Matera: artigianato a regola d’arte

Matera con i suoi Sassi, Patrimonio Mondiale dell’Unesco dal 1993, e Capitale Europea della Cultura nel 2019, anche se pervasa dai numerosi flussi turistici internazionali, mantiene tuttavia salda la cultura materiale della comunità materana, con le sue tradizioni, la buona e genuina cucina, la musica tradizionale e soprattutto il suo vasto repertorio di oggetti tipici, storici, ma soprattutto artigianali e di design.

Molti di questi oggetti, proprio a causa di un turismo di massa, sono considerati da molti, dei souvenirs, il che implica una perdita del valore artistico e soprattutto delle tradizioni trasmesse di generazione in generazione, e che rappresentano il filo conduttore della comunità materana.

Io in questo articolo, da guida turistica, non parlerò di souvenirs, bensì di oggetti artigianali e/o storici, frutto del “savoir-faire” dell’artigiano!

Tanto per iniziare, parlerò proprio del Cucù, un oggetto emblematico della cultura materana e utilizzato già dall’antichità per varie funzioni.

Il cucù è un fischietto in terracotta, che suonandolo riproduce un suono bitonale che fa letteralmente <<cucù>>; è dipinto di bianco come colore primario e poi decorato con altri colori, quali il blu, giallo, rosso, verde, ed ha la forma di un gallo o cuculo, in quanto questo animale col suo verso annuncia il giorno e quindi allontana le tenebre e l’oscurità. Proprio per questo motivo il cucù ha una funzione apotropaica e di buon auspicio, infatti si regalava ai bambini appena nati come porta fortuna già in età magno-greca fino ai giorni nostri, oppure lo si murava vicino al camino di casa per allontanare gli spiriti maligni.

Bottega il Bottegaccio – decorazione del cucù

Un altro utilizzo? Si regalava anche ai ragazzini in fase di pubertà solitamente il giorno di Pasqua, per augurare al ragazzo virilità e tanta fortuna.

 Ma che dire di questo oggetto quando costituiva la promessa d’amore che l’amante regalava alla sua ragazza? Il cucù, che veniva realizzato molto più grande e decorato con varie ramificazioni e decorazioni, costituiva un vero e proprio pegno d’amore per la giovane e, più erano le decorazioni più il giovane amava la ragazza. Le ramificazioni erano decorate da tanti piccoli uccellini, che di solito se ne commissionavano 9 o 10, ciò significava la volontà del ragazzo di volere dalla futura moglie lo stesso numero di figli.

Questo oggetto era anche un modo di controllare l’aspetto economico del ragazzo da parte della famiglia della giovane ragazza. Se l’oggetto era più decorato tanto più il ragazzo aveva pagato l’artigiano per commissionare tale oggetto così importante nella società di un tempo; la ragazza allora poteva decidere se accettare la corte del ragazzo o rifiutarla.

Il cucù promessa d’amore e l’artigiano Mario Daddiego

Riguardo l’arte della terracotta, l’artigiano Mario Daddiego si fa unico custode nella realizzazione di un importante oggetto di artigianato artistico: la Pupa.

Mario D. ha realizzato questa opera in terracotta e ha dato alla bambola il nome di Pupa, rifacendosi ad un’antica tradizione familiare di dare al caciocavallo forme femminili in modo da poterlo utilizzare come ciuccio per lo svezzamento dei bambini. Così l’artigiano le ha dato vita, realizzandola in terracotta e dipingendola con svariati colori appariscenti, il cui costume si rifà a quello albanese della pacchiana.

Un’altra arte custodita e trasmessa nel tempo da alcuni artigiani materani è quella della cartapesta, utilizzata da artigiani cartapestai, nella realizzazione del famosissimo Carro in cartapesta che sfila nella festa patronale della Madonna della Bruna a Matera il 2 luglio. Un altro uso che si fa della cartapesta è quello della realizzazione dei numerosi presepi comprati dai turisti soprattutto nel periodo natalizio e dei tanti manufatti decorativi ed artistici.

Monacelli: sculture in cartapesta di Francesca Cascione in Studio d’Arte

Altro oggetto artigianale trasmesso di generazione in generazione nel territorio di Matera è il marchio del pane: esso serviva a marchiare la massa cruda del pane, impastato dalle donne, prima di infornarlo nel forno comunitario alimentato a legna.

Il timbro del pane veniva realizzato da pastori e contadini, essi infatti con un pezzo di legno ed un coltello realizzavano questi manufatti molto decorati, che avevano sia la funzione pratica di marchiare il pane, sia una funzione simbolica, in quanto questo oggetto intagliato riproduceva vari simboli. Tra questi ad esempio il gallo, simboli astronomici come la luna e il sole, simboli fallici, oppure simboli che riproducessero la donna con seno grande. Il marchio del pane, ricavato da un unico blocco, alto dai 10 ai 20 o 30 cm, viene intagliato a tutto tondo e si articola in 3 sezioni: una sezione inferiore dove è inciso il segno distintivo che solitamente erano le iniziali del nome e cognome del capofamiglia, una sezione allungata che serve da impugnatura in cui è ricavata una figurazione simbolico-decorativa, con motivi antropomorfi, zoomorfi, con elementi architettonici o sacri che terminano con la terza sezione, che è l’apice del marchio.

Altri oggetti incisi nel legno che fanno parte dell’arte pastorale, e che l’artigiano, in particolar modo Giuseppe Stefanachi si fa garante, sono le Cavarole lucane, i bastoni incisi e decorati e vari cucchiai e posate in legno incise e decorate.

Oltre agli oggetti che fanno parte della cultura popolare materana, ci sono tante altre create a mano dagli artigiani con l’ausilio di vari materiali, come il rame, il cuoio, la calcarenite.  Queste creazioni sono infatti esempi di arte decorativa e di design come oggetti d’arredamento oppure accessori per l’abbigliamento.

Bottega Tegia creazioni. ciondoli in cuoio
Casette dei Sassi di Studio Arte, Francesca Cascione

Per quanto riguarda invece le realizzazioni artistiche in calcarenite, bisogna innanzitutto specificare e descrivere la caratteristica di questa roccia. La calcarenite è una formazione rocciosa di origine arenarica sedimentaria di cui è formato il territorio roccioso di Matera. Questa roccia quindi si presenta porosa e facile da scolpire, proprio per questo molti artigiani realizzano varie sculture come ad esempio le prese di areazione, lampade, fermaporta, porta candele, quadri, monili e orecchini.

Bottega di Maristella Darretta: Arte decorativa artigianato artistico locale: portafoto in calcarenite decorato

Dopo questa full immersion nell’artigianato artistico materano, non resta altro che contattarmi per visitare i Sassi di Matera con tutte le sue bellezze paesaggistiche ed artistiche e consigliare ai turisti, soprattutto ai più esigenti, le botteghe artigianali, che ancora conservano e preservano il lavoro manuale, come garanzia della qualità dei prodotti lavorati.


Ciao, sono Vita Picerno. Svolgo la professione di Guida turistica nella bellissima e suggestiva Matera con i suoi Sassi e il Parco delle chiese rupestri (sito UNESCO dal 1993), nella mia città Altamura famosissima per il suo Pane in tutto il mondo e nella città di Gravina in Puglia rinomata per i suoi vini, per l’habitat rupestre e per il suo ponte che attraversa il torrente Gravina.
Grazie al mio lavoro, promuovo le eccellenze del territorio e mi impegno per far innamorare i visitatori dei luoghi, delle tradizioni e della storia che li caratterizzano!
Il mio target di riferimento sono i turisti italiani, che siano famiglie, studenti, gruppi organizzati ed individuali, e per dare un servizio ottimale non supero le 20 persone. Vi aspetto!

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