L’incanto storico della stazione

Molte delle stazioni ferroviarie in Portogallo non sono solo luoghi di partenza e di arrivo dei passeggeri… sono spazi che sono diventati delle vere e proprie icone d’arte che riflettono, sulle loro pareti, un po’ della storia e delle tradizioni del Portogallo. La stazione di São Bento ne è un esempio!
Situata nel cuore della città di Porto, in Praça Almeida Garrett, accanto all’Avenida dos Aliados, la stazione di São Bento è considerata gioiello architettonico e rappresenta anche un’eccellente testimonianza del passato glorioso e dell’arte portoghese. In questo articolo, esploreremo la storia e l’incanto dietro questo edificio.
La leggenda del fantasma della suora
Pochi conoscono la leggenda del fantasma della stazione di São Bento. Un fantasma affabile e discreto, ma testardo nella vita, e che, secondo la leggenda, si aggira ancora per i corridoi della stazione di São Bento nelle ore meno trafficate. Torniamo un po’ indietro nel tempo…
La stazione di São Bento è stata costruita nel luogo in cui un tempo sorgeva il convento benedettino di São Bento de Avé Maria. Questo convento era molto selettivo e accettava solo donne di un certo rango sociale, soprattutto nobili.
Nel 1834 fu emanato il decreto di estinzione degli ordini religiosi in Portogallo da parte di Joaquim António de Aguiar, meglio conosciuto come “l’ammazza-frati”. Questo decretò l’immediata estinzione dei conventi (e la confisca dei loro beni) alla morte dell’ultima monaca/frate/suora residente. Una suora del Convento di Avé Maria non scappò via abbandonando la struttura come hanno fatto le altre, ma ci rimase fino alla fine dei suoi giorni nel 1892 (più di 58 anni dopo l’estinzione degli ordini religiosi), che fu una lunga attesa per la costruzione della stazione di São Bento! Immediatamente iniziò la demolizione del convento. Tuttavia, nel corso degli anni, si sono rincorse voci che raccontano che, nelle ore di minor affollamento e nelle ore notturne, si sente l’ultima badessa recitare le preghiere lungo i corridoi della stazione!



La storia della stazione ferroviaria di São Bento
La stazione ferroviaria di São Bento ha una storia che risale al tardo XIX secolo. La linea ferroviaria fu inaugurata nel 1896, ma il primo treno che vi arrivò non aveva ancora una stazione ad attenderlo. Solo nel 1900 iniziarono i lavori dell’attuale stazione, progettata in stile Beaux Arts ripreso dall’architettura francese dal famoso architetto Josè Marques Silva, formatosi a Porto e a Parigi. L’edificio fu inaugurato il 5 ottobre 1916, alla presenza di una folla euforica. Tuttavia, solo il giorno dell’inaugurazione, l’architetto si è reso conto di aver dimenticato di includere nel suo progetto una sala d’attesa per i passeggeri e una biglietteria!
Nell’atrio principale (dove si trovava il chiostro del convento estinto), le pareti sono ricoperte da 20.000 piastrelle dipinte da Jorge Colaço, conosciute come “azulejos”. Questi azulejos raccontano la storia del Portogallo attraverso scene di battaglie, eventi storici e scene di vita quotidiana. L’uso di questi decorativi crea un’atmosfera unica che trasporta i visitatori indietro nel tempo, immergendoli nell’arte e nella cultura portoghese.
Curiosità: Al-zuleique è la parola araba che ha dato origine a quella portoghese azulejo e indicava la “piccola pietra liscia e levigata” che i mussulmani usavano nel medioevo e che hanno poi diffuso in Spagna ed in Portogallo. La lingua portoghese usa la parola “azul” per definire il colore blu / azzurro, il colore degli azulejos più comuni.

Osservando questi pannelli monumentali, sul lato destro subito dopo essere entrati dalla porta principale della stazione, l’ingresso di D. João I in città per celebrare il suo matrimonio con la principessa inglese D. Filipa de Lencastre presso la Cattedrale di Porto, nel 1387, in quello che sarebbe l’unico matrimonio reale portoghese che avrà luogo in Porto.

In basso, vediamo al centro l’infante Dom Henrique, figlio del re Joao I e D. Filipa de Lencastre, alla conquista di Ceuta (città africana sulla costa settentrionale vicino allo Stretto di Gibilterra). La città fu conquistata nell’agosto del 1415 per precedere l’espansione spagnola in Africa e consolidare così l’impero coloniale del Portogallo, ma in realtà quanto qui rappresentato è falso: D. Henrique non aveva mai preso parte alla conquista di Ceuta, l’aveva solo pianificata inviando uomini per compiere questa missione per il Portogallo, così come per le prime spedizioni marittime da lui studiate e progettate che gli hanno fama, tanto è vero che è ricordato con il titolo di “Il navigatore”, ma in realtà ne è stato solo lo stratega.

Sul lato sinistro, possiamo contemplare la battaglia di Valdevez che ebbe luogo ad Arcos de Valdevez sulle rive del fiume Vez (vicino al parco nazionale di Gerês) tra il Regno di León e il Regno del Portogallo nell’estate del 1140 o 1141. È una delle uniche due battaglie campali che, secondo gli storici, abbia combattuto Alfonso VII di León. Il suo avversario a Valdevez era suo cugino Afonso I del Portogallo che vinse la battaglia. Un armistizio firmato dopo la battaglia alla fine divenne il Trattato di Zamora che dichiarò l’indipendenza e la nascita del Portogallo nel 1143 con capitale a Guimarães.

In basso, la presentazione di Egas Moniz con moglie e figli al re di León (entrambi episodi storici del XII secolo). Egas Moniz era un uomo ricco del Portogallo, discendente di grandi famiglie del Douro e Minho del XII secolo, famoso per le sue agitazioni politiche e belliche che portarono alla caduta della regina Teresa e all’ascesa al trono di Portogallo di Afonso Henriques, suo pupillo o allievo, funzione da cui deriva il suo soprannome “infante”
Seguono al centro della stazione, azulejos che rappresentano l’evoluzione dei mezzi di trasporto, alcune scene di vita rurale, come la vendemmia nel Douro, il lavoro su un mulino ad acqua e il trasporto del vino di Porto sulle imbarcazioni chiamate “Rabelos”. Sono rappresentate anche la processione di Nossa
Senhora dos Remédios, a Lamego, ed il pellegrinaggio di S. Torcato a Guimarães.




Un ponte tra passato e presente
La stazione di São Bento non è solo un museo vivente dell’arte, ma è anche una importante rete per i trasporti: collegamenti con treni regionali, nazionali ed internazionali e tre linee urbani principali: la Linea Aveiro, la Linea Minho (diretta alle magnifiche città di Braga e Guimarães) e la Linea Douro, che percorre il percorso turistico tra Porto e Pocinho. Viaggiare sulla linea del Douro permette di apprezzare gli straordinari paesaggi offerti dai pendii dei vigneti che si riversano sull’omonimo fiume.
I treni moderni si fondono armoniosamente con l’architettura storica, creando un’interessante contrapposizione tra passato e presente. Mentre i viaggiatori si affrettano verso le piattaforme, possono anche ammirare l’arte che circonda loro, creando una connessione unica tra la funzionalità moderna e il fascino storico.

E’ facile intuire come questa stazione sia diventata una meta imperdibile per i turisti e gli amanti dell’arte che visitano Porto. Ogni giorno, i visitatori affollano i corridoi per ammirare le magnifiche piastrelle dipinte e catturare l’atmosfera di un’epoca passata. Le fotografie scattate qui diventano dei ricordi tangibili di un’esperienza indimenticabile.
La stazione dei treni di São Bento a Porto è molto più di un semplice punto di partenza per i viaggiatori. È un affascinante ritratto storico dell’arte portoghese e una testimonianza del passato che si fonde con il presente in modo elegante. Mentre gli azulejos raccontano le storie del Portogallo, la stazione stessa diventa un frammento di questa storia, attirando visitatori da tutto il mondo per ammirare la sua bellezza senza tempo.
Vi aspetto per scoprire insieme le bellezze del Portogallo!
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ELENA FERRARO
Ciao a tutti! Sono Elena, sono italiana, precisamente napoletana, e della mia terra porto con me la solarità, l’amore per la storia, l’arte e la musica. Fin da bimba la mia parola chiave è stata viaggio, inteso come conoscenze di nuovi posti, culture e umanità. Trasferirmi in Portogallo è stata una bella e fortunata scelta, mi sono innamorata di questo gioiellino di Paese visitando città, paesini, parchi, spiagge e valli, ed ora non vedo l’ora di raccontarlo a voi: la mia missione é quella di riuscire a trasmettervi la passione per i viaggi e della riscoperta, farvi entrare nella cultura portoghese con la mia guida e farvi vivere l’esperienza del viaggio il più possibile autentico e avventuroso (non da turista), in modo da lasciarvi rigenerati e con una riflessione interiore dopo una volta rientrati. Vi aspetto!