Storia di Mantova – Federico II Gonzaga e il suo cane Tibris

Conoscete Tibris, il cane di Federico II Gonzaga?

Federico II Gonzaga e Tibris, opera di Tiziano

Federico II Gonzaga, nominato primo duca di Mantova dall’imperatore Carlo V nel 1530, porta a compimento il consolidamento del potere signorile della famiglia.

L’anno seguente, nel mese di settembre, in occasione delle nozze con Margherita Paleologa, Federico si reca a Casale Monferrato per condurre a Mantova la sposa.

A Corte fervono i lavori  per la realizzazione di una palazzina addossata al castello – distrutta alla fine dell’Ottocento – detta appunto “della Paleologa” , in quanto destinata ad accogliere la duchessa. Il cantiere è nel pieno dell’attività sotto la regia di Giulio Romano, il quale deve confrontarsi con numerosi interlocutori quali segretari, cortigiani e funzionari, che in un clima di generale concitazione si sentono autorizzati a interferire continuamente nel proseguimento dei lavori.

Tra questi si distingue Ippolito Calandra. Esponente di una famiglia da lunga tradizione al servizio dei Gonzaga in cui si tramandano cariche e uffici di padre in figlio, egli è segretario particolare e “cameriere” personale di Federico Gonzaga, quindi addetto alla sua persona. Lo vede crescere fin dalla tenera età, ne segue i progressi e le inclinazioni, ne asseconda aspirazioni e desideri.

Subito dopo la partenza del duca per Casale, in un clima di concitazione generale dovuto ai preparativi per le nozze, Ippolito Calandra informa quotidianamente il suo signore circa l’andamento dei lavori nei cantieri del castello.

Talvolta le sue lettere assumono toni di domestica intimità, per esempio quando gli comunica di sentire la sua mancanza; non è il solo a sentirsi triste, poiché insieme a lui c’è Tibris, il cane di Federico, mogio e inappetente in un angolo della stanza, che esprime le proprie emozioni di desolazione e di sofferenza, quasi avesse capacità intellettive umane.

Federico II lo aveva chiamato “Tibris“, ovvero con il nome latino del fiume Tevere, presumibilmente in ricordo degli anni trascorsi a Roma presso la corte di Giulio II, il papa che aveva preteso di tenere in ostaggio il primogenito ancora fanciullo del marchese di Mantova, per proteggersi da eventuali voltafaccia.

Durante il Rinascimento diventa frequente per principi e signori farsi ritrarre in compagnia dei loro animali preferiti e in particolare insieme ai cani, simbolo di fedeltà, virtù fondamentale per tutti i regnanti.

È pertanto ragionevole pensare che Tibris sia proprio il cane maltese insieme al quale Federico II si fa ritrarre nel dipinto di Tiziano, oggi conservato al Prado, e databile proprio intorno a questi anni.

E potremmo chiederci se sia lo stesso cane al quale Giulio Romano ha dedicato il bassorilievo in stucco che ne raffigura il sepolcro, collocato tra le rappresentazioni murali delle favole di Esopo nel delizioso giardino segreto della Grotta di Palazzo Te.

Vi aspetto per scoprire insieme Mantova, la sua storia e le sue bellezze!


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Eleonora Scacchetti
Ciao, mi chiamo Eleonora e sono una Guida Turistica abilitata per Mantova e Provincia. Sono nata e cresciuta a Mantova, innamorata della mia piccola ma bellissima città e vi porterò a conoscerne le bellezze i piccoli tesori, anche nella provincia, come Sabbioneta, la Città Ideale San Benedetto con il Complesso Polironiano di matildica fondazione. Mantova, “La bella addormentata” vi aspetta per accogliervi con le sue eccellenze artistiche ed enogastronomiche che, sono sicura, non vi lasceranno indifferenti!

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