In viaggio con Fabrizio Bruno – Itinerario per un viaggio in Islanda (parte 3)

Eccoci all’ultima parte del tour perimetrale dell’Islanda (Clicca qui per leggere la prima parteClicca qui per leggere la seconda parte), che include i poco visitati fiordi dell’Ovest e un paio di traversate interne nella zona desertica, affascinante e selvaggia, dove la presenza umana è quasi impercettibile.

Le tappe di questo articolo:
11° giorno, 4 Agosto: Hvammstangi -Laugarhol
12° giorno, 5 Agosto: Laugarholl – Isafiordur
13° giorno, 6 Agosto: Isafiordur – Borgarnes
14° giorno, 7 Agosto: Borgarnes – Keflavik
15° giorno, 8 Agosto: Keflavik – Casa!

11° giorno – 4 agosto: Hvammstangi – Laugarhol

Per me si tratta di sveglia e di una partenza difficile dopo una notte terribile!

Ho anche dimenticato una valigetta con gli accessori elettronici nel bungalow…cosa che non ricordo mi sia mai accaduta in anni di lavoro in giro per il mondo…farò tesoro di questa situazione e non mi lascerò più tentare dalle abbuffate di cibo italiano!

Andiamo in riva al mare per la prima colazione e ci accingiamo alla partenza per la parte meno turistica dell’Islanda, che prevede il passaggio in località remote, con panorami mozzafiato tra i fiordi dell’Ovest.

Arriviamo per il pranzo nei pressi di Holmavik e in seguito andiamo a Djupavik dove visitiamo una vecchia fabbrica di trasformazione del pesce, oggi in rovina e adibita a luogo di esposizione di opere d’arte moderne di dubbia valenza.

Arriviamo abbastanza presto in hotel per il pernottamento e la cena e qualcuno ne approfitta per fare il bagno nella piscina di acqua termale dell’hotel, mentre io mi sono occupato di recuperare il bagaglio dimenticato a Hvammstangi.

12° giorno, 5 Agosto: Laugarholl – Isafiordur

Dopo la prima colazione in hotel partiamo per continuare il viaggio nella “mano” dell’Islanda (i fiordi sono simili alle dita di una mano), quella che qualcuno definisce anche “la coda” se si vuole vedere nell’immagine dell’isola il profilo di un pesce con la testa rivolta verso Est.

Abbiamo costeggiato magnifici fiordi raggiungendo anche punte, cime e altopiani isolati, su strade sterrate prive di sbocco che costringevano ad una forzata “andata e ritorno”, ma con grande soddisfazione…ne è valsa assolutamente la pena.

La fortuna di ha permesso l’incontro inaspettato con branco di foche molto vicine alla strada e avvicinabili senza difficoltà fino a pochi passi di distanza.

Inseguito abbiamo raggiunto il punto di osservazione e la stazione di ripetitori della Latrar Air Station con un paesaggio mozzafiato e un tempo splendido, con sole caldo e totale assenza di vento.

Mentre il gruppo passeggiava estasiato sull’alto di quelle rocce strapiombanti sul mare, io ho fatto ancora un sacco di foto ai camper e ai van 4×4 che sono una delle mie passioni più vere.

Continuando il tour abbiamo raggiunto la spiaggia nei pressi di Minnibakki, limite settentrionale dell’Islanda in quella zona, affacciata sulla Groenlandia, invisibile e a circa 300 km in direzione Nord Ovest.

La chiusura di giornata ci ha riservato una gradita sorpresa con cena e pernottamento in hotel di pregio in centro città, grazie ad un upgrade dovuto alla mancata apertura dell’hotel Edda Isafiordur. 

13° giorno, 6 Agosto: Isafiordur – Borgarnes

Ci attende una giornata molto intensa con viaggio lungo quasi 400 km su piccole stradine in asfalto e lunghi tratti di sterrato facile, ma polveroso.

Ancora una volta abbiamo avuto modo di apprezzare il comfort e la potenza offerta dai quasi 6000 cc di cilindrata delle nostre Ford Expedition rigorosamente a benzina.

La giornata meravigliosa, si presenta a tratti ventosa o addirittura molto ventosa, con raffiche di punta oltre i 100 km/h e una costante di 50/60 km/h, situazione che richiede molta attenzione alla guida.

Inoltre, dato che la temperatura reale oscilla tra i 7 ed i 15 gradi, ma quella percepita è molto più bassa, ci si deve sottoporre a complessi “riti” di vestizione e svestizione prima e dopo le soste con passeggiata, necessarie per vedere e fotografare i luoghi migliori del territorio attraversato.

I paesaggi mozzafiato tra i fiordi dell’Ovest ci ripagano di tutta la fatica e non ci facciamo mancare nulla, inclusa la sosta a Glanni nei pressi di Bifrost per vedere i Salmoni in risalita.

Oggi la scelta della location per il pernottamento è caduta su di un campeggio molto particolare, posizionato sul fiume, con i salmoni in risalita ed una particolare atmosfera rock-pop, con tanto di cena con musica e dischi in vinile a disposizione degli ospiti!

Strepitosa l’ottima cena con vista sul fiume tra racconti di viaggio, sempre un po’ ingigantiti dall’emozione e dalla situazione e poi a letto nei piccoli bungalow in legno con servizi in comune, nessuna connessione wifi e tutto il tempo per osservare l’interminabile tramonto nordico.

I partecipanti al viaggio sono visibilmente soddisfatti della giornata e del tour in generale ed io ne sono molto fiero.

Da notare come in questi giorni, passati tra i fiordi del Nord Ovest, abbiamo visto con un po’ di fortuna, ma senza alcuna difficoltà, molte balene, osservandole molto più da vicino di quanto non avessimo potuto fare dalla barca.

La coda di un cetaceo

In compenso non abbiamo incontrato molti altri turisti e la situazione egoisticamente ci rallegra e ci fa sentire esploratori di questa terra che in tal modo riusciamo ad immaginare selvaggiamente affascinante come era fino ad un paio di decenni fa.

14° giorno, 7 Agosto: Borgarnes – Keflavik

Ancora una giornata splendida accompagna la nostra partenza dopo una ottima prima colazione in campeggio.

Non ancora sazi di grandi spazi selvaggi, viaggiamo sulle sterrate del cuore dell’Islanda, per arrivare al ghiacciaio Langjokull, che raggiungiamo senza nessuna limitazione di transito e nessun turista fino alla calotta, dove una sola auto posteggiata, appartenente ad una coppia islandese ci fa compagnia, fino all’arrivo di uno dei giganteschi bus 8×8 che si avventura sul ghiacciaio, con le sue immense 16 ruote gommate, carico di turisti asiatici che ci salutano con entusiasmo e ci fotografano quasi fossimo noi l’attrazione da vedere!

Facciamo una bella escursione sul ghiaccio dopo aver fatto una foto con le ruote sul ghiacciaio…uno spettacolo indescrivibile ed una grande soddisfazione!

Il viaggio volge al termine e partiamo verso Sud, per arrivare alla capitale, dove ho lasciato al gruppo un’ora di tempo per lo Shopping e dove abbiamo visitato le principali attrazioni, semplicemente passandoci davanti in auto.

Nessuno è interessato più di tanto a passare un pomeriggio in città e quindi decido suggerisco un pomeriggio sul limite Sud Occidentale dell’Isola sulle piste care agli enduristi, tracciate sulla lava.

Anche quello di poter inventare il programma momento dopo momento è un pregio dei viaggi su misura e non mi faccio certo pregare per dimostrarlo.

Per finire in bellezza organizzo una cena a bordo mare a Keflavik e una notte in un ottimo hotel.

La cena di saluti e commiato dai partecipanti mi conferma quanto tutti siano molto soddisfatti.

La zuppa nel pane

Probabilmente si tratta del miglior tour islandese che io abbia mai realizzato con un gruppo di turisti “classici”.

15° giorno, 8 Agosto: Keflavik – Casa!

Dopo la prima colazione e dopo aver riconsegnato le auto siamo partiti dall’aeroporto internazionale di Keflavik con destinazione Copenaghen e arrivo finale a Milano Malpensa 1.

Dopo 3250 km di strade e piste ora siamo in volo, tutto è andato bene e ora ci attende il rientro nel caldo afoso dell’agosto lombardo.

Puntuale il nostro taxi mi ha riportato a casa in poco più di due ore, tra le mie montagne al cospetto del Monviso dopo aver lasciato i turisti alle loro abitazioni e ai loro ricordi di momenti indelebili nella magica e incredibile Islanda!


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Mi chiamo Fabrizio Bruno e sono nato in Provincia di Cuneo al cospetto del Monviso, dove vivo tutt’ora, nella Valle del Po, quando non sono in viaggio.
Da oltre trent’anni mi occupo professionalmente di viaggi, attività outdoor, discipline sportive attive ed estreme e turismo tecnico, come consulente, docente e accompagnatore nonché come organizzatore, con il Tour Operator Culture Lontane di cui sono socio e direttore.
Sostengo ed insegno a colleghi e allievi che per essere sempre frizzante e piacevole nei confronti dei clienti è importante non essere monomaniacali; anche per questo motivo nell’arco dell’anno spazio da una disciplina all’altra, cambiando spesso regione, nazione e continente. Passo infatti da attività molto slow, quali il volo in mongolfiera, il trekking o il turismo enogastronomico ad altre molto adrenaliniche e veloci, quali il rafting, i viaggi in moto e le escursioni in 4×4 tra le piste e le dune del deserto.
Abitualmente vivo più di 300 giorni l’anno fuori casa e racconto le mie esperienze on line oppure sui libri e sulle guide turistiche che pubblico da oltre 20 anni. Ho viaggiato in oltre 100 stati del mondo, in alcuni per poche volte, in altri molto più sovente (ad esempio sono stato 69 volte in Islanda), in altri luoghi ho vissuto per lunghi periodi, come ad esempio è avvenuto per il Sahara, il Nord del Brasile, l’Ovest degli USA e l’Est del Canada.

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