempietto di San Giovanni, realizzati nel 1533-35 ad opera di Bernardino da Morcote, architetto lombardo che diventò nipote di Giovanni da Udine perché ne sposò la nipote.

Il gusto rinascimentale poc’anzi citato, risulta evidente nella scelta di creare un fondale architettonico composto da due ali simmetriche che prendono avvio dal centro, ovvero dalla chiesa o nella realizzazione della cupola e dell’arco monumentale della chiesa stessa.

Quest’ultima nel 1929 fu adattata a tempietto dedicato ai caduti delle Guerre d’indipendenza.

Inglobata nella Loggia di San Giovanni è la torre dell’Orologio opera del 1527 eseguita in seguito al terremoto del 1511 che distrusse quella costruita a fine Trecento, su progetto di Giovanni da Udine, che si ispirò sia allo stile della torre di piazza San Marco di Venezia sia a tradizioni di stampo locale.

Torre dell'orologio in Piazza Libertà a Udine

La Torre si divide in tre parti: la parte più bassa si posa sull’antico ufficio della stanga pannorum (spazi adibiti alla misurazione dei pannilani lavorati in città prima di metterli sul mercato); la parte di mezzo ospita, non a caso, il leone di San Marco scolpito nel 1527 da Benedetto degli Astori (l’unico leone originale in situ poiché durante le demolizioni napoleoniche venne nascosto con dei mattoni) ; e la parte superiore presenta l’orologio con l’aspetto originale ripristinato nel 1951, ornato da un sole d’oro ed il cui meccanismo costruito nel 1550 da Giacomo d’Aurava venne sostituito solo nel 1852 da un nuovo orologio messo a punto dai fratelli Solari di Pesariis.

Sulla cima della Torre trovano collocazione due mori (i cui modelli vennero realizzati da Vincenzo Luccardi nel 1846 e fusi in rame da Olimpio Ceschiutti e Angelo Rossetti nel 1850) che battono ritmicamente le ore e, per questo motivo, sono detti anche Huomini delle Ore.

Nella parte rialzata del terrapieno della piazza sono presenti diversi monumenti come la Fontana del Carrara del 1542, la prima fontana pubblica che venne eseguita dal maestro lapicida Cipriano secondo la proposta dell’ingegnere idraulico Giovanni Carrara.

Di ascendenza classica con le tre vasche circolari e decrescenti sovrapposti, la fontana risulta essere un rimando a quella elaborata da Giovanni da Udine per l’attuale Piazza San Giacomo.

Nella piazza trova posto anche la colonna di San Marco, già abbattuta una prima volta dagli imperiali durante la guerra di Cambrai, venne nuovamente eretta nel 1539. Il leone che si trova in cima è invece del 1883, fu scolpito da Domenico Mondini in sostituzione di quello precedente cinquecentesco che fu abbattuto nel maggio 1797, durante l’invasione francese del generale Bernadotte.

Colonna di San Marco in Piazza Libertà a Udine

Altra colonna presente in Piazza Libertà a Udine è quella della Giustizia. Il nome deriva sia dalla scultura in cima alla colonna stessa coronata e armata di bilancia e spada, che dall’epigrafe che riporta il motto Virgiliano “Discite Iustitiam moniti” (Eneide, VI, 620).

La statua è opera di Girolamo Paleari, venne realizzata nel 1613-14 e comunica con la Loggia del Lionello, volgendo lo sguardo ad essa, quasi a voler richiedere la garanzia del buon governo veneziano sulla città. Peraltro grazie alla colonna portata da Buia, il monumento raffigurante la Giustizia raggiunge l’altezza della sala del Consiglio.

Il monumento invece intitolato alla Pace risulta avere una vicenda piuttosto interessante. Era destinato ad essere inserito nella città di Campoformido per celebrare il decimo anniversario del trattato con il quale nell’ottobre del 1797 Napoleone aveva ceduto all’impero austriaco i territori della Serenissima recentemente conquistati, dopo essere rimasto in stato di abbandono per diverso tempo venne infine donato dall’imperatore Francesco I alla città di Udine che lo eresse nel 1819, ribattezzandolo, grazie all’apposizione di iscrizioni dedicatorie, alla Pace di Parigi.

La scultura, che si rifà all’arte classica e rappresenta allegoricamente una donna seduta, avvolta in un ampio panneggio e con i vari attributi, venne realizzata da Vicenzo Comolli, professore all’Accademia di Torino e venne posta su un alto zoccolo con le corazze, armi e scudi in bassorilievo, a opera di Michele Zuliani.

Altra vicenda significativa di Piazza Libertà a Udine è quella riguardante le sculture realizzate alla fine del Seicento alla maniera della scultura vicentina (trattasi probabilmente dello scultore Angelo dei Putti) di Ercole e Caco, chiamate confidenzialmente dagli Udinesi Florean e Venturin.

Queste provenivano dal cortile di Palazzo Torriani, che era collocato nell’attuale Piazza XX Settembre. L’edificio nel 1717 venne fatto radere al suolo dal Consiglio dei Dieci, a causa delle scelleratezze commesse dal proprietario, il conte Lucio della Torre.

Caduta la Repubblica, le colossali sculture tornarono di proprietà di quest’ultimo, che le donò alla città facendo incidere alla base l’attestazione del suo atto munifico (1798).

Nel 1812 la base del piedistallo di Ercole venne sostituita con un rilievo ispirato ad un disegno di Michele Zuliani.

Last but not least, l’Arco Bollani, ovvero un arco celebrativo costruito nel 1556 e fatto erigere dal luogotenente veneto (poi vescovo) Domenico Bollani (1514-1579) su progetto di Andrea Palladio. L’opera si presenta a singolo fornice con un bugnato rustico e con una trabeazione scolpita nella parte sovrastante. Il paramento lapideo si caratterizza infatti per la forza del bugnato e per la delicata raffinatezza del cornicione.

Scorcio e loggia di Piazza Libertà a Udine

L’originario leone di San Marco, posto in cima e con le ali in rame, simbolo della Serenissima, fu rimosso dai Francesi il 27 maggio 1797. Solo nel luglio del 1953 a seguito dei lavori di restauro dell’arco stesso su indicazione di Carlo Someda de Marco (allora direttore dei Civici Musei di Udine) venne ricollocato un nuovo leone marciano, pregevole opera di Emilio Caldana.

Loggia del Lionello in Piazza Libertà a Udine

Osservandola passeggiando, sostando sui gradini o dalla Loggia del Lionello, Piazza Libertà a Udine, definita come la più bella in stile veneziano sulla terraferma, saprà catturare il colore dell’animo grazie alla sua preziosa monumentalità che si staglia come le sculture nel cielo ed entrare in connubio con voi, come le arcate della Loggia di San Giovanni che sembrano stringerla nella sua Bellezza.

Vi aspetto per scoprire insieme Udine e i suoi tesori!


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CLAUDIA MUSCARÀ
Mi chiamo Claudia, e sono laureata in Conservazioni dei Beni Culturali. Amo l’arte e sua la capacità di abbracciare l’animo degli osservatori. Amo la luce, i colori, l’abbinamento che crea una sinfonia. Lavoro come addetta in ambito museale ed inoltre accompagno i visitatori nelle sale della mostra di Illegio, un piccolo paese della Carnia dove ogni anno vengono allestite importanti esposizioni. È bello poter essere di supporto in un momento di contatto artistico e rivivere ogni volta le emozioni che suscitano le opere, attraverso  gli occhi dei visitatori. Vi aspetto per visitare insieme!

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