Ravenna, mosaico di storia – L’eleganza immortale di una Divina Theodora

“Il trono è un glorioso sepolcro e la porpora è il più bel sudario”

Ad avvolgere dolcemente l’immagine di una donna considerata Divina troverete a Ravenna migliaia di tessere, infiniti riverberi di luce e colori, minuscoli pezzetti di vetro che decorano l’angolo più sacro della magnifica Basilica di San Vitale.

La Basilica di San Vitale a Ravenna – myRavenna.it

La Signora di un Impero grandioso, alla cui munificenza ella stessa contribuì a fianco del grande marito Giustiniano, si chiama Teodora e tutti la conoscevano e la conoscono a Ravenna nonostante lei non abbia mai visitato la città. Quando vi appresterete ad ammirare il magnifico pannello di tessere posto al lato destro dell’abside della chiesa, probabilmente sarete già stati colpiti da un luogo incredibilmente magico avvolto nei marmi, nei mosaici e nel gioco di ombre e luci della sua architettura. La Basilica di San Vitale, considerata copia di Santa Sofia ad Istanbul, è uno dei monumenti riconosciuti dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità e quando fu fatta erigere già alla fine del V secolo, la sua destinazione era non solo religiosa ma anche politica così come il messaggio nascosto, neanche più di tanto, tra le tessere dei suoi mosaici parietali.

Se per un attimo immaginate di aver vissuto a quell’epoca nella città romana di Ravenna, probabilmente vi sentireste molto simili ad un odierno cittadino di New York. Una città cosmopolita, un melting pot incredibile tra Oriente ed Occidente, Ravenna era avamposto in Adriatico col suo porto già nel I secolo A.C. e per altri tre lunghi secoli fu una città cruciale per traffici e sicurezza divenendo rifugio di Imperatori. Una fucina incredibile di tante razze, ti tanti religioni e di tanti artisti e quando entrò a far parte dei domini Bizantini, nel tardo V secolo, venne incredibilmente abbellita di monumenti e mosaici per mostrare a tutti chi fossero i nuovi signori dell’Impero.

Fu in quel momento che Teodora entrò sulla scena in tutto il suo splendore e fu da quel momento che si sarebbe resa immortale nel mondo.
Quasi come Venere anche lei sorge da una conchiglia, posta sopra il suo capo a protezione ed onore di tutti i personaggi della scena tra i quali Teodora si staglia centrale. Simbolo di ieraticità e potere dell’intera corte, il nicchio verde è decorato da una fila di perle che disposte in file pendono anche dal copricapo di Teodora a farne una corona preziosa e avvolgente.
Questa donna di umili origini, nata a Costantinopoli intorno al 500 e figlia del guardiano degli Orsi del circo, seppe farsi strada nella vita fino a toccare le insospettate vette del potere a lei evidentemente negate dalle origini sociali. Nonostante i pareri discordanti sul come e quando, ella
riuscì tuttavia nell’intento, conquistando abilmente le grazie del futuro imperatore Giustiniano e restandogli a fianco sino alla morte prematura avvenuta a soli 48 anni.

Il corteo di Teodora – myRavenna.it

Chi scrisse di lei fu il grande Procopio di Cesarea e non lo fece certamente con la miglior penna:
“non sapeva suonare ne flauto né arpa, né mai si era provata nella danza; a chi capitava, ella poteva offrire solo la sua bellezza, prodigandosi con l’intero suo corpo”.
Quel corpo di cui tanto si scrisse a torto o a ragione, alla fine è stato divinamente reso immortale dal mosaico ravennate nel colore più grandioso ed onorifico: la Porpora.
Il suo manto scende morbido dalle sue spalle ornato da una serie di collane impreziosite di gemme. Il panneggio morbido ne fa intuire le forme e il movimento del braccio destro coperto fino al polso da cui esce la mano a tenere il sacro calice.
Teodora ha lo sguardo fisso nel vuoto, gli occhi grandi e rotondi tipici dello stile bizantino. Due magnifici orecchini di giada, perle e lapislazzuli. La grandiosità dell’imperatrice è al contempo umile innanzi al Cristo Pantocratore posto al centro del catino absidale. In una dimensione sospesa, ultraterrena e sacra Teodora è avvolta dalla grande aureola rossa che si staglia sullo sfondo dorato anch’esso bizantino per definizione.

Nei mosaici di Ravenna oltre alla politica si legge il pensiero religioso e le dispute cristiane dei primi secoli. E così anche Teodora, ne diventa testimone e portavoce. Difendendo la sua formazione alessandrina monofisita ella rispettò sempre il pensiero del marito e insieme segnarono una complicata epoca di disquisizioni filosofiche e teologiche. Lo accompagnò sempre anche nei momenti più difficili del regno dimostrandosi la donna forte e determinata qual era.
Nel mosaico Teodora è raffigurata con ancelle e amiche cortigiane anche loro elegantemente vestite di tessuti damascati, gioielli e acconciature regali. Si narra che ella facesse attendere per ore coloro che chiedevano di incontrarla e che amasse farli inginocchiare ai suoi piedi pienamente consapevole del suo ruolo divino sulla terra.
Quando sarete sotto l’abside innanzi al pannello incorniciato di gemme, immaginate di sfogliare una odierna copertina patinata di Vogue sapendo che un tempo lontano, come oggi, le donne incuriosite e affascinate prendevano esempio, sognavano e allo stesso tempo ammiravano una donna unica che dalla dura realtà di comune mortale seppe scalare le vette più alte arrivando a conquistarsi onori e disonori fino a rendersi immortale nei secoli fino ad oggi.

La Basilica di San Vitale a Ravenna si trova in pieno centro storico
Fa parte della Diocesi di Ravenna e l’ingresso è a pagamento: http://www.ravennamosaici.it
Buona visita!


Ciao a tutti, sono Silvia, appassionata viaggiatrice da sempre, lo faccio con il corpo e i cinque sensi e quando sono ferma viaggio con la fantasia. Ciò che pensi diventi e ciò che sogni arriva. Nel viaggio da soli o con gli altri puoi usare tutto questo e anche di più. Nasco in Umbria, cresco e passo la gioventù in Toscana, vivo in Emilia Romagna dove svolgo la professione di Guida Turistica e di Tour Leader in tutt’Italia. Amo condividere e chiacchierare. Scrivere e mangiare. Mi ritengo fortunata perché vivo e lavoro in un Paese Unico e Ricchissimo di tutto e ne sono ambasciatrice in qualche modo con chi viene a conoscerlo. Viaggio per passione e per vivere in ogni senso. A chi visita i miei luoghi cerco di rubare un pezzo dei loro cuori. Un mosaico incredibile si arricchisce ogni volta. 
Con questa mia rubrica desidero condividere una PASSIONE e ricordare che a volte l’essenza del viaggio è invisibile agli occhi. 
Quando cambi evolvi e quando viaggi vivi!
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